salvini equitalia

SI VIS PACEM (FISCALE) PARA BELLUM – SALVINI CHIARISCE A "RTL 102.5" CHE LA PACE FISCALE RIGUARDERÀ TUTTI I DEBITI “FINO A 500MILA EURO” E SARÀ UN INTERVENTO ANCHE “SUL CAPITALE” - ''EURO IRREVERSIBILE? SOLO LA MORTE E' IRREVERSIBILE. MA L'USCITA DALLA MONETA UNICA NON E' ALL'ORDINE DEL GIORNO'' – IL BOOMERANG DEL GETTITO: LA NUOVA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE EQUITALIA COMINCERÀ A PORTARE SOLDI VERI SOLO DAL 2021

1 – SALVINI, PACE FISCALE PER DEBITI FINO A 500MILA EURO

 

salvini asino

(ANSA) - La pace fiscale riguarderà tutti i debiti "fino a 500mila euro" e sarà un intervento "a saldo e stralcio" non solo su interessi e sanzioni ma anche "sul capitale". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rtl 102.5 sottolineando che "non sarà una classica rottamazione ma un intervento a gamba tesa".

 

"La pace fiscale che voglio portare fino in fondo - ha aggiunto - è quella di milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi gli andata male e si portano dietro cartella che non pagheranno mai".

 

 

“Non sara’ rottamazione, ma pace fiscale e riguarda alcuni milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi magari gli e’ andata male e si portano dietro una cartella esattoriale che non riusciranno a pagare. Non voglio intervenire solo sulle sanzioni, ma anche sul capitale. Chiederemo un intervento a gamba tesa, uno sconto reale”. Lo dice Matteo Salvini ospite in studio a Roma di radio Rtl 102.5 di Pierluigi Diaco. “Euro irreversibile? Di irreversibile c’e’ la morte. Comunque non e’ all’ordine del giorno l’uscita dall’Euro”, aggiunge il ministro Salvini.

 

 

2 – CONDONO O TASSE A RATE, BOOMERANG GETTITO

Mario Sensini per il “Corriere della Sera”

 

equitalia

Un avvio quasi scontato vista la sovrapposizione con la vecchia rottamazione, anche se con una sanatoria sembra comunque strano perdere soldi. La nuova regolarizzazione delle cartelle Equitalia, che dovrebbe scattare con la nuova Legge di bilancio, si mangerà nel 2019 un bel pezzo degli incassi della riscossione ordinaria, poi assorbirà il gettito della rottamazione "bis" che è appena iniziata. E comincerà a portare soldi veri nelle casse dello Stato (non pochi, per la verità) solo a partire dal 2021.

 

In attesa della pace fiscale a «saldo e stralcio» dei debiti, che sembra sparita dall' orizzonte, emergono nuovi dettagli sulla nuova rottamazione delle cartelle Equitalia. La relazione tecnica allegata alla bozza del decreto fiscale, che arriverà a metà ottobre con la Legge di Bilancio, attribuisce alla rottamazione "ter" un gettito di 11 miliardi di euro in cinque anni (tanto dura il periodo di rateizzazione del debito): 2,2 miliardi di euro l' anno a partire dal 2019.

 

di maio salvini

La possibilità di chiudere i conti con Equitalia pagando soltanto il debito contestato e non anche le sanzioni e gli interessi, però, darà un brutto colpo alla riscossione ordinaria, non «incentivata». Per questo, accanto ai 2,2 miliardi di gettito della nuova misura, la Ragioneria indica anche un minor incasso di 2,1 miliardi dalla riscossione ordinaria.

 

Nel 2019 verrebbe pregiudicato anche il gettito della rottamazione bis, appena partita: questa doveva portare 2 miliardi tra qui e il 2020, ma una gran parte di chi vi ha aderito, si tratta di circa un milione di contribuenti, troverà più conveniente aderire al nuovo provvedimento (pagando in 5 anni invece che in 2). Così nel 2019 per la rottamazione bis si prevede un minor incasso di 130 milioni di euro, che porta il totale del gettito proveniente dalle sanatorie fiscali del 2019 a -90 milioni di euro.

 

equitalia numeretti

Le cose tuttavia sono destinate a cambiare già dal 2020, quando comincia a giocare a favore anche il ricalcolo delle rate della vecchia rottamazione. Nel 2020 l' effetto delle nuove misure diventa positivo con un gettito aggiuntivo di 1,2 miliardi, che diventano 1,6 nel 2021, 3,6 nel 2022 e 2023. Per un totale di 10 miliardi, uno meno del gettito della nuova rottamazione, eroso dalla concorrenza dei vecchi strumenti In attesa del testo dei provvedimenti, che arriverà in Parlamento non prima del 20 ottobre, continuano a circolare indiscrezioni sulle altre misure della manovra.

SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA

 

Con la revisione della legge Fornero sulle pensioni e l' introduzione di quota 100 (con un minimo di 62 anni di età e 38 anni di contributi previdenziali) potrebbe tornare anche il vecchio divieto di cumulo tra l' assegno previdenziale e i redditi dal lavoro. Chi andrebbe in pensione grazie alla nuova quota 100 prima dei 67 anni canonici, dovrebbe dunque rinunciare a integrare l' assegno con un lavoro. Il divieto di cumulo potrebbe però essere temporaneo, fino al raggiungimento dei normali requisiti per il pensionamento.

conte di maio salvinisalvini di maioSALVINI DI MAIO

 

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