NO RUINI, NO PARTY - L’EMINENZA IN PENSIONE RUINI ROVINA LA FESTA AGLI AGIOGRAFI DELL’EMINENZA SCOMPARSA MARTINI: IN UN LIBRO, ATTACCA I CATTOLICI CHE SCAVANO NELLE “ZONE D’OMBRA” DEL DUBBIO E DELL’INCERTEZZA NELLA FEDE - NON NOMINA MAI L’EX ARCIVESCOVO DI MILANO, MA È A LUI CHE SI RIVOLGE QUANDO “SCOMUNICA” CHI VUOLE ATTUALIZZARE LA FIGURA DI GESÙ, SLEGANDOLA DALLA DIMENSIONE STORICA…

Paolo Rodari per "il Giornale"

A pochi giorni dalla morte del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano e biblista di grido il quale secondo quanto sostiene lo scrittore cattolico Vittorio Messori «ha scandagliato a tal punto, metodo storico critico alla mano, la Scrittura da non poter più credere al Gesù storico, il Gesù dei Vangeli, bensì soltanto e unicamente e non senza intimo dramma in un indefinito Cristo della fede», è colui che per molti osservatori è considerato in suo alter ego all'interno della Chiesa italiana, e cioè il cardinale Camillo Ruini, a sostenere in un libro che altro non è che il suo profondo e pensato testamento spirituale, che la Chiesa in cui invece egli è nato e cresciuto è un'altra.

Beninteso, Ruini non cita mai direttamente Martini. Ma è evidente che è alle «zone grigie», la fede del dubbio e dell'incertezza, la fede delle «zone d'ombra» che Martini ha proposto nei suoi anni di predicazione, che Ruini contrappone la sua fede, quella della certezza che davvero il Gesù dei Vangeli è il Gesù storico, il Gesù realmente esistito, il Figlio di Dio a cui ancora oggi i fedeli possono affidarsi e riferirsi.

Gesù, e la fede in lui come persona realmente esistita e non come modello ideale a cui adeguare la propria condotta morale, è il cuore del pontificato di Joseph Ratzinger che, non a caso, a Gesù di Nazareth «così come i Vangeli ce l'hanno consegnato» ha dedicato due volumi, mentre un terzo è in imminente uscita. Due volumi la cui introduzione dice volutamente che occorre credere che il Gesù dei Vangeli è il Gesù realmente esistito e che per riconoscere questa verità occorre superare nell'approccio alla Scrittura il metodo storico critico, quel metodo che scandaglia a tal punto il testo sacro da non saper più dire cosa dello stesso testo è vero e cosa non lo è.

Ruini, da quando ha dismesso i panni di presidente della Conferenza episcopale italiana e quelli di arcivescovo vicario di Roma, è al progetto culturale della Cei che si dedica, avendo come orizzonte Dio e la proposta di Dio all'interno della società. «Intervista su Dio. Le parole della fede, il cammino della ragione» (Mondadori) è, infatti, il titolo del libro-intervista che Ruini ha scritto con il giornalista del quotidiano Avvenire Andrea Galli e che entra nel cuore del grande tema che ha attraversato la Chiesa cattolica anche e soprattutto negli anni che sono seguiti al Concilio Vaticano II: si può ancora credere a Gesù?

E lui, Gesù, è una proposta attuale per il mondo contemporaneo oppure no? E poi: come proporlo? Adeguandolo alle istanze del mondo oppure al contrario chiedendo che sia il mondo, anzitutto, ad adeguarsi a lui? Ruini non mostra dubbi. È possibile per ogni uomo arrivare a Dio, ma «non a un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha parlato sul Sinai, a quel Dio il cui volto riconosciamo nell'amore spinto sino alla fine, in Gesù crocifisso e risorto».

Ruini non cita Martini direttamente, dicevamo. A lui egli ha dedicato parole chiare pochi giorni fa su Avvenire. All'osservazione che su temi come fecondazione artificiale e unioni omosessuali «Martini sembrava più aperto alle ragioni di certa cultura laica» e «ha espresso pubblicamente posizioni chiaramente lontane da quelle della Cei», Ruini ha risposto che «non lo nego, come non nascondo che resto intimamente convinto della fondatezza delle posizioni della Cei, che sono anche quelle del magistero pontificio e hanno una profonda radice antropologica». Nel libro però Ruini cita il teologo che più di altri si definisce figlio spirituale di Martini, ovvero Vito Mancuso.

Questi sostiene che l'esistenza di Dio è inattingibile dalla mente umana e dice di vedere in Ruini non tanto un avversario quanto uno che la pensa come lui ma non ha il coraggio di dirlo perché non vuole troppo discostarsi dalla posizione ufficiale della Chiesa. Ruini risponde dicendo che invece una conoscenza razionale di Dio è possibile perché l'uomo è per sua natura aperto al trascendente, a Dio. Poi, certo, Dio può illuminare, dall'alto farsi conoscere, ma resta il fatto che è della natura dell'uomo cercarlo e dunque anche conoscerlo.

Come presidente del comitato per il progetto culturale della Cei, Ruini ha dato vita a due grandi convegni internazionali dedicati in sostanza a questo argomento. Il primo, nel dicembre del 2009, su «Dio oggi». Il secondo, nel febbraio del 2012, su «Gesù nostro contemporaneo». «Con lui o senza di lui cambia tutto», era il sottotitolo del convegno su Dio. Scrive il vaticanista Sandro Magister che «dalla lettura di questo libro di Ruini si capisce il perché. Che Dio esista non lo si ricava da una dimostrazione geometrica. Ma gli argomenti di ragione che avvicinano a lui bastano a far intuire che la sua esistenza resta «l'ipotesi migliore», per dirla con Joseph Ratzinger».

Come a dire, la ragione è sufficiente per avvicinare l'uomo a Dio, per fargli dire che esista. Mentre una visione che tende a negare questo tipo di conoscenza per ancorarsi soltanto alla fede, alla fede che magari crede ma crede ciecamente, al buio si potrebbe dire, è più vicina alla mentalità protestante che ad altro.

 

 

 

CAMILLO RUINI INTERVISTA SU DIOCardinal MartiniCAMILLO RUINI SUPERSTAR RATZINGER A MILANO Sandro MagisterVittorio Messori

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO