matteo renzi cesara buonamici

DAGOREPORT - RENZI VUOLE STUPIRE TUTTI ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI DI FIRENZE: SOGNA DI CANDIDARE A SINDACO CESARA BUONAMICI - SFANCULATO DA CALENDA, MOLLATO DAI FEDELISSIMI (CON LUI SOLO BONIFAZI E MEZZA BOSCHI), CON ITALIA MORTA CHE NON SUPERERA' MAI LA SOGLIA DI SBARRAMENTO DEL 4% PREVISTA DALLE EUROPEE, A MATTEONZO NON RIMANE CHE BUTTARSI SU FORZA ITALIA SPACCHETTATA SULLA QUESTIONE GIUSTIZIA, CERCANDO DI INFINOCCHIARE MARINA BERLUSCONI...

CARLO CALENDA MATTEO RENZI

DAGOREPORT

Matteo Renzi ha un chiodo fisso: essere sempre al centro della scena. Eppure i suoi arzigogolati piani incespicano su imprevisti a ogni curva.

 

Il suo partitino, Italia Viva, vivacchia: nei sondaggi galleggia poco sopra il 2,5%. Gli elettori restano a distanza dalla truppetta renziana, avendo ormai imparato il leitmotiv di una vecchia pubblicità progresso: se li conosci, li eviti. Cosicché il consenso è rimasto pulviscolare nonostante giornaloni, tv e talk show dedichino molto spazio alle manovre del senatore semplice di Riad.

 

CESARA BUONAMICI

L’alleanza vagheggiata da Matteonzo con l’ego-espanso equipollente di Carlo Calenda è finita alle ortiche. I due galletti si sono beccati a ogni pié sospinto fin dal primo giorno del loro matrimonio d’interesse e hanno finito per sfancularsi.

 

Il “Churchill dei Parioli” accusa l’amico di Bin Salman di “scivolare verso destra”, di voler “fare un ragionamento con la maggioranza”. Insomma di essere altrove, rispetto al fantomatico Terzo Polo, la cui esistenza non è mai stata rilevata né dalla scienza né dai netturbini. E per Italia Viva la soglia di sbarramento del 4%, prevista alle elezioni europee, diventa una montagna impossibile da scalare senza il soccorso di Azione.

 

francesco bonifazi matteo renzi foto di bacco (2)

Intorno al trono di Renzi sono rimasti in pochi, anzi in due: Francesco Bonifazi e metà Elena Boschi (l’altra metà è impegnata a postare foto su Instagram e a limonare il fidanzato Giulio Berruti a ogni latitudine).

 

Gli altri, da Luigi Marattin a Elena Bonetti fino a Ettore Rosato, si sono rotti i cabasisi della satrapia politica di Renzi che fa e disfa senza coinvolgere nessuno. Come Dago-rivelato, quel che resta della delegazione di Italia Viva in Parlamento si sta guardando intorno: chi strizza l’occhio a Forza Italia, chi al Pd, chi alla Lega. Ognuno sogna un nuovo approdo.

 

maria elena boschi matteo renzi

E’ qui che l’animo manovriero e centripeto di Renzi viene fuori. Vuole ancora essere protagonista e l’occasione per l’ennesima mossa del cavallo è arrivata con la riforma della giustizia secondo Nordio. Sconfessata da Mantovano, mentre la Procura di Firenze ha ricicciato la mafiosità di Berlusconi con perquisizione in casa Dell'Utri, il novello garantismo di Giorgia Meloni ha subito fatto imbufalire Marina Berlusconi.

 

GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

A quel punto Renzi si è infilato come un serpente in Forza Italia, spacchettata tra un Tajani ostaggio della Ducetta e la dentiera avvelenata di Licia Ronzulli. Sognando un'Opa sul partito vedovo di Silvio Berlusconi, Matteonzo ha avuto la brillante di idea di lanciare per la carica di sindaco di Firenze, prevista nella primavera del 2024, in quota Italia Viva, Cesara Buonamici. La giornalista di Mediaset, che è nata a Fiesole, provincia fiorentina, ha iniziato la sua carriera nell’emittente locale Tele Libera Firenze e scrivendo per il quotidiano La Città.

CESARA BUONAMICI

 

Ha solide radici toscane e viene considerata in grande rampa di lancio, soprattutto dopo che è stata scelta come opinionista unica per la prossima edizione del “Grande Fratello”. La visibilità che ne riceverà, con annessa rinfrescata d’immagine in salsa pop, potrebbe agevolare la “somministrazione” agli elettori fiorentini, tradizionalmente de’ sinistra, di un volto “berlusconiano” come quello della Buonamici. Riuscirà il prode Matteonzo a convincere la tele-giornalista a cavalcare il procelloso mare della politica sulla bagnarola corsara di Italia Viva? Ah, saperlo…

maria elena boschi matteo renzi

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...