
TRUMP IN UN CUL DE SAC: "SERVONO DUE SETTIMANE PER CAPIRE SE C'È LA PACE" - INFINOCCHIATO DA PUTIN, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA PRENDE TEMPO SUL SUMMIT CON MAD VLAD E ZELENSKY FORNENDO UN ALTRO ASSIST AL CAPO DEL CREMLINO, SEMPRE SCETTICO SULL'INCONTRO BILATERALE CON L'INNOMINATO RIVALE, E LIBERO COSÌ DI PROSEGUIRE LA SUA OFFENSIVA MILITARE - FONTI DELL'AMMINISTRAZIONE USA HANNO SUSSURRATO AL "GUARDIAN" LA TENTAZIONE DI TRUMP A FARE UN PASSO INDIETRO. PER AMMETTERE CHE NON CI SONO VIE D'USCITA E SCARICARE LA COLPA SUGLI ALTRI, OPPURE ALZARE LA PRESSIONE SU PUTIN...
Paolo Mastrolilli per “la Repubblica” - Estratti
vladimir putin donald trump anchorage alaska 1 foto lapresse
Scrive il Guardian che Donald Trump è già pronto a fare un passo indietro, nella mediazione per mettere fine alla guerra in Ucraina, lasciando che il leader russo Putin e quello di Kiev Zelensky se la vedano tra di loro per organizzare un vertice chiarificatore.
Il che poi significherebbe dare una grossa mano al capo del Cremlino, sempre scettico sull'incontro bilaterale con l'innominato rivale, e libero così di proseguire la sua offensiva militare.
Può darsi che si tratti solo di una tattica negoziale, per spingere i due nemici a sbloccare lo stallo. Di sicuro però è la dimostrazione di quanto spinosa sia la pratica, nonostante l'ottimismo ostentato dal capo della Casa Bianca e la presunta accelerazione seguita ai vertici di Anchorage col russo e di Washington con gli europei.
Nel frattempo il presidente dice anche che per vincere una guerra bisogna attaccare, rimproverando al predecessore Biden di non aver messo Zelensky in condizione di farlo. E aggiunge: «Scopriremo tra due settimane se avremo la pace».
vladimir putin donald trump anchorage alaska 3 foto lapresse
È possibile che questo sfogo servisse solo a cercare scuse, per il mancato successo della promessa fatta in campagna elettorale di chiudere il conflitto nel giro di 24 ore. Ora che l'accelerazione di Anchorage e Washington non sta dando i frutti sperati, bisogna scaricare le colpe sugli altri.
Tra le righe, però, potrebbe trattarsi anche di una minaccia velata a Putin, perché se non accetterà di negoziare seriamente, potrebbe diventare l'obiettivo di una nuova offensiva economica, attraverso le sanzioni secondarie, e militare, con forniture di armi a Kiev.
A maggior ragione visto che il capo del Cremlino sembra aver sfidato quello della Casa Bianca, bombardando gli stabilimenti della compagnia di prodotti elettronici Flex, con sede centrale in Texas.
volodymyr zelensky e donald trump alla casa bianca (in versione casamonica)
Il segretario di Stato Rubio sta ancora lavorando alle garanzie di sicurezza da dare all'Ucraina in caso di accordo, e ieri ha sentito i consiglieri per la sicurezza nazionale di Kiev e diversi paesi europei.
Un'altra corrente dell'amministrazione, che fa capo a JD Vance, resta però prudente e scettica: «Gli Stati Uniti - ha detto il vice presidente alla Fox - sono aperti al dialogo, ma non ci impegneremo finché non capiremo cosa serve per fermare la guerra in primo luogo».
(…) Il rompicapo resta dunque così ingarbugliato, che fonti dell'amministrazione hanno sussurrato al Guardian la tentazione di Trump a fare un passo indietro. Per ammettere che non ci sono vie d'uscita e scaricare la colpa sugli altri, oppure alzare la pressione.
vladimir putin donald trump anchorage alaska 4 foto lapresse
vignetta volodymyr zelensky offerto a donald trump dai leader europei
EMMANUEL MACRON E VOLODYMYR ZELENSKY OSSERVANO LA COLLEZIONE DI CAPPELLI DI TRUMP
giorgia meloni insegue trump e zelensky alla casa bianca foto lapresse
foto di gruppo vertice alla casa bianca con zelensky e i leader europei foto lapresse
LA MAPPA DELL UCRAINA MOSTATA DA DONALD TRUMP A ZELENSKY ALLA CASA BIANCA
volodymyr zelensky alexander stubb donald trump foto lapresse
vladimir putin donald trump anchorage alaska 2 foto lapresse