1- I PARTITI DIMENTICANO CHE L’EURO-ITALIA HA CEDUTO LA SUA SOVRANITA’ A BRUXELLES E FESTEGGIANO PER LA DECISIONE DI RIGOR MONTIS DI NON CANDIDARSI NEL 2013 2- MA UNA VOLTA SFANCULATO IL PARAVENTO DEL REGIME TECNICO QUALE PARTITO, COME IN GRECIA, VORRÀ SOTTOSCRIVERE CON L’EUROPA MERKELLIZZATA L’IMPEGNO A PROSEGUIRE LE POLITICHE DI RIGORE, ANCHE NEL CASO PROBABILISSIMO DI EVENTUALI AIUTI? 3- DAVANTI A CERTI “OBBLIGHI”, BERSANI NON POTREBBE GOVERNARE CON VENDOLA-DI PIETRO E IL BANANA NON POTREBBE CIANCIARE CONTRO L’IMU E ALLEARSI CON LA LEGA 4- UNICA SOLUZIONE OBBLIGATORIA: ANCORA LARGHE INTESE E MONTI A PALAZZO CHIGI… 5- MONTI: “L’ITALIA HA INTRAPRESO PERCORSO GUERRA DURISSIMO NON ANCORA FINITO” 6- "BERLUSCONI FU SOTTOPOSTO A UNA PRESSIONE UMILIANTE. CI FU UN TENTATIVO DI FAR CEDERE ALL'ITALIA PARTE DELLA SUA SOVRANITA. FU UNA SITUAZIONE SGRADEVOLE"

1 - SCELTE...
Jena per "la Stampa
" - Due notizie, scegliete voi la buona e la cattiva: Monti resterà fino al 2013. Monti non si ricandida.

2 - L'IDEA DI FIRMARE UN IMPEGNO CON L'UE FA TREMARE PDL E PD...
Ugo Magri per "la Stampa"

Prima ancora che Monti ribadisse la sua decisione di lasciare tra 9 mesi, da destra e da sinistra gli avevano già intimato lo sfratto. Io penso che l'Italia abbia il diritto di essere una democrazia come le altre», era quasi insorto Bersani, per una volta in sintonia con il suo rivale Renzi («Se vuole rifare il premier, Monti deve essere votato»).

Di Pietro non ne parliamo, i tecnici «riconsegnino il paese alla politica»: proclama condiviso da vaste aree del Pdl. Un coro, insomma, per dire a Monti che non gli saltasse in mente di affezionarsi al ruolo di salvatore della patria. Finché da Bruxelles è arrivata la nuova puntualizzazione del Prof, il quale «esclude di considerare un'esperienza di governo che vada oltre le prossime Politiche», così il processo alle intenzioni di Monti si è un po' acquietato.

In compenso grande inquietudine sta suscitando, nei palazzi romani, un altro spettro evocato dal presidente del Consiglio subito dopo l'Ecofin: il fantasma del Memorandum. Monti non ha per nulla escluso che, nel caso di spread fuori controllo, l'Italia possa chiedere soccorso al Fondo salvastati; anzi, per la prima volta ieri ha dato l'impressione che prima o poi ciò potrà accadere.

Precisando che per l'Italia non sarebbe comunque un'umiliazione: a differenza della Grecia dovremmo sottoscrivere con l'Europa una lista di impegni molto meno gravosa, in pratica la conferma di quanto stiamo facendo, appunto «un memorandum in versione light». Ed è qui che nei partiti, oltre che nelle sedi istituzionali più nobili, si è subito accesa la spia rossa di allarme. Per quanto possa essere «light» e dunque dietetico, un Memorandum siffatto risulterebbe comunque indigesto a parecchi.

Secondo le fantasie più scatenate di queste ore, potrebbe addirittura provocare un «Big Bang» della politica italiana, destrutturando i poli da una parte e dall'altra. Proviamo a immaginare lo scenario, così come lo descrive un esponente del Pd tra i massimi: «Figurarsi se la Germania darebbe via libera agli aiuti senza prima avere avuto precise garanzie che non stracceremo i patti subito dopo le prossime elezioni». Proprio come accadde in Grecia, l'eventuale Memorandum dovrebbe essere sottoscritto non solo dal Parlamento uscente, ma da tutti i leader impegnati nella campagna elettorale...

Logico domandarsi come potrebbe reggere, a quel punto, la famosa «foto di Vasto» (Bersani con Di Pietro e Vendola). E come farebbe Bersani a firmare il Memorandum, per poi tenere comizi insieme con chi contesta la linea dei sacrifici. Ai piani alti del Pd c'è già chi giudica, semmai, più probabile un'alleanza con Casini.

