IL RICATTO DI ATENE - TSIPRAS, FAVORITO PER LE ELEZIONI DI GIUGNO, È A BERLINO (MA LA MERKEL NON LO RICEVE) E ANNUNCIA: “IL PROBLEMA CHE MINACCIA LA GRECIA MINACCIA ANCHE LA GERMANIA E L’EUROPA”. OVVERO: SE AFFONDIAMO, AFFONDATE CON NOI - L’UE: PER LA GRECIA NON CI SONO ALTRE SOLUZIONI: HA SPESO TROPPO, ORA DEVE FARE SACRIFICI - VENIZELOS INCONTRA HOLLANDE E CERCA LA SPONDA FRANCESE IN VISTA DEL VERTICE DI DOMANI A BRUXELLES - “NYTIMES”: INCUBO CROLLO DI ATENE E MADRID…

1 - GRECIA, TSIPRAS: CREDITORI CAMBINO LINEA PER EVITARE CATASTROFE
(LaPresse/AP) - I creditori internazionali della Grecia devono ammettere "i propri errori" e cambiare direzione "per evitare la catastrofe". Lo ha dichiarato a Berlino il leader della coalizione della sinistra radicale greca Syriza, Alexis Tsipras, parlando ai giornalisti. Ha inoltre affermato che insistere su quelle "soluzioni sbagliate" imposte al Paese come misure di austerità potrebbe costringere Atene a uscire dall'eurozona, cosa che "sarebbe ancor più pericolosa per l'euro". Tsipras, secondo alle elezioni in Grecia e secondo alcuni sondaggi candidato a vincere quelle di giugno, ha aggiunto che sotto la sua leadership la Grecia cancellerà i termini dell'accordo per il salvataggio, firmato con i creditori, ma non agirà per uscire dalla zona euro.

Tsipras ha detto di sperare che l'Ue cominci a cambiare linea, ora che l'"asse" conservatore della cancelliera tedesca Angela Merkel con l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy si è rotto. "Crediamo che le persone possano riconoscere i propri errori e cambiare le cose", ha dichiarato. Il successore di Sarkozy, François Hollande, ha chiesto misure con cui promuovere la crescita in Grecia, che discuterà nel summit informale che si terrà domani a Bruxelles.

"Alla Grecia viene data una medicina che non fa bene al paziente, quindi la soluzione non può essere aumentare il dosaggio", ha detto Tsipras, aggiungendo che le misure hanno devastato il Paese, al suo quinto anno di recessione con la disoccupazione a livelli record. Ha insistito che salvare la Grecia dal collasso è nell'interesse dell'eurozona: "Se il paziente greco non può essere curato, allora la crisi si allargherà a tutta l'Europa".

2 - TSIPRAS, NON SI RISOLVE ELIMINANDO UN POPOLO
(ANSA) - "La crisi non si risolverà eliminando un popolo". Lo ha detto Alexis Tsipras, il leader della sinistra greca, oggi a Berlino, in conferenza stampa. "Il problema che minaccia la Grecia - ha aggiunto - minaccia anche la Germania e altre società europee".

3 - REHN, PER GRECIA NON C'E' SOLUZIONE PIU' FACILE
(ANSA) - "Non c'é un'alternativa più facile" rispetto a quanto finora proposto dalla Ue alla Grecia. Lo ha detto Olli Rehn davanti alla plenaria di Strasburgo assicurando che "il livello di assistenza finanziaria è senza precedenti e "lanciando un appello a tutte le forze affinché il popolo possa fare scelte con cognizione di causa".

"Vogliamo che la Grecia rimanga nell'eurozona", ha ribadito Rehn che però è tornato a sottolineare come il paese sia in crisi economico-finanziaria "dopo aver vissuto al di sopra delle sue possibilità e deve fare sacrifici". Assicurando che, quello dei sacrifici, "é un percorso da fare insieme e lo faremo", ha ripetuto che "l'attuazione" del piano di assistenza "dipende dal popolo e dalla volontà dei leader greci".

4 - HOLLANDE HA RICEVUTO VENIZELOS ALL'ELISEO
(ANSA) - Il presidente francese Francois Hollande ha ricevuto "per un'ora a metà giornata all'Eliseo" il leader del partito socialista greco Evangelos Venizelos. Lo riferisce il sito del quotidiano Les Echos. Al termine dell'incontro, riferisce ancora il giornale, Venizelos ha affermato che la Francia "vuole aiutare la Grecia" e che con il suo contributo "si potrà mettere qualcosa di nuovo sul tavolo".

Hollande, nei giorni scorsi, aveva rifiutato di incontrare un altro leader politico greco, il capo del partito di estrema sinistra Syriza, Alexis Tsipras, adducendo "ragioni di protocollo", legate al fatto che quest'ultimo non ha alcun ruolo istituzionale ufficiale.

5 - BERLINO;DOMANI NON SARA' VERTICE SPECIALE SU GRECIA
(ANSA) - "Quello di domani non sarà un vertice speciale sulla Grecia". Lo ha detto una fonte governativa tedesca, in vista del vertice informale di domani. "Non sarà un vertice su un tema specifico, ma un incontro informale".

6 - NYT;INCUBO UE E' GRECIA E SPAGNA CHE AFFONDANO INSIEME
(ANSA) - Un'uscita della Grecia dall'euro e, allo stesso tempo, il collasso del sistema bancario spagnolo. E' questo l'incubo peggiore dell'Europa. Lo riporta il New York Times, sottolineando che "i 780 miliardi di euro" a disposizione dell'Ue nel fondo di salvataggio non sarebbero sufficienti ad affrontare l'uscita della Grecia e l'implosione delle banche spagnole. "Nonostante le recenti affermazioni della Germania e dei leader del G8 nell'incoraggiare la crescita nell'area euro, gli Europei non hanno molta voglia di continuare a finanziare il disastro del debito di altri paesi" afferma il New York Times.

Secondo Stephane Deo, economista di Ubs, il costo dell'uscita della Grecia per i contribuenti europei sarebbe di 225 miliardi di euro, assumendo che Atene faccia default sui finanziamenti che le sono stati concessi dalle istituzioni europee. "Ma la vera paura è che questo possa accadere" accompagnato da una fuga di depositi dalle banche spagnole, che hanno 2.300 miliardi di euro di depositi. I depositi nelle banche spagnole, italiane, portoghesi e Irlandesi, sono pari a 5.500 miliardi di euro, ovvero sette volte maggiori dell'Efsf.

 

 

TSIPRASangela_merkelJEAN CLAUDE JUNCKER CON ANGELA MERKELolli rehnFRANCOIS HOLLANDE evangelos-venizelosLA COPERTINA DELLO _SPIEGEL_ CHE SALUTA L'USCITA DELLA GRECIA DALL'EUROProblema Grecia risolto, Mar Merkel

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN