taglio parlamentari

ZAC! LA CAMERA DEI DEPUTATI HA DATO IL VIA LIBERA DEFINITIVO AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI CON 553 SÌ, 14 NO E 2 ASTENUTI - VOTANO L'AUTOMUTILAZIONE TUTTI: ANCHE IL CENTRODESTRA - È LA VERA ASSICURAZIONE SULLA VITA DEL GOVERNO GIALLO-ROSÉ: CON 345 POSTI IN MENO, LE POSSIBILITÀ DI ESSERE RIELETTI SONO PIÙ SCARSE...

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

luigi di maio giuseppe conte

Ok definitivo dell’Aula della Camera al taglio dei parlamentari. Il disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti. Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti.

LUIGI DI MAIO POLTRONA BY LUGHINO VISCORTO

 

A favore voterà la maggioranza che sostiene il governo Conte 2: naturalmente i 5 stelle, che sono stati i principali promotori del disegno di legge, anche se si registra un dissidente: il deputato Andrea Colletti ha dichiarato che, dando voce ai dubbi di altri colleghi, voterà contro; quindi Pd, Leu e Italia viva. Al momento dell’annuncio del sì dei democratici, che nelle scorse tre letture si sono invece schierati contro, sono iniziate polemiche e contestazioni provenienti dai banchi del Carroccio e di Fratelli d’Italia.

 

Il renziano Roberto Giachetti ha annunciato il suo sì, ma ha anche detto che da domani raccoglierà le firme per un referendum e per chiedere di bocciare la riforma. Nonostante le contestazioni, anche il centrodestra ha detto che voterà a favore. Tra chi ha annunciato che voterà contro: Vittorio Sgarbi del Misto che ha accusato i 5 stelle di “stuprare il Parlamento”, l’ex M5s Nello Vitiello e la sua componente nel Misto 10volteMeglio, il socialista Riccardo Nencini e Maurizio Lupi. Si asterranno invece Bruno Tabacci e Mario Borghese.

 

il governo conte bis 2

La Lega annuncia il sì. Il capogruppo Romeo: “Voto favorevole senza se e senza ma”

Il Carroccio, che nelle ultime tre letture aveva sostenuto il provvedimento, ha annunciato che voterà contro. La riserva è stata sciolta in tarda mattinata, anche se già ieri Matteo Salvini aveva lasciato intendere che non avrebbero fatto mancare i voti. A parlare chiaramente oggi è stato il capogruppo leghista alla Camera Massimiliano Romeo: “Il nostro è un voto favorevole senza se e senza ma. Il governo però deve dimostrare di avere i numeri”.

VITTORIO SGARBI E LUIGI DI MAIO

 

M5s sul Blog delle Stelle: “E’ un momento storico per il nostro Paese”

Per i grillini oggi è un giorno decisivo perché viene affrontato uno dei cavalli di battaglia storici: “Ci siamo, tra poco la nostra legge di riforma costituzionale passerà alla Camera per l’ultima votazione”, si legge sul Blog delle Stelle. “E’ un momento storico per il nostro Paese: presto avremo 345 parlamentari in meno e milioni di euro da investire in servizi per i cittadini. Questo governo è nato principalmente per realizzare subito due obiettivi: ridurre il numero di senatori e deputati ed evitare l’aumento dell’Iva che sarebbe costato 600 euro all’anno per ciascuna famiglia.

 

roberto giachetti

Con l’ok definitivo di Montecitorio potremo dire di aver mantenuto il primo di questi impegni presi con gli italiani, mentre il secondo verrà realizzato con la legge di bilancio”. In Aula è intervenuta la deputata 5 stelle Anna Macina: “Non è cosa di poco conto i risparmi che porterà il taglio dei parlamentari, ma sostanzialmente questa è si una battaglia di M5s, ma non è mai stata una bandierina o una merce di scambio. Il Movimento non è in vendita, come non lo è la costituzione. Questa riforma non nasce sotto l’ombrellone non è un ricatto”. Lo spirito riformatore” di M5s questa volta ha portato al successo su una riforma per un motivo,”perché c’è un Movimento che ha portato qui dentro quelli che sono fuori”.

luigi di maio

 

Il deputato M5s Andrea Colletti vota contro: “Ci sono anche altri colleghi che hanno dubbi”

Come annunciato, il deputato 5 stelle Andrea Colletti ha deciso di esporsi in dissenso rispetto al gruppo e non voterà a favore del provvedimento. “Ci sono altri colleghi nel mio gruppo che hanno dubbi, e mi faccio latore anche dei loro dubbi”, ha detto. Colletti si è domandato se non fosse meglio puntare ad altre riforme, per esempio al superamento del bicameralismo perfetto o al monocameralismo. “Avrebbe portato a risparmi molto superiori” e a una maggiore efficiente.

