matteo salvini quota 100

QUOTA 100 VA IN PENSIONE. E POI? - LA NORMA TANTO CARA A SALVINI VA IN SCADENZA E NON SARÀ RINNOVATA, MA LEGA E SINDACATI GIÀ SONO SULLE BARRICATE CONTRO IL RITORNO TOUT COURT DELLA LEGGE FORNERO. LE ALTERNATIVE? UN ALLARGAMENTO DELLA PLATEA DELL’APE SOCIALE PER I LAVORATORI FRAGILI CON PIÙ DI 63 ANNI. OPPURE LA PENSIONE ANTICIPATA CON “QUOTA 41”, ATTUALMENTE DESTINATA A UNA FASCIA PRECISA DI PERSONE E CHE POTREBBE ESSERE ESTESA A TUTTI - TUTTE LE OPZIONI PER LASCIARE IL LAVORO IN ANTICIPO

 

 

Leonardo Comegna per www.corriere.it

 

Le opzioni sul tavolo

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 1

Mentre si avvicina la scadenza dell’ormai famosa pensione «Quota 100», l’anticipo introdotto nel 2019 che cesserà i suoi effetti alla fine dell’anno, si fanno i conti per la nuova legge di bilancio 2022, che dovrebbe portare un probabile allargamento della platea dell’Ape sociale, il cosiddetto anticipo pensionistico che consente di lasciare il lavoro con almeno 63 anni di età.

 

Non solo la Lega, ma pure i sindacati tuonano contro il ritorno “tout court” alla legge Fornero (niente pensione prima dei 67 anni), invocando nuove forme di flessibilità. Puntando soprattutto su «Quota 41», ossia la possibilità di uscita al quarantunesimo anno di contribuzione, a prescindere dall’età anagrafica. Oppure su pensionamenti anticipati a 62-63 anni.

TUTTE LE STRADE CHE PORTANO ALLA PENSIONE

 

Le opzioni sul tavolo sono tante, ma che rischiano tutte di incagliarsi sul nodo dei costi.

 

Dal momento che la spesa per le pensioni potrebbe condizionare gli aiuti finanziari (vedi soprattutto le somme a fondo perduto) da parte dell’Unione Europea. La conferma di quanto annunciato la si vedrà solo dopo la presentazione del testo ufficiale della legge di Bilancio in Parlamento, atteso per il mese di novembre.

MATTEO SALVINI

 

Quota 100

Addio alla pensione «Quota 100». Lo strumento, in vigore dal 29 gennaio 2019 (legge n. 26/2019), che ha consentito, e consente ancora per tutto quest’anno, la possibilità di andare in pensione a 62 anni di età con un minimo di 38 anni di contributi.

 

Ciò, in aggiunta ai canali di pensionamento tradizionali previsti dalla Legge Fornero, e cioè la pensione di vecchiaia e quella anticipata (che ha sostituito la vecchia pensione di anzianità).

 

pensione 1

La misura ha però carattere sperimentale: vale per chi matura i suddetti requisiti entro il 31 dicembre 2021. Importante, tuttavia, sottolineare che chi raggiungerà i requisiti entro il 31 dicembre, acquisisce il diritto a lasciare il lavoro anche in data successiva, cristallizzando, cioè, il diritto alla pensione.

 

Un mix di requisiti

Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo (i 38 anni) è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata. Fermo restando, il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia e disoccupazione.

 

Chi ne ha diritto

MATTEO SALVINI LEGGE FORNERO

Tutti i lavoratori dipendenti e autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti), compresi gli iscritti alla Gestione separata Inps (ex co.co.co. e free-lance).

 

Alla prestazione non può accedere il personale appartenente alle Forze armate, il personale delle forze di Polizia e di Polizia penitenziaria, il personale operativo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco e il personale della Guardia di finanza. A tutti costoro, infatti, continuano ad applicarsi i requisiti previdenziali più favorevoli previsti da una specifica normativa del 1997.

 

Cumulo vietato

Per rafforzare l’ingresso nel mercato di lavoro dei giovani, per la pensione «Quota 100», è stato ripristinato il divieto di cumulo tra reddito da lavoro (prodotto anche all’estero) e pensione, sino al raggiungimento dell’età di vecchiaia (67 anni).

 

PENSIONE

È ammesso solo il cumulo con redditi di lavoro autonomo di «natura occasionale» entro un massimo annuo di 5mila euro lordi. La produzione di redditi derivanti da attività lavorativa diversa da quella autonoma occasionale.

 

Ovvero la produzione di redditi derivanti da lavoro occasionale oltre il limite dei 5mila euro lordi annui comporta la sospensione dell’erogazione del trattamento pensionistico nell’anno di produzione dei già menzionati redditi. Nonché l’eventuale recupero delle rate di pensione indebitamente corrisposte.

