tajani weber berlusconi salvini ppe

QUI SI FA IL PPE E SALVINI DOV'E'? - AL SUMMIT ROMANO DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO, BERLUSCONI FA CAPIRE ALLA LEGA CHE NON CI SONO ALTERNATIVE: O L'EUROPA O L'IRRILEVANZA - IL TEDESCO WEBER HA PROPOSTO IL SUPERAMENTO DEL "MECCANISMO DELL'UNANIMITÀ", ALMENO IN POLITICA ESTERA E SUI MIGRANTI, CHE "NON POSSONO ESSERE SOLO UN PROBLEMA DI CINQUE STATI DEL SUD EUROPEO" 

silvio berlusconi

BERLUSCONI, USA NON BASTANO, SERVE UE MILITARMENTE UNITA

(ANSA) La crisi afghana "ha confermato due aspetti: "il primo è che gli Usa restano nostri alleati ma non sono più in grado da soli di essere garanti dell'ordine demo del mondo; il secondo è che l'Europa fino a quando non avrà un'unica politica estera, supportata da uno strumento militare europeo forte, unito e credibile non sarà in grado di svolgere nessun ruolo autonomo". Lo dice Silvio Berlusconi intervenendo, in un videomessaggio, al summit del gruppo del Ppe.

 

silvio berlusconi

PPE: BERLUSCONI, CASA NATURALE PER CHI COME ME CREDE IN UE

(ANSA) "Per chi come me ha sempre creduto nel sogno europeo, il Ppe è la casa politica naturale. Il Ppe si identifica con l'idea stessa dell'Europa. I valori su cui si fonda il processo di integrazione dell'Europa sono i nostri valori".

 

Lo dice Silvio Berlusconi intervenendo, in un videomessaggio, al summit del gruppo del Ppe. "Chi ha conosciuto i drammi del '900 non fa fatica a capire quale portata rivoluzionaria ebbe l'immaginare di mettere insieme popoli e nazioni che si erano combattuti fino a poco tempo prima", sottolinea il presidente di Fi.

 

SILVIO BERLUSCONI FORZA ITALIA 9

UE: BERLUSCONI, NOSTRA IDEA FUTURO BASATA SU VALORI CRISTIANI

(ANSA) "Noi siamo gli eredi dell'Europa cristiana, l'Europa delle grandi cattedrali e dei grandi luoghi di spiritualità: Notre-Dame a Parigi, il Duomo di Colonia, la cattedrale di Wawel a Cracovia, Santiago di Compostela in Spagna, il nostro bellissimo Duomo di Milano. Il cristianesimo è stato, anche nelle sue espressioni culturali e artistiche, il primo fattore di unità del nostro continente. Ho voluto ricordare tutto questo non certo per rivolgere lo sguardo al passato, ma perché è su questi principi che si fonda la nostra grande idea di futuro per l'Europa". Lo dice Silvio Berlusconi intervenendo, in un videomessaggio, al summit del gruppo del Ppe.

 

silvio berlusconi

BERLUSCONI, UE NECESSITÀ, OGNI OSSERVATORE RESPONSABILE LO SA

(ANSA) "Noi siamo gli eredi dell'Europa cristiana delle grandi cattedrali in Europa. L'Europa oggi è una necessità. Qualunque osservatore responsabile se ne rende conto. Solo se saremo uniti avremo modo di difendere i nostri valori e la nostra identità".

 

Lo dice Silvio Berlusconi intervenendo, in un videomessaggio, al summit del gruppo del Ppe. "Considero essenziale la riflessione sui valori cristiani che concluderà questi lavori", aggiunge il presidente di Fi.

 

1 - IL SUMMIT DEL PPE A ROMA «ORA BASTA CON L'UNANIMITÀ»

Marco Galluzzo per il "Corriere della Sera"

 

manfred weber

Sono almeno tre i messaggi che emergono dal primo giorno della riunione dei vertici del Partito popolare europeo a Roma. I rapporti con gli Stati Uniti, dai quali ci saremmo aspettati «più collaborazione, più informazione e più coinvolgimento», dice il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, e non solo sul dossier Afghanistan.

