ama virginia raggi rifiuti roma

AMA-GEDDON! SI È DIMESSO IL CDA DELL’AZIENDA DEI RIFIUTI DI ROMA, CHE SI ERA INSEDIATO APPENA TRE MESI FA. SONO STATI COSTRETTI AD ABBANDONARE DOPO CHE LA RAGGI HA CONTESTATO IL BILANCIO E IL PIANO DEGLI IMPIANTI PER USCIRE DALLA CRISI – MENTRE LA RAGGI CAMBIAVA UNA DECINA DI MANAGER IN TRE ANNI ROMA SI È RIEMPITA DI MONNEZZA. FASSINA: L’OBIETTIVO È FAR FALLIRE LE AZIENDE PER PRIVATIZZARLE. BASTA CHE TOLGANO I RIFIUTI DALLA STRADA!

 

 

PAOLO LONGONI

AMA: SI È DIMESSO IL CDA

 (ANSA) - Si è dimesso il Cda di Ama. La decisione è stata presa a poco più di 100 giorni dall'insediamento dopo la rottura col Campidoglio sul bilancio 2017. (ANSA).

 

RIFIUTI A ROMA, CDA AMA SI DIMETTE: AZIENDA NEL CAOS

Mauro Evangelisti per www.ilmessaggero.it

 

Si è dimesso il Consiglio di amministrazione dell'Ama, l'azienda dei rifiuti di Roma. Luisa Melara, presidente, Paolo Longoni, amministratore delegato, e Massimo Ranieri, consigliere d'amministrazione, erano stati scelti da Virginia Raggi e si erano insediati il 19 giugno.

VIRGINIA RAGGI REGINA DELLA MONNEZZA

 

cassonetti ricolmi di rifiuti a roma 3

Dopo appena tre mesi e mezzo anche loro sono stati costretti ad abbandonare, dopo che la sindaca - che pure li aveva scelti - e il Campidoglio hanno contestato la bozza di bilancio approvato e il piano degli impianti per uscire dalla crisi.

pinuccia montanari 1

 

Se la situazione non fosse drammatica, con le strade di Roma che si stanno di nuovo riempendo di cumuli di rifiuti e con Ama che ora non ha più una guida (e non è mai stato nomianto neppure un'assessore ai Rifiuti dopo le dimissioni di febbraio di Pinuccia Montanaria) sarebbe comica.

 

pinuccia montanari virginia raggi

La Raggi in tre anni ha cambiato già una decina di manager in Ama: dopo avere ereditato Daniele Fortini, presidente di Ama con Marino, lo ha sostituito con Alessandro Solidoro, che però se ne è andato dopo pochi mesi. Il suo posto è stato preso da Antonella Giglio, defenestrata quasi subito e sostituita da Lorenzo Bagnacani il 15 maggio 2017 e da un cda in cui facevano parte Andrea Masullo e Vanessa Ranieri. Nel frattempo la Raggi aveva voluto Stefano Bina come direttore generale di Ama, per poi mandarlo via (formalmente si dimise) dopo pochi mesi. Anche Bagnacani, presentato dalla Raggi come il grande manager che avrebbe salvato Roma, è stato scaricato, con una lunga guerra tra sindaca e presidente Ama sul bilancio e sui famosi 18 milioni di euro di crediti cimiteriali inseriti nel bilancio

DANIELE FORTINI

 

A febbraio 2019 Bagnacani, Masullo e Ranieri sono stati cacciati, la Raggi ha affidato l'Ama a Massimo Bagatti, come amministratore provvisorio. Ma non il valzer non è finito. Dopo interminabili selezioni, sono stati scelti Melara, Longoni e Ranieri: anche loro presentati dalla Raggi come salvatori della patria, dopo che se ne era andato il "nemico" Bagnacani, anche loro ieri sono stati costretti a dimettersi dopo tre mesi e mezzo. In questo modo Ama dal 2017 non ha un bilancio approvato (e ci sono inchieste in corso della Corte dei conti), non sta progettando nuovi impianti: è come una squadra di calcio che cambia continuamente allenatore. I risultati si stanno vedendo.

cassonetti ricolmi di rifiuti a roma 31

 

RIFIUTI: FASSINA, RAGGI FA FALLIRE AZIENDE PER PRIVATIZZARLE

PAOLO LONGONI 1stefano fassina

(ANSA) - "La Sindaca Raggi porta deliberatamente le aziende municipali verso il fallimento per privatizzarle e regalare ai soliti noti servizi essenziali e grandi profitti da attività in monopolio. Oggi, in Giunta capitolina è il turno di Roma Metropolitane con conseguenti 45 esuberi". Lo dichiara Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma deputato LeU. "A breve, arriva Ama affossata a colpi di mancati pagamenti e ripetuti cambi dei vertici. Subito dopo, viene l'appetitoso boccone di Farmacap, la rete delle farmacie comunali. Dietro la maschera dell'improvvisazione e dell'incapacità amministrativa, va in scesa una strategia sciagurata, di negazione di diritti fondamentali per i cittadini e di umiliazione di lavoratrici e lavoratori. Siamo al loro fianco, impegnati con tutte le nostre forze a costruire la più ampia mobilitazione possibile per impedire l'ennesimo saccheggio di Roma" conclude Fassina. (ANSA).

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