grillo raggi gualtieri

IL TERMOVALORIZZATORE A ROMA SPACCA IL GOVERNO - AL TERMINE DI UN CONSIGLIO DEI MINISTRI TESISSIMO, IL MOVIMENTO 5 STELLE HA DECISO DI ASTENERSI DAL VOTO SUL DL AIUTI E ENERGIA. UNA SCELTA DIETRO LA QUALE C'È LA NORMA (COMUNQUE VARATA DAL GOVERNO) CHE DÀ IL LÀ AL TERMOVALORIZZATORE APPENA ANNUNCIATO DAL SINDACO GUALTIERI PER LIBERARE LA CAPITALE DAL GIOGO DELLA SPAZZATURA – LO SCONTRO SUI POTERI SPECIALI A GUALTIERI

Luca Cifoni per “il Messaggero”

 

termovalorizzatore

Poteri speciali al sindaco di Roma per il piano rifiuti da attuare in vista del Giubileo del 2025, che comprende la realizzazione del termovalorizzatore.

 

Nell'articolo inserito dal governo nel decreto energia approvato ieri, spunta anche uno scudo di fronte alle possibili azioni di responsabilità da parte della Corte dei Conti: saranno possibili solo nei casi di dolo oppure di inerzia o omissione. Di fronte al no dei Cinque Stelle in consiglio dei ministri alla norma, Mario Draghi ha tirato dritto: «Troveremo una mediazione», ha detto in conferenza stampa.

 

GUALTIERI

Nel testo varato dal governo si attribuiscono al sindaco le competenze assegnate al commissario di governo, prima fra tutte quella di predisporre e adottare il piano di gestione dei rifiuti, regolamentando poi le varie attività compresa la raccolta differenziata. Toccherà a lui poi elaborare il piano per la bonifica delle aree inquinate. Specificamente viene poi attribuito il potere di approvare i progetti di nuovi impianti per la gestione di rifiuti, anche pericolosi, e di assicurare la loro realizzazione autorizzando le modifiche degli impianti esistenti, fatte salve le competenze statali attualmente in vigore. E sempre nei limiti della normativa statale il commissario autorizzerà l'esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero di rifiuti, anche pericolosi.

 

TERMOVALORIZZATORE

Su queste materie il sindaco Gualtieri potrà provvedere «a mezzo di ordinanza, sentita la regione Lazio, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale». Faranno eccezione solo le disposizioni antimafia, quelle del codice dei beni culturali e i vincoli «inderogabili» derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. É stata inserita all'ultimo momento, rispetto alle bozze che circolavano nei giorni scorsi, una specifica salvaguardia in caso di azione di responsabilità: un rischio che spesso limita l'azione degli amministratori. Relativamente alle azioni che derivano da questi nuovi poteri, l'azione di responsabilità sarà limitata «ai casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è da lui dolosamente voluta». Viene escluso quindi il caso di colpa grave. Ma il testo così formulato tende proprio a scoraggiare un eccesso di prudenza, in nome del timore della Corte dei Conti: è infatti previsto che la limitazione di responsabilità «non si applica per i danni cagionati da omissione o inerzia del soggetto agente».

 

2 - TORNANO I 5STELLE DEI NO E NELLA MAGGIORANZA SI APRE UNA NUOVA CREPA

GRILLO RAGGI

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

L'ultima crepa all'interno della maggioranza la aprono i rifiuti di Roma. Ieri infatti, al termine di un consiglio dei ministri piuttosto teso, il Movimento 5 stelle ha deciso di astenersi dal voto sul dl aiuti e energia. Una scelta forte dietro la quale c'è la norma - comunque varata dal governo - che dà il là al termovalorizzatore appena annunciato dal sindaco Roberto Gualtieri per «compiere una svolta storica» e liberare la Capitale dal giogo della spazzatura.

 

roberto gualtieri foto di bacco

IN SALITA Un progetto, già osteggiato dalla passata gestione capitolina, in verità contrastato fin da subito dai pentastellati. Lo strappo minacciato però, si è palesato appunto solo ieri. «E non a caso» riflettono alcuni deputati del Pd. I 5 Stelle infatti da un lato sono tornati sotto la diretta influenza di Beppe Grillo sui temi ambientali e dall'altro non possono lasciar crollare senza opporsi uno dei pilastri su cui Virginia Raggi ha costruito il suo consenso nel 2014.

 

E cioè l'assoluta priorità alla raccolta differenziata. Poco importa se questa soluzione non è affatto subalterna a quella del termovalorizzatore né, soprattutto, è mai davvero diventata efficiente, relegando la Capitale alla situazione disperata che tutti conoscono. La norma di ieri, fanno infatti sapere i vertici grillini, «contraddice la transizione ecologica e riporta indietro l'orologio».

 

«Noi siamo entrati al governo per accelerare la transizione non per tornare indietro - spiegano in una nota -. Riteniamo assolutamente irragionevole la posizione passata in Consiglio dei ministri su questo punto». Una convinzione che ha spinto Giuseppe Conte a concordare con i suoi ministri di non partecipare al voto, rinunciando a dire la propria nonostante, spiegano, fossero favorevoli all'altra porzione del testo, quella che assegna a Gualtieri - da commissario straordinario per il Giubileo - poteri straordinari e quella sulla tassazione degli extra-profitti o dei sostegni a famiglie e imprese. Tant' è che come estrema ratio, trapela, il Movimento avrebbe provato a far stralciare la norma contestata per inserirla in un altro decreto. «È sbagliato sporcare le nostre idee politiche con norme sugli inceneritori», ha motivato la posizione davanti alla maggioranza il capo delegazione pentastellato nel governo, il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli.

beppe grillo giuseppe conte

 

Un'opzione, quella dello stralcio, che però è stata subito scartata dal resto del cdm, nel dubbio - legittimo - che si trattasse solo dell'ennesimo tentativo di affondare il progetto. «Benché il Movimento 5 stelle sia affezionato ai cumuli di spazzatura per le strade, non possiamo permettere che le vie della Capitale d'Italia restino invase di immondizia. Serve un impianto il prima possibile» attacca la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.

 

TERMOVALORIZZATORE

Ironizza su Twitter invece il dem Filippo Sensi, alludendo alle motivazioni elettorali pentastellate: «La pazienza di Draghi, quella di Gualtieri, e del Pd. Giobbe ce spiccia casa». Più aggressivo invece Carlo Calenda di Azione: «Sull'energia, in mezzo a una guerra, questi inetti perdigiorno continuano a boicottare il paese senza mai offrire una soluzione. Cancellarli. Ma subito». E ancora: «Il Movimento 5 Stelle si conferma fuori dal mondo - incalza il leader leghista Matteo Salvini - . Il no al termovalorizzatore di Roma è una posizione contro l'ambiente, contro il progresso, contro le città pulite e contro i cittadini». Si dice «soddisfatto» Gualtieri, «Lavoreremo per dotare la Capitale degli impianti più moderni per chiudere il ciclo dei rifiuti». Sul come, resta qualche dubbio data l'opposizione grillina anche in Regione, dove la 5s Roberta Lombardi è assessore alla transizione ecologica della giunta Zingaretti. I canali di dialogo, però, garantiscono più fonti vicinissime al dossier, sono tutt' altro che chiusi. Anzi, Conte e il sindaco si sarebbero confrontati nel pomeriggio, concordando sul rifiuto di posizioni ideologiche.

DRAGHImario draghi 1 giuseppe conte beppe grillo TERMOVALORIZZATORE SANTA PALOMBA

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…