 

I rapporti fra gli Stati stessi della Ue, che ormai devono fare una riflessione per «superare il meccanismo dell'unanimità», almeno in politica estera, difesa e immigrazione, secondo Manfred Weber, capogruppo in Parlamento e probabile futuro presidente del partito.

 

silvio berlusconi con antonio tajani

E infine una frenata sulle possibili modifiche al patto di Stabilità, necessità invece rilanciata dal commissario all'Economia Paolo Gentiloni. All'hotel Westin, dove oggi è atteso un videomessaggio di Silvio Berlusconi, ci sono anche i vertici italiani del Ppe a cominciare da Antonio Tajani, che partecipa ai dibattiti della prima sessione di lavori.

 

margaritis schinas

Una riflessione a tutto campo sul futuro della Ue, approfondimenti specifici su politiche agricole e dell'immigrazione. E su quest'ultimo tema il dibattito è molto franco: Schinas dice che i tempi possono essere maturi per un accordo il prossimo anno, «dopo le elezioni francesi», mentre fa capolino anche il tema di una «sovranità europea» riveduta e corretta, tema rilanciato anche dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, e ripreso anche da Weber e Schinas.

 

manfred weber

Un po' per tutti la Ue non può guardare al futuro con tranquillità se non si darà regole diverse, proprio su temi strategici come immigrazione, dimensione esterna e difesa comune: occorre un concetto di sovranità che non può più convivere con l'unanimità che spesso ha bloccato o ritardato l'efficacia delle principali politiche di Bruxelles.

 

antonio tajani e manfred weber

Weber lo dice in modo molto esplicito, almeno sulla politica estera, «l'Europa deve arrivare ad un nuovo livello di cooperazione: dobbiamo abolire il meccanismo di decisione all'unanimità».

 

 

SILVIO BERLUSCONI E MANFRED WEBER

Un riflessione che coinvolge anche le relazioni fra Bruxelles e Washington: «Ovviamente c'è interesse ad avere una relazione transatlantica basata su uno spirito di cooperazione, comprensione e lavoro insieme e ovviamente questo solleva la questione della difesa dell'Ue e dell'autonomia strategica, e capire che gli europei non devono più stare sotto un ombrello che tiene qualcun altro ma devono avere il proprio ombrello», aggiunge Schinas.

il tedesco manfred weber

 

 

Che come Weber, anche sui migranti, pensa che il principio dell'unanimità «ci porta continuamente ad un fallimento, almeno se non viene superato, e oggi il problema non è più finanziario, non è dei progetti o dei mezzi, ma è che non abbiamo una politica dell'immigrazione perché tutti pensano che sia un problema dell'altro e non proprio, ma i confini della Ue sono di tutti, non possono essere solo un problema di cinque Stati del Sud europeo».

 

2 - BERLUSCONI PARLA AL PPE E FORZA ITALIA SPINGE PER L'INGRESSO DELLA LEGA

Pier Francesco Borgia per "il Giornale"

 

manfred weber

Oggi il video-intervento al vertice di Roma: «La Ue sia salda». Tajani, allarme sulla Cina

L a stretta economica, l'emergenza sanitaria e, adesso, la crisi internazionale seguita alla caduta di Kabul nelle mani dei talebani dimostrano la necessità di un'Unione Europa più coesa e capace di parlare con una sola voce.

 

È quanto emerge dal primo dei tre giorni del vertice del Partito popolare europeo ospitato a Roma, dove la prima formazione politica al Parlamento europeo si è riunita per discutere di agricoltura, migrazione, lavoro e futuro dell'Europa.

 

Ppe all’Europarlamento

Vertice che vede la partecipazione del gotha del partito guidato da Manfred Weber (presidente) e Antonio Tajani. In videoconferenza ieri è intervenuta anche Ursula von der Leyen, mentre è atteso per questa mattina - sempre in videoconferenza - l'intervento di Silvio Berlusconi. È da marzo che non compare in video il leader di Forza Italia che si dice onorato della scelta della sede italiana per il vertice. Berlusconi parlerà solo di politica internazionale ricordando tra l'altro la necessità di un'Unione europea più salda e di un esercito comune.