Oppure (dipenderà dalla legge elettorale) larghe intese pure per gli anni a venire... Identico discorso a destra. In caso di Sos dell'Italia all'Europa, ragiona il centrista Rao, «Berlusconi e i suoi non potrebbero certo andare in tivù per promettere l'abolizione dell'Imu».

Né stringere patti con la Lega. La stessa eventuale candidatura del Cavaliere verrebbe giudicata molto negativamente in Europa se è vero che a un pranzo di ambasciatori nordici a Roma suscitava proprio ieri angoscia la semplice ipotesi di un ritorno di Silvio, specie dopo le sue ultime annotazioni euroscettiche. Lui, Berlusconi, non ha ancora in tasca la decisione definitiva.

Per non farsi assillare dai suoi, prende tempo fino alla fine di agosto: «Sono dimagrito di 4 chili, non faccio più la vita disordinata di prima, però voglio capire bene se la mia età mi consente di tornare in pista, se me ne rimane la voglia...». Pure dalle sue parti può accadere di tutto. Circola addirittura voce che Tremonti, ormai in un'orbita lontana dal Pdl, stia soppesando l'ipotesi di dar vita a un partito, che certamente riscuoterebbe più credito nelle Cancellerie europee. E siamo solo agli inizi...2- MONTI ALL'ASSEMBLEA ABI (SE QUESTE VI SEMBRANO LE PAROLE DI UNO CHE VUOLE MOLLARE...)

1 - MONTI, ITALIA HA INTRAPRESO PERCORSO GUERRA DURISSIMO
(ANSA) - L'Italia ha intrapreso "un percorso di guerra durissimo". Lo ha detto il premier Mario Monti all'assemblea dell'Abi. Un percorso di guerra contro "i diffusi pregiudizi, contro le eredità del debito pubblico, contro le sottovalutazioni da parte di noi stessi, contro gli effetti delle decisioni prese in passato e i vizi strutturali della nostra economia", ha rilevato il premier Mario Monti.

2 - PERCORSO GUERRA NON ANCORA FINITO
(ANSA) - "Il percorso di guerra che abbiamo intrapreso non è ancora finito, anche se si tratta di una guerra pacifica".

3 - BERLUSCONI FU UMILIATO, VOLEVANO TOGLIERCI SOVRANITA'
(ANSA) - "Berlusconi fu sottoposto a una pressione prossima all'umiliazione" e ci fu "un tentativo di far cedere all'Italia parte della sua sovranita". E' stata "una situazione sgradevole", ha aggiunto.

4 - VERTICE OK, MA RISCHIO SEMBRI 'TELA PENELOPE'
(ANSA) - I risultati del vertice europeo sono un "progresso significativo" ma "poiché i mercati vivono di coerenza e di incoerenza dei messaggi è facile che queste decisioni somiglino alla tela di Penelope, e questo senza riferimenti al Paese al quale Penelope apparteneva".

5 - FATTO RILEVANTISSIMO PROGRESSO NEL DISAVANZO
(ANSA) - L'Italia ha fatto passi in avanti in settori "nei quali la tradizione italiana era di debolezza e non di forza, in particolare è stato fatto un rilevantissimo progresso nel disavanzo pubblico, nel percorso verso il pareggio di bilancio nel 2013".

6 - CONCERTAZIONE ORIGINE MALI CONTRO CUI LOTTIAMO
(ANSA) - In passato ci sono stati "esercizi profondi di concertazione" che "hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli non trovano facilmente lavoro".

7 - DRAMMATICITA' NON DOVREBBE ESSERE DIMENTICATA
(ANSA) - In questa "fase drammatica" i partiti hanno dimostrato grande responsabilità politica e "la drammaticità non dovrebbe uscire troppo rapidamente dalla nostra memoria". Lo ha detto il premier Mario Monti all'assemblea dell'Abi.

8 - CI VORRA' TEMPO MA NO DUBBI SU CRESCITA
(ANSA) - "Ci vorrà del tempo" ma "non ho dubbi" che le misure del governo avranno effetti sulla crescita e l'occupazione, "le cose che i cittadini vedono". Lo afferma il premier Mario Monti, ricordando le previsioni di ieri dell'Fmi che parlava di una ripresa dell'Italia nella seconda metà del 2013.

9 - SPREAD E' MOTIVO DI FRUSTRAZIONE PER GOVERNO
(ANSA) - Lo spread è "motivo di frustrazione per tutti e soprattutto per il governo, che la gente vede come autore di cose positive e di cose negative". Lo ha detto il premier Mario Monti all'assemblea dell'Abi citando il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che aveva detto che lo spread è di gran lunga superiore rispetto ai fondamentali dell'economia italiana.

 

 

 

 

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