
DAZIAO MERAVIGLIAO! – TRUMP ANNUNCIA DAZI AL 50% PER IL BRASILE COME RITORSIONE PER IL PROCESSO ALL’EX PRESIDENTE BOLSONARO, SUO STORICO ALLEATO, E PER GLI INTERVENTI DELLA MAGISTRATURA BRASILIANA CONTRO I SOCIAL AMERICANI – LULA RISPONDE AL FUOCO: “SIAMO UN PAESE SOVRANO E RISPONDEREMO CON LA LEGGE DELLA RECIPROCITÀ. IL PROCESSO GIUDIZIARIO CONTRO CHI HA PIANIFICATO IL COLPO DI STATO È DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELLA GIUSTIZIA BRASILIANA E NON SOGGETTO A NESSUNA INGERENZA” - LA PARTITA GEOPOLITICA: RIO DE JANEIRO E' NEI BRICS, L'ALLEANZA GUIDATA DA CINA E RUSSIA...
TRUMP ANNUNCIA DAZI AL 50% PER IL BRASILE
(ANSA) - WASHINGTON, 09 LUG - Donald Trump ha postato su Truth la lettera inviata al Brasile, dove annuncia dazi dal primo agosto al 50%, minacciando di raddoppiarli in caso di ritorsioni.
TRUMP, DAZI AL 50% AL BRASILE PER PROCESSO A BOLSONARO
(ANSA) - WASHINGTON, 09 LUG - Donald Trump ha spiegato i dazi al 50% per il Brasile per come ha trattato l'ex presidente Jair Bolsonaro, "un leader altamente rispettato nel mondo durante il suo primo mandato", nonche' "in parte per gli insidiosi attacchi del Brasile alle libere elezioni e ai diritti americani fondamentali della liberta' di parola", citando "le centinaia di ordini segreti e illegali della corte suprema brasiliana sulle piattaforme social Usa". Il tycoon ha definito il caso Bolsonaro "una vergogna internazionale. Il (suo) processo non dovrebbe aver luogo. E' una caccia alle streghe che dovrebbe finire immediatamente!".
lula – vertice dei brics a rio de janeiro
Con questa mossa il presidente Usa conferma ancora una volta l'uso dei dazi anche come strumento per punire Paesi ritenuti non amici, interferendo peraltro negli affari interni di uno Stato sovrano: Bolsonaro e' in attesa di processo per vari reati legati al presunto colpo di stato in Brasile nel 2023.
IL BRASILE MINACCIA DAZI RECIPROCI CONTRO GLI USA
(ANSA) - BRASILIA, 09 LUG - Il Brasile è un "Paese sovrano" e risponderà ai dazi del 50% annunciati dal presidente statunitense Donald Trump con "la legge della reciprocità": lo scrive il presidente Luiz Inácio Lula da Silva sui suoi account social. "Il Brasile è un Paese sovrano, con istituzioni indipendenti, che non accetterà di essere tutelato da nessuno", si legge nel messaggio.
"Il processo giudiziario contro chi ha pianificato il colpo di Stato è di competenza esclusiva della Giustizia brasiliana e, pertanto, non soggetto a nessun tipo di ingerenza o minaccia che possa ledere l'indipendenza delle (nostre) istituzioni", prosegue Lula riferendosi al processo contro l'ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro. In Brasile, la libertà di espressione "non si confonde con aggressione o pratiche violente", aggiunge Lula, spiegando che per operare nel Paese "tutte le aziende nazionali e straniere sono soggette alla legislazione brasiliana".
lula con la moglie janja e xi jinping
Il presidente ha inoltre negato che nel "rapporto commerciale tra Brasile e Stati Uniti" ci sia un deficit Usa, come affermato da Trump. "Le statistiche dello stesso governo degli Stati Uniti dimostrano un (loro) surplus nel commercio di beni e servizi con il Brasile di 410 miliardi di dollari negli ultimi 15 anni", ha precisato.
Lula ha poi sottolineato che se Trump imporrà dal primo agosto dazi al 50% sui prodotti brasiliani "in modo unilaterale", Brasilia risponderà "alla luce della Legge brasiliana di Reciprocità Economica", in quanto "la sovranità, il rispetto e la difesa intransigente degli interessi del popolo brasiliano sono i valori che orientano le nostre relazioni con il mondo".
IL BRASILE 'RESTITUISCE' LA LETTERA DI TRUMP ALL'AMBASCIATA USA
(ANSA) - BRASILIA, 09 LUG - Il ministero degli Esteri brasiliano ha 'restituito' all'incaricato d'affari statunitense a Brasilia la lettera del presidente Donald Trump con l'annuncio sui dazi al 50% contro il Paese. L'incaricato d'affari dell'ambasciata degli Stati Uniti, Gabriel Escobar, è stato convocato oggi per la seconda volta in poche ore, per fornire chiarimenti sulla decisione di Trump.
Il ministero degli Esteri ha definito offensiva la lettera, sottolineando che essa contiene dichiarazioni false sul Brasile ed errori fattuali sui rapporti commerciali tra i due Paesi. Escobar era già andato al ministero poco prima per spiegare gli attacchi del presidente contro la magistratura brasiliana, accusata di persecuzione politica nei confronti dell'ex presidente Jair Bolsonaro, a processo per il tentato colpo di Stato tra il 2022 e il 2023.