pisapia renzi sala majorino

IL VERO MIRACOLO DI MARINO? HA FATTO DIVENTARE PISAPIA UN MAESTRO – IL SINDACO DI MILANO RACCONTA CHE HA CONVINTO IL PREMIER CAZZONE A FARE LE PRIMARIE (A MILANO) – “CARTA DI CREDITO DEL COMUNE? IO A MILANO NON L’HO MAI VOLUTA”

FRANCESCA COLOMBO GIULIANO PISAPIA CINZIA SASSO FRANCESCO MICHELI INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO FRANCESCA COLOMBO GIULIANO PISAPIA CINZIA SASSO FRANCESCO MICHELI INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO

Oriana Liso per “la Repubblica

 

«A Milano le primarie sono indispensabili. Ma con un obiettivo: trovare il candidato che vinca le elezioni e sappia governare la città. Che non sarà la Capitale, ma è di sicuro la locomotiva del Paese, la città più internazionale, che ha saputo interpretare e valorizzare la grande sfida di Expo. Lo sta facendo con una amministrazione che dimostra che c’è un centrosinistra ampio, aperto e capace di governare bene, non solo di fare opposizione».

 

Giuliano Pisapia, qualche giorno fa, ha incontrato il premier Matteo Renzi. Incontro riservato, tra la riforma del Senato e il caos Roma, per chiarire le posizioni sul futuro di Milano.

giuseppe sala giuseppe sala

 

Sindaco Pisapia, esiste ancora una diversità milanese? Milano è meglio di Roma? 

 

«Questo non lo dico io... Ma Milano è davvero diversa, in questi anni abbiamo dimostrato di poter collaborare con tanti mondi, generando profitto per la città, senza che nessuno potesse comandare sull’amministrazione. È una lezione anche per la sinistra».

 

PISAPIA RENZI 1PISAPIA RENZI 1

A Roma Ignazio Marino si è dimesso dopo le polemiche sulla carta di credito del Comune. Una settimana fa lei aveva raccontato: “Sono andato in missione ad Assisi e ho pagato la cena con la mia carta...».

 

«Io la carta di credito del Comune non l’ho mai voluta: spesso ci sono situazioni che possono portare a piccoli errori e, come sindaci, si viene attaccati per tutto. Ma è anche una questione di sobrietà: io e gli assessori ci muoviamo a piedi, in bici, in tram, senza scorta. Segnale importante per i cittadini».

 

Il Pd le chiede un impegno maggiore per la scelta del candidato sindaco. Lei rivendica: no agli accordi sottobanco e ai candidati calati dall’alto. Serviva un confronto diretto, con Renzi?

 

turandot renzi e pisapiaturandot renzi e pisapia

«Serviva, prima di tutto, chiarire un punto: quasi quotidianamente vengo indicato da voci varie come renziano o, al contrario, come antirenziano. Siccome non è vera nessuna delle due definizioni, e non avendo prospettive politiche sul mio futuro di cui discutere con lui, dovevamo parlarci direttamente per rafforzare il rapporto di fiducia e di rispetto reciproco».

 

Avete parlato di primarie?

 

«Abbiamo parlato del post Expo e di politica: visto che leggevo che lui è contrario alle primarie, gli ho fatto presente che per me a Milano sono necessarie per decidere il candidato sindaco, ma anche come momento di comunicazione di quello che abbiamo fatto, che deve essere la base su cui costruire i prossimi cinque anni. Quando parlavo di candidati calati dall’alto mi riferivo al passato: ora non vedo questo rischio».

 

michelle obama con agnese renzi maurizio martina emma bonino giuseppe sala a milano michelle obama con agnese renzi maurizio martina emma bonino giuseppe sala a milano

Ha convinto il premier?

 

«Posso assicurare che le primarie si faranno, c’è un comitato di garanti e anche una data, il 7 febbraio. È evidente che, nel momento in cui non c’è una condivisione totale su un nome, serve il confronto. E su Milano non devono esserci timori, perché non è mai accaduto quello che abbiamo visto altrove, candidati ineleggibili e irregolarità».

 

Giuseppe Sala ad expo Giuseppe Sala ad expo

Quindi esclude la possibilità di una candidatura del commissario Expo Giuseppe Sala, indicato come il preferito del premier?

 

«Chiunque si riconosca nella carta dei valori della coalizione di centrosinistra - allargata alle forze civiche - può partecipare alle primarie. Troverei assurdo che non potesse candidarsi chi da anni lavora con la nostra amministrazione. Si partecipa, poi vinca il migliore».

 

emanuele fiano emanuele fiano

Anche la vicesindaco Francesca Balzani può essere un buon candidato?

 

«Come si può pensare che la vicesindaco non rientri nel perimetro delle possibili scelte? Questo, però, lo decideranno i cittadini, io lavoro per portare avanti il progetto a cui ho dedicato tutto me stesso. Abbiamo già almeno due ottimi candidati, Emanuele Fiano e Pierfrancesco Majorino. Sceglieranno i milanesi: io devo evitare polemiche ed errori».

pierfrancesco majorinopierfrancesco majorino

 

Civati dice che non esiste più un modello Milano e Rifondazione non parteciperà alle primarie...

 

«Mi dispiace per la scelta di Rifondazione, su cui vedo già qualche riflessione critica. Civati aveva a Milano moltissimi consiglieri comunali sulle sue posizioni, ma sono rimasti nel Pd. Quando si esce da un partito decidendo che quello diventa il peggior nemico, non si costruisce niente. Restare all’opposizione è sempre più facile che governare».

 

FRANCESCA BALZANIFRANCESCA BALZANI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...