RADUNI RUFFIANI - È TEMPO DELLE TRADIZIONALI FESTE DEI PARTITI: ATREJU PER IL PDL, CHIANCIANO PER CASINI, REGGIO EMILIA PER IL PD, RIMINI PER I CIELLINI (CHE, DOPO LA BATOSTA DI FORMINCHIONI, QUEST’ANNO EVITANO DI PARLARE DI POLITICA), VASTO PER L’IDV - LA CORSA AD ACCAPARRARSI PIÙ MEMBRI POSSIBILI DELLA BANDA DEL LODEN - IL PD FA IL PIENONE: PASSERA, SEVERINO, PROFUMO, BALDUZZI, CANCELLIERI, CLINI (AMBIENTE), PATRONI GRIFFI, PIÙ SVARIATI LEADER E SINDACI…

Susanna Turco per "Espresso.repubblica.it"

Un Ornaghi qui, un Balduzzi là. E Passera conteso da tutti. Chiuse le Camere, la politica s'avvia alla stagione delle feste (di partito, d'area, di corrente): annata certo non scintillante e, piuttosto, incline al manuale Cencelli - versione tecnica e pre-elettorale - a giudicare da quanto sono richiesti come "special guest" i membri dell'attuale governo.

Il top, si capisce, sarebbe aggiudicarsi Mario Monti. Ma il presidente del consiglio, confidano nel Pd dopo aver cercato di portarlo alla festa democratica di Reggio Emilia, non può permettersi eccezioni, «altrimenti dovrebbe andare ovunque per non apparire di parte»: alla fine, pur tra mille inviti, il premier risulta infatti presenziare soltanto al Meeting di Rimini di cielle (19-25 agosto), in apertura lavori di una edizione che - dopo l'affaire Formigoni - si è rincantucciata nei saperi e nelle competenze specifiche, lasciando sullo sfondo la politica.

Tra gli affanni maggiori, dunque, garantirsi la presenza dei membri dell'esecutivo. Stile marchio doc di credibilità, speranza di un futuro diverso, o almeno riverniciato. Pier Ferdinando Casini, per esempio, ha già presentato il consueto raduno annuale a Chianciano Terme dell'Udc (7-9 settembre) la piattaforma da cui partire in orbita col nuovo polo o Cosa bianca, ciò che dovrebbe coniugare quel che resta del fu Terzo Polo (certamente non l'Api di Rutelli, che naviga verso il Pd) con membri dell'attuale esecutivo, fuoriuscibili del Pdl, pezzi della cosiddetta società civile e produttiva.

Tradotto in nomi: ci saranno - i centristi attendono l'ultima conferma - il ministro Corrado Passera (presente pure l'anno scorso), ma anche Lorenzo Ornaghi e Andrea Riccardi, l'ex presidente degli industriali Emma Marcegaglia, il senatore Pdl Beppe Pisanu, il presidente di Confcooperative Luigi Marino.

Parteciperà anche Gianfranco Fini, che però domenica 9 è atteso per la chiusura della Festa di Mirabello di Fli: nonostante il terremoto, le difficoltà logistiche e i dissidi tra futuristi, l'organizzazione è in corso, sono già certi i nomi del ministro dell'Agricoltura Mario Catania e quello dell'Ambiente Corrado Clini, e circola la cortese richiesta di effettuare donazioni perché il finanziatore di sempre, Vittorio Lodi, è a sua volta in difficoltà causa sisma.

Gran mistero avvolge per ora l'appuntamento ad Atreju dei giovani pidiellini (12-16 settembre a Roma). Gli inviti per i ministri del Lavoro e dell'Istruzione sono partiti, si vedrà. Già si dà per certa, tuttavia, la presenza non del tutto scontata di Silvio Berlusconi. Mentre hanno detto di no all'invito il leader di Sel Nichi Vendola e il rottamatore del Pd Matteo Renzi, pensati come ideali interlocutori del segretario Angelino Alfano.

A Reggio Emilia (25 agosto-9 settembre), a proposito di tendenza Cencelli il Pd conta su una svalangata di nomi (si attendono le conferme definitive): Corrado Passera (Sviluppo Economico), Paola Severino (Giustizia), Profumo (Università), Renato Balduzzi (Salute), Anna Maria Cancellieri Interno), Corrado Clini (Ambiente), Filippo Patroni Griffi (Pubblica amministrazione) dall'esecutivo, Alfano, Casini e Vendola tra i leader politici, sindaci come se piovesse, da Luigi De Magistris (Napoli) a Massimo Zedda (Cagliari).

Unico escluso dalla Festa democratica, resta Antonio Di Pietro, il quale a sua volta è impegnato nell'organizzazione della sua Idv a Vasto (21-23 settembre): «Ho fatto partire trecento inviti», ha detto laconico qualche giorno fa. Compresi quelli a Bersani e Vendola. Si vedrà. Per ora, tra i probabili, si fanno i nomi di Maurizio Landini della Fiom (che infatti non è atteso alla festa democratica), uno dei vertici di Confindustria, i sindaci Luigi de Magistris e Giuliano Pisapia, la presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno, il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, il vicepresidente della commissione Antimafia Fabio Granata (il futurista che ha proposto l'alleanza con l'Idv). Ministri non se ne vedranno, a quanto pare.

 

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