travaglio maria elena boschi

IN DIFESA DI MARIA ETRURIA - RONDOLINO: ''I 10 PUNTI INDICATI DA TRAVAGLIO CHE DOVREBBERO SPINGERE LA BOSCHI ALLE DIMISSIONI SONO 10 SCIOCCHEZZE - I SUOI PARENTI ERANO DIPENDENTI DI BANCA ETRURIA. E IL CONFLITTO D'INTERESSI VALE PER I PROPRIETARI - ECCO LE RISPOSTE PUNTO PER PUNTO''

1. L'ARTICOLO IN CUI MARCO TRAVAGLIO CHIEDE LE DIMISSIONI DI MARIA ELENA BOSCHI

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/maria-etruria-si-persa-boschi-travaglio-qualcuno-cos-ingenuo-115210.htm

 

 

2. SULLA BOSCHI TRAVAGLIO HA TORTO. ECCO PERCHÉ, PUNTO PER PUNTO

Fabrizio Rondolino per www.unita.tv 

travaglio commenta la boschi alla leopoldatravaglio commenta la boschi alla leopolda

 

Marco Travaglio indica oggi 10 punti che dovrebbero spingere Maria Elena Boschi alle dimissioni. Si tratta invero di 10 sciocchezze.

 

  1. Il decreto annunciato il 20 gennaio che trasforma in società per azioni le nove banche popolari più grandi (cioè con un patrimonio superiore a 8 miliardi) non c’entra nulla con il successivo decreto “salva-banche”: si tratta di una misura in discussione da tempo e in linea con l’Europa, presa, come spiegò il ministro Padoan, per “rafforzare il sistema bancario” a tutto vantaggio degli investitori e dei consumatori. Più trasparenza e più mercato fanno bene a tutti.

 

marco travaglio prima dello spettacolomarco travaglio prima dello spettacolo

Che il ministro Boschi fosse o meno presente alla riunione del Consiglio dei ministri (lei dice di no, Travaglio insinua di sì) non ha alcuna importanza: suo padre e suo fratello erano all’epoca impiegati, non proprietari, di una delle nove banche coinvolte. E il conflitto d’interessi, com’è noto, riguarda i proprietari e non i dipendenti.

 

  1. Non è vero che “i titoli delle banche coinvolte erano lievitati per massicci acquisti alla vigilia” del decreto perché “qualcuno aveva violato il segreto”, e in particolare che “il record del rialzo lo registrò proprio Etruria, con un +65%”. Fino al 19 gennaio il titolo si mantiene stabile intorno a 0,35-0,40, per salire poi a 0,60 soltanto dopo l’annuncio del decreto. Nella settimana precedente acquisti di un certo peso hanno riguardato soltanto il Banco Popolare e la Bpm: se insider trading c’è stato, non riguarda Banca Etruria. Va comunque ricordato che già all’inizio di gennaio alcuni giornali, fra cui Repubblica, avevano annunciato l’intenzione del governo di intervenire sulle popolari: la notizia era dunque di dominio pubblico.

RENZI BOSCHIRENZI BOSCHI

 

  1. Il decreto “salva-banche” del 22 novembre non costa un euro allo Stato e salva risparmiatori e imprenditori: in caso di fallimento delle quattro banche, 1 milione di italiani avrebbero perso 12 miliardi di risparmi, 200.000 piccole e medie imprese avrebbero dovuto restituire all’istante 25 miliardi di mutui, crediti e leasing, 7000 lavoratori avrebbero perso il posto. Il commissariamento di Banca Etruria avvenuto l’11 gennaio, che Travaglio liquida come “un atto dovuto”, è invece la prova evidente dell’imparzialità del governo.

 

matteo renzi maria elena boschimatteo renzi maria elena boschi

  1. L’articolo 35, comma 3 del decreto del 16 novembre “secondo alcune interpretazioni – scrive Travaglio – rende più difficile per azionisti e singoli creditori l’azione di responsabilità per chiedere risarcimenti ai manager e ai Cda delle banche”. Ma si tratta dell’interpretazione di Travaglio: il testo, che si limita ad attuare la direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, prescrive chiaramente che l’esercizio dell’azione di responsabilità “spetta ai commissari speciali sentito il comitato di sorveglianza, previa autorizzazione della Banca d’Italia”. Dov’è la difficoltà?

 

  1. Travaglio riporta l’art. 3 della legge Frattini sul conflitto d’interessi ma si dimentica di leggerlo: “Sussiste situazione di conflitto d’interessi […] quando il titolare di cariche di governo partecipa all’adozione di un atto […] che ha un’incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate […] con danno per l’interesse pubblico”. La famiglia Boschi non “controllava” Banca Etruria, il decreto l’ha danneggiata (perché le azioni possedute, a dire il vero pochissime, si sono trasformate in carta straccia) e non ha recato “danno” bensì beneficio all’interesse pubblico (v. punto 3).

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

 

  1. Travaglio insiste sul “conflitto d’interessi visibile a occhio nudo” ma trascura di spiegare perché. L’unico argomento è che la Boschi “non è un ministro qualsiasi: è la figura più in vista del governo dopo Renzi”. Ma poiché il conflitto d’interessi non sussiste (v. punto 5), l’argomento di Travaglio è esclusivamente personale: siccome la Boschi è “la figura più in vista del governo” va colpita severamente anche se non ha alcuna responsabilità civile, penale o politica.

 

  1. Roberto Rossi, il pm di Arezzo che indaga su Banca Etruria, è stato nominato consulente giuridico del governo da Carlo Deodato (e non da Antonella Manzione) quando a palazzo Chigi c’era Letta (e non Renzi), non prende un euro di compenso e il suo contratto scade il prossimo 31 dicembre. Non ha mai visto né conosciuto il presidente del Consiglio e il ministro Boschi.

ROBERTO ROSSIROBERTO ROSSI

 

  1. Secondo Travaglio “può darsi che il pm di Arezzo iscriva anche papà Boschi sul registro degli indagati”, e “se ciò accadesse” il ministro delle Riforme “diventerebbe un bersaglio ancora più facile per polemiche, sospetti e contestazioni”. Ma l’istituto delle dimissioni preventive in previsione di un eventuale e al momento inesistente inchiesta sul padre da parte di un magistrato che fra due settimane non avrà più alcun incarico di consulenza con la presidenza del Consiglio è una baggianata che si commenta da sola.

 

floris recupera la sua vecchia puntata su rai3 con la boschi anti cancellierifloris recupera la sua vecchia puntata su rai3 con la boschi anti cancellieri

  1. “I paragoni con le dimissioni chieste o date da altri ministri – scrive Travaglio – non reggono”. Esatto. E allora perché la Boschi dovrebbe dimettersi? Per “opportunità politica”, scrive il direttore del Fatto: cioè per dargli ragione e ammettere pubblicamente di aver commesso qualche errore o omissione. Ma non si lascia il governo per dar ragione a Travaglio quando Travaglio ha torto marcio.

 

maria elena boschi e cancellierimaria elena boschi e cancellieri

  1. Travaglio cita un intervento di Maria Elena Boschi sul caso Cancellieri – che, come lui stesso ha scritto nel punto 9, non c’entra nulla – in cui il ministro sostiene che “il punto grave è che si è data l’immagine di un paese in cui la legge non è uguale per tutti”. Esattamente il contrario di quanto accaduto oggi: il padre della Boschi ha prima dovuto pagare una multa di 140.000 euro e poi ha perso il posto, mentre le azioni della Banca Etruria detenute dalla famiglia Boschi sono state azzerate.

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”