IL RITORNO DEI MONTI VIVENTI: IL PROF PRESIDENTE DI SCIOLTA CINICA: SENZA PIERFURBY E LUCHINO FARA’ VICE IL CAGNOLINO?

Dino Martirano per il "Corriere della Sera"

I toni utilizzati dal professor Mario Monti sono, come sempre, di grande cortesia ma, nella sostanza, invocano il reciproco rispetto tra le diverse anime del partito e sottintendono che dietro le quinte si stia consumando uno scontro durissimo per il controllo di Scelta civica, il cartello elettorale di centro comprensivo dell'Udc che ora aspira a diventare partito strutturato.

Per questo, l'ex presidente del Consiglio, ormai libero dagli impegni imposti dall'agenda di Palazzo Chigi, all'assemblea di Scelta civica convocata per oggi a Roma accetterà la carica di presidente alla quale il nuovo statuto attribuisce il ruolo di «garante dell'unità del partito».

La leadership di Monti sarà tutta politica e poco operativa ma la modifica statutaria non è di poco conto perché arriva al termine di un periodo di grande agitazione interna che sta per avere la sua resa dei conti: tanto che già oggi - come chiedono i 33 parlamentari firmatari di un documento favorevole alla super presidenza del professore - sarà valutata l'ipotesi di azzerare i vertici del partito per dare «smalto e slancio» a Sc.

Da oggi, dunque, Monti ci (ri)mette la faccia. E si spinge in avanti fino a chiedere uno sforzo straordinario di reciproco rispetto tra le diverse matrici culturali del partito: «Scelta civica ha diverse anime, ognuna utile a costruire un progetto politico... Italia Futura, con il suo think tank, e i cattolici, con la loro capacità aggregativa, possono convivere» se si salva la comune anima riformista e innovatrice...

Così, dopo un periodo dedicato agli affari correnti di Palazzo Chigi, l'ex premier torna in campo (anche con alcuni passaggi programmati in tv) per rilanciare l'immagine di Scelta civica: «Noi siamo riformatori e in questo governo si sono messi insieme politici di schieramento opposto per fare le riforme...». Come dire, che il profilo di Scelta civica deve essere quello di puntare, anche in uno scenario di medio termine, sui riformatori del Pd (Renzi è in prima fila) e del Pdl.

Si tratta allora di tornare al progetto originario. Ma di mezzo c'è il risultato elettorale che, seppure non trascurabile, ha tolto a Sc la «golden share» della maggioranza. Il progetto politico iniziale, ammette il demografo Gianpiero Dalla Zuanna eletto al Senato, «purtroppo è fallito perché prevedeva l'alleanza di governo con un Pd vincente e un nostro ruolo determinante al Senato. Invece, ora che c'è il governo delle larghe intese siamo numericamente ininfluenti...».

Dalla Zuanna, tuttavia, ritiene che solo «un segnale forte di Monti» può offrire una prospettiva al partito. E anche Stefano Dambruoso, questore anziano alla Camera, ricorda: «Nessuno di noi deve dimenticare che siamo qui grazie all'impegno in prima persona di Monti».

Resta da vedere come verranno regolati i rapporti interni con l'agguerrita squadra di Italia Futura che solo 48 ore fa si è fatta sentire con un documento di Luca Cordero di Montezemolo e di Nicola Rossi: «Non saremo mai una corrente di Scelta civica...».

Si vedrà oggi quando verrà messo in discussione il documento dei 33 (di diverse aree di Sc) che chiede un nuovo organigramma del partito: due vice presidenti operativi da affiancare al presidente, un coordinatore politico, un portavoce e, soprattutto, un responsabile dell'organizzazione.

Quest'ultima casella, in particolare, sarebbe l'oggetto dei desideri dei «futuristi» ma i montiani hanno preparato una discreta, ma solidissima, linea Maginot. E, in questo quadro, c'è anche l'ipotesi di una vicepresidenza ad Andrea Olivero che finora ricopre la carica politica più importante, quella di coordinatore.

L'Udc, che non partecipa all'assemblea, per ora assiste alla finestra. Ma Rocco Buttiglione già pensa alle Europee del 2014: «L'Udc è andato in alternativa al Pdl nel 2008 e nel 2013, ma certo tra noi e il Pdl l'appartenenza comune al Ppe crea vincoli e potrebbe essere una buona idea quella di liste comuni per le Europee».

 

Mario Monti Mario Monti 5i04 luca cordero montezemoloPIER FERDINANDO CASINI FOTO ANDREA ARRIGA Rocco Buttiglione

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