fanpage inchiesta claudio durigon

“QUELLO CHE FA LE INDAGINI SULLA LEGA LO ABBIAMO MESSO NOI” – VIDEO: L’INCHIESTA DI “FANPAGE” SUL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA CLAUDIO DURIGON, EX VICESEGRETARIO DELL’UGL – LE ACCUSE DEI TESSERATI DEL SINDACATO SONO PESANTISSIME: I RAPPORTI E I LEGAMI NELLA PROVINCIA DI LATINA – DAL PARTITO DICONO CHE DURIGON "È TRANQUILLAMENTE AL LAVORO" E CHE HA GIÀ PRESENTATO DIECI QUERELE….

 

 

1 – “QUELLO CHE FA LE INDAGINI SULLA LEGA LO ABBIAMO MESSO NOI”: IL POTERE DI CLAUDIO DURIGON, DALL’UGL A SALVINI

Da www.fanpage.it

CLAUDIO DURIGON

 

Claudio Durigon, l’attuale sottosegretario all’Economia del governo Draghi, è stato eletto alla Camera nelle elezioni del 2018. Prima di entrare a Montecitorio Durigon aveva fatto carriera all’interno del sindacato Ugl, dove era arrivato a ricoprire la carica di vicesegretario.

 

L’Ugl, che dichiara di poter contare su quasi due milioni di iscritti, sarebbe in realtà un sindacato con poche migliaia di deleghe. A denunciarlo a Fanpage.it sono gli stessi tesserati.

 

l'inchiesta di fanpage su claudio durigon 10

Mentre la procura di Genova bloccava i conti del Carroccio in seguito all’inchiesta sui 49 milioni, è proprio Durigon a suggellare l’alleanza con la Lega di Matteo Salvini. È lui che corre in soccorso del partito in crisi economica mettendo a disposizione della Lega la sede e lo staff del sindacato.

 

l'inchiesta di fanpage su claudio durigon 5

È grazie alla discesa in campo del sindacalista che si è fatto onorevole che la Lega costruisce la sua roccaforte nel Lazio. Un’operazione partita dalla provincia di Latina, la città natale di Durigon.

 

Delle fonti coperte rivelano i legami del sottosegretario nella provincia pontina già investita da numerose inchieste dell’antimafia per infiltrazioni mafiose nella politica.

l'inchiesta di fanpage su claudio durigon 7

Ma le indagini dei pm non sembrano preoccupare il sottosegretario che ha rivendicato di essere stato lui, insieme al suo partito, ad aver nominato il generale della Guardia di finanza che sta indagando sulla Lega di Matteo Salvini.

 

2 - ESPLODE IL CASO DURIGON DOPO INCHIESTA GIORNALISTICA SUL LEGHISTA M5S CHIEDE CHIARIMENTI, LITE IN AULA ALLA CAMERA E SEDUTA SOSPESA

(askanews) - Esplode il caso Durigon, dopo l'inchiesta di fanpage.it sull'ascesa dell'attuale sottosegretario al Mef. Con il Movimento Cinque Stelle che chiede un intervento del ministro Daniele Franco.

CLAUDIO DURIGON 1

 

L'inchiesta, un lungo servizio di 25 minuti, racconta i legami tra la Lega e l'Ugl, il sindacato di cui era dirigente Claudio Durigon prima di essere eletto in Parlamento, attraverso i racconti di ex iscritti dell'Ugl. Sotto la lente anche i presunti rapporti tra Durigon e imprenditori della provincia di Latina su cui sono in corso inchieste della magistratura per legami con la criminalità organizzata.

 

Ma non solo: nel servizio ci sono anche conversazioni di Durigon riprese con telecamere nascoste, in cui il sottosegretario prospetta ai suoi interlocutori la possibilità di incarichi pubblici e pronuncia una frase sull'inchiesta relativa ai finaziamenti della Lega: "Quello che indaga della Guardia di Finanza, il generale lo abbiamo messo noi...". Fonti del partito fanno però sapere che Claudio Durigon "è tranquillamente al lavoro" al ministero, e che il suo avvocato ha già presentato dieci querele.

