TERREMOTO CONTINUO - 1335 SEGNALAZIONI DI DANNI AI BENI CULTURALI, PER UN TOTALE DI CIRCA 1 MLD € - FIN DALLA PRIMA SCOSSA, DECINE DI DIRIGENTI E TECNICI DEL MINISTERO STANNO LAVORANDO PRATICAMENTE SENZA SOSTA PER SALVARE IL SALVABILE, SENZA PER ORA VEDERE L’OMBRA DI UN QUATTRINO, ANZI ANTICIPANDO DI TASCA LORO LE SPESE NECESSARIE - IL GOVERNO HA BLOCCATO TUTTI I FONDI DEL MINISTERO…

Paolo Conti per "Corriere della Sera"

Cifre dettagliate ancora non esistono, ma al ministero per i Beni e le attività culturali il terremoto emiliano si sta lentamente traducendo in euro. E sono in tanti a scommettere che, tra qualche settimana, il costo dei danni legati al patrimonio culturale sarà prossimo al miliardo di euro, calcolando interventi di restauro, ricostruzione, o consolidamento a seconda dell'entità del crollo. Pochi giorni l'Unità di crisi e la direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna, affidate entrambe a Carla Di Francesco, ha inviato una memoria informativa alla commissione Cultura della Camera dei Deputati.

L'analisi è dettagliata, la relazione porta la data del 21 maggio: sono lontani i tempi in cui la burocrazia culturale si muoveva come un elefante. Eccole, le cifre: 1335 segnalazioni di danni a beni culturali, 332 sopralluoghi già effettuati in complessi di vario tipo.

Tra le segnalazioni, 239 riguardano complessi storico-artistici di proprietà pubblica, 382 complessi di proprietà ecclesiastica (in questa cifra rientrano 147 campanili segnalati come pericolanti in un incontro operativo tra direzione regionale dei Beni culturali e Conferenza Episcopale), 90 complessi di proprietà privata, 25 archivi pubblici, 807 beni mobili (opere d'arte) recuperati e messi in sicurezza, soprattutto al palazzo Ducale di Sassuolo ma anche in molti depositi sicuri di proprietà ecclesiastica. Attenzione, chiarisce la relazione: l'espressione ufficiale «complesso architettonico» indica appunto più edifici separati e autonomi tra loro (nel caso ecclesiastico chiesa/canonica/campanile/convento, nel caso privato villa/cappella/edificio padronale). Dunque i numeri indicano sinteticamente una realtà assai più ampia.

Una situazione gravissima, e bastano i numeri a dimostrarlo. Ma nella relazione appare, nero su bianco, il forte disagio del personale utilizzato nell'opera di ispezione, catalogazione e schedatura affidata a 31 architetti, 20 storici dell'arte, 4 archeologi, 9 assistenti tecnici, 2 fotografi, in organico agli uffici emiliano-romagnoli dei Beni Culturali. Un lavoro straordinario, e non solo nell'accezione burocratica della parola. Ma per ora del tutto gratuito, affidato quasi a una forma di volontariato in attesa che il governo si decida a permettere al ministero di utilizzare non fondi straordinari ma quelli già a disposizione autorizzando semplicemente una rimodulazione di spesa.

Si legge così nella relazione affidata alla commissione Cultura della Camera: «Non si può non segnalare che dal 20 maggio, giorno della prima scossa, dirigenti e tecnici del ministero sono accorsi per esaminare, capire, constatare, far fronte alle emergenze. Ma a tutt'oggi, impegnandosi anche di sabato e domenica, non hanno alcuna certezza di pagamento di missioni e straordinari. Lavorano anticipando le somme necessarie. Il confronto con il personale della Protezione civile è palesemente punitivo per quello di un settore, i Beni culturali, evidentemente considerato accessorio o inutile». In sostanza storici dell'arte, tecnici, archeologici raggiungono il luogo da ispezionare con la propria auto (la burocrazia ministeriale imporrebbe l'uso dei mezzi pubblici, impensabile in questo caso) pagando di tasca propria la benzina.

Lavorano per intere giornate fino a sera, inclusi sabato e domenica. Ma al momento non ci sono fondi nemmeno per compensare professionisti che stanno tentando di salvare una parte importante del nostro patrimonio culturale. E cioè della nostra identità nazionale. Al ministero dei Beni culturali hanno visto sparire improvvisamente, nel decreto legge 74 del 6 giugno scorso e dedicato proprio ai primi interventi sul terremoto, la possibilità di convogliare energie economiche già esistenti e a disposizione su questo capitolo di spesa.

Altro appunto nella relazione: «Le strutture del ministero non dispongono di dotazione economica per prima sicurezza (a parte quelli già impegnati, equivalenti a 500 mila euro) né vedono prospettive per gli ulteriori interventi di ricostruzione. Il decreto legge 74 assegna alla Regione tutti i fondi: e l'accordo ministero-Regione è ancora da studiare. Non è chiaro se si potrà procedere condividendo piani, priorità, progetti né come saranno erogati i fondi per i Beni culturali...»

Il pericolo è quello di sempre: che il patrimonio storico-artistico resti il fanalino di cosa. Persino nell'elenco di priorità legato al terremoto emiliano, che ha invece colpito al cuore i simboli architettonici di intere collettività.

 

lorenzo ornaghi TENDOPOLI IN EMILIA PER GLI SFOLLATI DEL TERREMOTO TERREMOTO EMILIA TORRE DI NOVI TERREMOTO EMILIA CROLLATA LA TORRE DI NOVI TERREMOTO CROLLI A MIRANDOLA jpegLinterno del Duomo di Mirandola CASTELLO DI SAN FELICE MODENA FOTO ANSA squarcio nel municipio di sant agostino SANTAGOSTINO FERRARA FOTO ANSA VIVERE NELLE TENDE IN EMILIA DOPO IL TERREMOTO

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...