 

SALVINI BERLUSCONI OSHO

L'acuirsi della crisi internazionale mostra chiaramente che l'Europa rischia di rimanere tagliata fuori. Cina e Russia si sono già offerti come interlocutori privilegiati del nuovo Afghanistan, mentre il nuovo patto militare per il Pacifico (Australia, Inghilterra e Stati Uniti) taglia fuori la stessa Europa anche dal punto di vista delle commesse militari. Ed è la stessa von der Leyen da New York a chiedere spiegazioni sul ritiro delle commesse australiane alla Francia.

 

Weber e Tajani, ieri con una lettera aperta al Corriere della Sera, hanno insistito sulla necessità di un new deal più solidale che aiuti il continente a costruire nuovi posti di lavoro e a dotarsi di una rinnovata competitività.

 

matteo salvini silvio berlusconi

«Con la decisione di sospendere il patto di stabilità e poi con Next Generation EU gli Stati hanno indicato la strada per fronteggiare le difficoltà dell'economia» ribadisce Tajani nel corso del vertice romano.

 

«Prima che l'economia torni alla normalità - gli fa eco Manfred Weber -, credo che non dobbiamo considerare di cambiare alcuna regola perché quelle attuali vanno bene. Abbiamo visto che possono essere applicate anche in tempo di crisi. Dobbiamo tornare alla normalità, poi possiamo valutare cosa fare in futuro». La nascita dell'Hera, l'autorità che a livello europeo gestirà la ricerca medica e le future emergenze sanitarie sulla scorta dell'esperienza accumulata con la lotta al Covid, mostra anche una nuova frontiera dell'azione comunitaria.

 

berlusconi salvini

«L'obiettivo di un'Unione europea della salute e la nascita dell'Hera - commenta l'europarlamentare azzurra Luisa Regimenti - insieme con l'auspicabile produzione di un vaccino europeo, possono avere un valore assoluto anche in termini economici, attraverso la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro. Se si vogliono combattere il Covid, il cancro, la Sla, e altre gravissime malattie occorre approntare medici, personale sanitario, ricercatori, dispositivi, strutture e mezzi. Perché per prevenire nuove crisi pandemiche bisogna dotarsi di un corpo sanitario europeo in grado di intervenire tempestivamente».

 

SALVINI BERLUSCONI

Il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas affronta poi il tema dei migranti e ricorda che servono regole eque sulla gestione di questa emergenza. Sulla stessa linea il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè che auspica la definizione di un unico confine europeo che comporti per i singoli Paesi una condivisione delle responsabilità. Mulè poi si appella alla Lega di Salvini. «I tempi sono maturi - dice - perché il Carroccio abbandoni i sentimenti nazionalistici per condividere con Forza Italia i valori europeisti del Ppe».

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – OH, NO: VUOI VEDERE CHE ABBIAMO DI NUOVO SOPRAVVALUTATO TAJANI? PENSAVAMO CHE IL SUSSULTO SULLO IUS SCHOLAE FOSSE LO SLANCIO DI UN LEADER, PER QUANTO AL SEMOLINO, PRONTO A METTERCI LA FACCIA PER UNA BATTAGLIA DEL SUO PARTITO. E INVECE NO: NEI PALAZZI ROMANI SI MORMORA CHE DIETRO LE SUE DICHIARAZIONI (OSTILI ALLA LEGA) CI FOSSE LA ZAMPETTA DI GIORGIA MELONI, IMPEGNATA A SEMINARE ZIZZANIA NELLA LEGA DI SALVINI, ORMAI VANNACCIZZATA, CHE VEDE LO IUS SCHOLAE COME LA KRYPTONITE – UN "PIZZINO" PER GLI SCOMODI ALLEATI DEL CARROCCIO: NON TIRATE TROPPO LA CORDA - E IL "MAGO OTELMA" DI FROSINONE, TRAVESTITO DA MINISTRO, HA LANCIATO IL SASSO E POI NASCOSTO LA MANO...

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...