 

l'inchiesta di fanpage su claudio durigon 9

Eugenio Saitta (M5s) alla Camera si sofferma proprio sulle affermazioni di Durigon relative all'inchiesta sulla Lega: "Le parole di Durigon sono gravissime, fanno sorgere dubbi sulla Guardia di Finanza. Chiediamo l'intervento del ministro Franco perchè c'è bisogno di chiarezza". La replica della Lega in Aula arriva da Edoardo Ziello: "Siamo sempre garantisti, sono solo inchieste giornalistiche, dal punto di vista giudiziario non c'è niente", dice tirando in ballo l'incheista per stupro a carico del figlio di Grillo e le dichiarazioni della sottosegretaria Macina. Scambio di battute che fa salire la tensione in Aula, tanto che la presidente di turno è costretta a sospendere la seduta.

costamagna durigon agorà

 

Durigon e la candidatura a governatore della Regione Lazio: ora gli alleati frenano

Valerio Renzi per https://www.fanpage.it/

 

 

Non è un segreto per nessuno: Claudio Durigon punta alla presidenza della Regione Lazio. Dopo gli incarichi di governo, dopo aver strutturato la Lega di Matteo Salvini in tutta la regione, a partire dalla sua roccaforte di Latina l'attuale sottosegretario vuole la poltrona che oggi è di Nicola Zingaretti. Ma l'inchiesta di Fanpage sui rapporti tra Lega e Ugl, con al centro proprio Durigon, cambia tutte le carte in tavola.

claudio durigon foto di bacco (1)

 

Se fino a pochi mesi fa la partita era chiara, Fratelli d'Italia avrebbe indicato il candidato sindaco nella Capitale e la Lega avrebbe espresso il candidato alla Regione Lazio, la possibile discesa in campo a Roma di Zingaretti e l'aumento di gradimento nei sondaggi del partito di Giorgia Meloni hanno cambiato tutto. Se nessuno vuole fare il sindaco di Roma, Fratelli d'Italia ora rivendica per sé la poltrona del governatore della Regione Lazio aprendo una contesa senza esclusione di colpi con la Lega, ora sempre più in difficoltà a sostenere che l'unico candidato possibile è proprio Durigon.

 

laura castelli claudio durigon

Perché l'inchiesta di Fanpage non solo scoperchia i rapporti pochi limpidi tra il sindacato Ugl guidato proprio da Durigon e la Lega di Salvini, ma mostra come Durigon ha costruito il suo potere a Latina, avvalendosi dei servigi e in stretti rapporti con imprenditori non proprio specchiati ed elementi dei clan. E tra pochi mesi si tornerà alle urne proprio a Latina, dove il centrodestra ancora non ha un candidato sindaco e dove sempre Lega e Fratelli d'Italia faticano a trovare un accordo dopo essere stati protagonisti di uno scontro fratricida in provincia all'ultima tornata elettorale, dove si sono presentati come avversari a Terracina e Fondi.

 

LUCIA BORGONZONI CLAUDIO DURIGON

Se si arrivasse alle dimissioni di Durigon da sottosegretario a crollare potrebbe essere un intero sistema di potere e clientele costruito con tenacia e determinazione dal parlamentare leghista. Un crogiolo di potere strutturato in pochi anni, ma estremamente radicato e che si tiene insieme solo grazie al ruolo dell'ex segretario dell'Ugl. In queste ore la Lega nel Lazio è smarrita a ogni livello in attesa di capire le sorti del "capo". E in molti già cominciano a ragionare ad alta voce dell'opportunità di voltare pagina e archiviare la stagione della gestione Durigon.

CLAUDIO DURIGON

 

LUCIA BORGONZONI CLAUDIO DURIGON 1claudio durigon giuseppe conteclaudio durigondurigon salvinimatteo salvini claudio durigon 1giulia bongiorno claudio durigon matteo salvini massimo caravaglia conferenza stampa quota 100matteo salvini claudio durigonmatteo salvini claudio durigon 2

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...