salvini meloni

MELONI NON MATURI - SALVINI VUOLE CHE “FRATELLI D’ITALIA” SOSTENGA IL GOVERNO PER PUNTELLARE LA MAGGIORANZA AL SENATO (UN MARGINE DI SOLI 7 VOTI) - BERLUSCONI ANDRA’ ALL’OPPOSIZIONE: SI E’ PENTITO PER AVER DATO IL VIA LIBERA ALLA LEGA - MULE’: “ATTENDIAMO DI CONOSCERE QUALE È LA DIFFERENZA TRA IL PROFESSOR MONTI E IL PROFESSOR CONTE”

Paola Di Caro per il Corriere della Sera

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA

Giorgia Meloni riunirà oggi i vertici del suo partito per decidere il da farsi, Silvio Berlusconi ha già scelto la linea dell' opposizione. A un passo dalla nascita del governo M5S-Lega, il centrodestra appare frantumato, diviso non solo nelle posizioni ma nelle prospettive, nelle parole, nei rapporti umani.

 

Allo stato nulla fa pensare che possa esserci, se non un appoggio, almeno un atteggiamento benevolo dei due alleati verso Matteo Salvini, che ieri ha voluto incontrare la leader di FdI per farle sapere - raccontano - che gradirebbe un suo appoggio, ma anche per confermarle che c' è «un veto» di Di Maio su di lei e che di ingresso nell' esecutivo non si può davvero parlare. «Si è voluto lavare la coscienza, viste le critiche che gli arrivano dalla base della Lega per non averci coinvolto...», commentano nel partito.

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE

Oggi si discuterà, ma l' esito più probabile è che FdI voterà no perché, come ripete Meloni, di centrodestra in questo governo c' è davvero «pochissimo», è un esecutivo a trazione Cinquestelle e Salvini ha diviso la coalizione per arrivare a un premier tecnico. Proprio sul profilo del premier indicato si concentrano al momento le critiche maggiori di FI, che pure dovrà riunire nei prossimi giorni l' ufficio di presidenza per prendere una posizione ufficiale. Dopo gli sfoghi delle ultime ore, ieri dal quartier generale azzurro si è scelta una linea ufficiale più cauta e attendista.

 

salvini meloni

Ma che Silvio Berlusconi sia deluso e preoccupato è noto, le sue parole sono state chiare, in pubblico e in privato: c' è il pentimento per aver dato il via libera a Salvini. Oggi però l' obiettivo è soprattutto il profilo del premier indicato: «Un rispettabile tecnico, che sarà esecutore di un programma scritto da altri», dice Anna Maria Bernini.

 

«Attendiamo di conoscere quale è la differenza tra il professor Monti e il professor Conte», dice Giorgio Mulè. «Gli elettori gialloverdi lo hanno mai visto in faccia?», si chiede Mariastella Gelmini. «Dopo anni di attacchi ai governi non eletti, si presentano con un tecnico, peraltro senza alcuna esperienza politica», allarga le braccia Berlusconi.

 

luigi di maio berlusconi salvini meloni

Che con i suoi ragiona su una «nuova maggioranza» ormai nata tra Lega e M5S, sul cambiamento di scenario politico che si concretizzerà se il governo andrà avanti, se «reggerà». Con tutti i rischi per il sistema Italia perché «i mercati, l' Europa, gli ambienti internazionali» sono seriamente preoccupati e questo è un «grandissimo rischio» per il Paese, anche se le proteste dall' estero potrebbero perfino «rafforzarli: il nemico esterno è un grande collante...».

 

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