I NUMERI DI QUOTA 100

 

Numeri inferiori alle aspettative

Gli ultimi dati dell’Inps parlano di 180mila richieste, alle quali si aggiungeranno circa 20mila ritardatari. Insomma, a conti fatti, si tratterà, in totale, di quasi 200mila persone.

 

Quota 41

Prima dell’emergenza sanitaria, i diversi schieramenti politici avevano iniziato a discutere di alternative a «Quota 100», in vista di una sua scadenza (2021). Tra le alternative sul tavolo, c’è quella di «Quota 41», attualmente destinata ad una fascia precisa di lavoratori, ma che la Lega ed i sindacati vorrebbe estendere a tutti. Ma vediamo come funziona oggi la «Quota 41».

INPS

 

I requisiti richiesti per accedervi sono i seguenti:

 

- almeno 12 mesi di contributi versati, derivanti da effettivo lavoro (non valgono volontari e riscatti), anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni di età;

 

- almeno 41 anni di contributi;

- appartenenza ad una delle 5 categorie tutelate, (disoccupati, invalidi, caregiver (assistenza a familiari disabili), lavori usuranti, lavori gravosi).

pensione 2

 

Si può, quindi, accedere a questo tipo di pensione anticipata, indipendentemente dall’età, possedendo i tre requisiti su menzionati. La richiesta dei sindacati mira ad inserire la possibilità di pensione anticipata («Quota 41» per i «lavoratori fragili», identificandoli nei malati immunodepressi, riceventi o in attesa di trapianto, diabetici, cardiopatici pazienti in dialisi.

 

Nonché i soggetti che non possono prestare attività lavorativa perché giudicati inidonei al lavoro o che siano stati licenziati per superamento del periodo di comporto (6 mesi), e coloro che sono impegnati in settori con un più alto rischio di contagio come la sanità e i trasporti.

 

La ricetta Inps

PENSIONI

A rilanciare una soluzione alternativa alla cancellazione di «Quota 100» è stato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.

 

Secondo il quale, nella discussione sulla previdenza si potrebbe ragionare sulla divisione della pensione in due quote. Una contributiva, legata esclusivamente al montante accumulato durante la carriera lavorativa, che si può anticipare.

 

E una parte retributiva, legata invece alle retribuzioni degli ultimi di attività, che si otterrebbe solo a 67 anni. È questo il contributo proposto dal presidente dell’Inps, al convegno «Pensioni: 30 anni di riforme».

 

L’anticipo pensionistico per la parte contributiva si potrebbe dare a 62-63 anni, ha spiegato, mentre il resto (la quota retributiva) la si otterrebbe a 67 anni». Una misura che, a parere dello stesso Tridico, non graverebbe troppo sui conti e «garantirebbe una certa flessibilità». Il presidente dell’Inps ha anche insistito sulla necessità di introdurre uscite flessibili per i cosiddetti «fragili».

PENSIONE

 

E cioè i lavoratori immunodepressi e i pazienti oncologici. È una platea non particolarmente estesa, ha spiegato, che richiederebbe costi molto minori rispetto, ad esempio, alla «Quota 100». E per andare incontro alla necessità delle donne, penalizzate anche dalla chiusura delle scuole, si potrebbe studiare di chiedere un anno in meno di contributi per ogni figlio. Infine, ha rimarcato, di non avere alcun timore sulla tenuta del sistema previdenziale, che resta sostenibile.

 

pensione 5

Ape sociale “rafforzata”

Tra le varie proposte, quella che pare abbia più «chance», è quella definita «Ape sociale rafforzata», che piace a quasi tutti (partiti e sindacati). Un’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps, a soggetti in determinate condizioni, che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta.

 

Corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia. Ebbene, la possibilità di andare in pensione a 63 anni e a costo zero con la cosiddetta Ape social potrebbe essere estesa anche ai cosiddetti “«lavoratori fragili a rischio Covid».

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 28

 

Si tratta di coloro che pur non essendo invalidi al 74% soffrono di gravi patologie, come tumori o malattie cardio-vascolari. Non solo, l’ape social potrebbe essere estesa anche a disoccupati di lunga durata o a chi non ha diritto alla Naspi (l’indennità di disoccupazione). Peraltro, per l’ape social riferita ai lavorai gravosi, i sindacati vorrebbero la riduzione da 36 a 30 anni di contributi in modo da far rientrare molte categorie di lavoratori oggi esclusi, come gli addetti all’edilizia, gli agricoli ed i marittimi.

INPS PENSIONI

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A STOCCOLMA E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....