 

“E poi è più efficiente un Senato di 200? Come faranno a svolgere ruolo di controllo? Saranno più esposti alle lobbies. Questo dibattito sarebbe dovuto essere fatto, ma non è stato possibile farlo”. Quanto ai “correttivi” su cui si è accordata la maggioranza “andavano inseriti nella riforma, perché stiamo parlando della Costituzione, non di un Regolamento di Condominio”.

 

di maio

Pd ora vota a favore: “Votiamo a favore perché abbiamo ottenuto delle garanzie”. Proteste dai banchi del centrodestra

“Noi pensiamo che il Parlamento sia la casa della democrazia e pensiamo che chi è qui oggi rappresenti a pieno titolo i cittadini, e la nostra idea non è cambiata, il nostro no precedente, era convinto, a difesa di queste cose. Ora diciamo convintamente sì” al taglio dei parlamentari “perché abbiamo ottenuto quelle garanzie”. Così Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, parlando in Aula, durante le dichiarazioni, in vista del voto sul taglio dei parlamentari.

 

“Garanzie arrivate attraverso un lavoro serio che ha trovato una sintesi efficace, che dice che le storture che ci portavano a dire no verranno corrette immediatamente, a ottobre verranno inserite le nostre proposte. Abbiamo chiesto una revisione del sistema elettorale – dice il dem – accordo prevede di dare più centralità al ruolo del parlamento, c’è stato un reale cambio di passo, avremmo voluto anche una revisione del bicameralismo perfetto, ma questa è una discussione che possiamo fare nei prossimi mesi”.

anna ascani roberto giachetti

 

I renziani di Italia viva a favore. Ma Giachetti: “Ora raccogliamo le firme per il referendum”

Anche i renziani, nonostante la scissione dal Pd, hanno annunciato che sosterranno la maggioranza. Anche se il deputato Roberto Giachetti ha chiesto che si raccolgano le firme per il referendum e perché si chieda ai cittadini cosa ne pensano. “Non c’è dubbio alcuno che il nostro sistema vada riformato, lo si dice da decenni e lo si è tentato di fare, e più andiamo avanti e più il ritardo è colpevole. E’ il taglio dei parlamentari la risposta? E’ evidente che non lo è. Lo sappiamo tutti che la risposta sarebbe il superamento del bicameralismo”.

 

bruno tabacci

Tabacci: “Non posso che astenermi”. Il Maie vota a favore, ma si astiene Mario Borghese

maurizio lupi

“Dopo tre voti contrari”, ha dichiarato il deputato Bruno Tabacci del gruppo Misto, “non posso che astenermi, perché questa norma entra in un accordo di governo che ho appoggiato. Si va verso un sinedrio sempre più ristretto, altro che casta. E’ come se per perdere peso noi vorremmo amputare un arto”, spiega ancora: sottolineando che “si prospetta un risparmio simbolico e maggiore efficienza dei parlamentari, come se meno parlamentari possono fare meno danni”. Il Maie invece ha annunciato che voterà sì con Andrea Cecconi e Antonio Tasso, mentre Mario Borghese non parteciperà al voto.

Nencini (Psi): “La democrazia costa più delle dittature. Una buona ragione per votare no”. Contrario anche Maurizio Lupi

 

riccardo nencini

Il socialista Nencini ha annunciato che voterà contro la riforma. “La democrazia costa più delle dittature”, ha scritto su Facebook il presidente del Psi. “Se al taglio dei parlamentari non si collega una riforma delle funzioni delle due Camere e una legge elettorale proporzionale, saltano i cardini della rappresentanza dei cittadini in parlamento. Una buona ragione per votare no”. Contrario anche Maurizio Lupi: “Noi voteremo contro questa riforma costituzionale, non perché vogliamo difendere le poltrone. Voi volete il taglio perché non credete nella democrazia rappresentativa. Questa riforma come è stata costruita è fatta per conseguire la popolarità”.

 

L’ex M5s Vitiello: “Perché 400 e non 300 deputati? Per la propaganda siete pronti a tutto”. 10 volte meglio votare contro La componente del gruppo misto di “Dieci volte meglio” (ex M5s) dirà no al taglio dei parlamentari perché “manca di organicità”. Lo ha annunciato in AUla Nello Vitiello. “Perché 400 e non 300 deputati? Quale è la logica? Si vuole togliere rappresentanza ai cittadini”, ha affermato. Rivolgendosi poi al M5s ha dichiarato: “Per la propaganda siete disposti a tutto”.

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)