neil gorsuch e trump

LA CORTE SVOLTA A DESTRA - TRUMP SCEGLIE IL 49ENNE CONSERVATORE NEIL GORSUCH COME NUOVO GIUDICE PER LA CORTE SUPREMA - LA SUA NOMINA RESTAURA UNA MAGGIORANZA REPUBBLICANA - VISTA LA GIOVANE ETA’, POTRA’ RESTARE IN SELLA MOLTO TEMPO - LE SUE IDEE? E’ CONTRO ABORTO E EUTANASIA, NELLE CAUSE DI LAVORO E CLASS-ACTION SI È SPESSO SCHIERATO A FAVORE DELLE GRANDI AZIENDE

Da www.repubblica.it

 

NEIL GORSUCH E TRUMPNEIL GORSUCH E TRUMP

Donald Trump ha scelto il quarantanovenne Neil Gorsuch come nono componente della Corte suprema. Gorsuch, finora giudice di corte d'appello federale, è noto per le sue posizioni conservatrici. Prenderà il posto del campione della destra Antonin Scalia, deceduto quasi un anno fa. La sua nomina cambia di fatto gli equilibri all'interno della massima istanza giudiziaria degli Stati Uniti e sarà certamente osteggiata in tutti i modi dai democratici durante la procedura per la conferma al Senato.

 

"Questo è stato il processo di selezione più trasparente e importante per la Corte suprema nella storia del nostro Paese", ha sottolineato Trump - al suo primo collegamento televisivo in prima serata dalla Casa Bianca - dicendosi "orgoglioso" della scelta di Gorsuch.

NEIL GORSUCHNEIL GORSUCH

 

"Volevo che il popolo americano avesse voce in questa nomina", ha aggiunto, ricordando che molti suoi elettori lo hanno votato solo o in particolare per questo. "Il giudice Gorsuch ha un intelletto superbo, un'educazione legale senza paragoni e un impegno a interpretare la Costituzione in base al suo testo", ha proseguito, sostenendo che ha guadagnato un "sostegno bipartisan", ora da verificare nelle audizioni di conferma al Senato.

 

"Spero vi piaccia la mia nomina del giudice Neil Gorsuch per la Corte Suprema degli Stati Uniti. È una brava persona, rispettata da tutti", ha poi twittato il capo della Casa Bianca, che ha trasformato l'annuncio in uno show televisivo di prima serata. Per creare la suspense ha fatto arrivare a Washington anche il secondo candidato finalista della rosa iniziale di 21, il cinquantunenne Thomas M. Hardiman al quale - per ora - non sono bastate le raccomandazioni della collega Maryanne Trump Barry, la sorella giudice del presidente.

 

TRUMP E NEIL GORSUCHTRUMP E NEIL GORSUCH

Gorsuch, che con la moglie era accanto al presidente, ha ringraziato per la fiducia accordatagli: "In questa casa della storia, sono pienamente consapevole dei miei difetti e prometto che se sarà confermato farò tutto questo è in mio potere per essere un fedele servitore della Costituzione e delle leggi di questo grande Paese".

 

Dopo aver ricordato Scalia come "un leone della legge", ha enunciato uno dei suoi principi fondamentali: "Rispetto... il fatto che nel nostro sistema giuridico spetta al Congresso e non ai tribunali scrivere le nuove leggi. Il ruolo dei giudici è applicare, non modificare, il lavoro dei rappresentanti del popolo. Un giudice soddisfatto di qualsiasi deliberazione raggiunga è molto probabilmente un cattivo giudice, che punta ai risultati che preferisce più che a quelli che la legge richiede". E ancora: "L'imparzialità e l'indipendenza, la collegialità e il coraggio" sono ciò che ci si aspetta dai giudici.

NEIL GORSUCH  NEIL GORSUCH

 

Nato e cresciuto in Colorado, Gorsuch ha studiato alla Columbia University e alla Harvard Law School, con l'ex presidente Barack Obama. Laureatosi con lode, ha preso il dottorato dalla Oxford University come Marshall Scholar. Ha lavorato come cancelliere per il giudice David Sentelle del circuito del district of Columbia e per Justices Byron White ed Anthony Kennedy alla Corte suprema. Dopo una carriera di successo come avvocato, è entrato al dipartimento di Giustizia come principal deputy associate dell'Attorney General.

 

Nel 2006 l'allora presidente George W. Bush lo nominò giudice di Corte d'appello per il decimo circuito di Denver e fu confermato a voce senza obiezioni. Fautore di un'interpretazione letterale della Costituzione e delle leggi, proprio come Scalia al quale viene da molti paragonato, guarda con sospetto a qualsiasi forma di intervento dello Stato e ritiene che l'apparato federale abbia acquisito negli anni troppo potere. Se sarà confermato, diverrà il più giovane giudice della Corte suprema Usa da oltre un quarto di secolo. E considerando che la carica è a vita potrà lasciare il segno per decenni.

NEIL GORSUCH NEIL GORSUCH

 

Oltre alle sue posizioni conservatrici su vari temi etici come il fine vita (ha scritto un libro contro l'eutanasia) e l'aborto, Gorsuch nel corso della sua carriera giudiziaria si è spesso distinto per sentenze che hanno favorito le grandi aziende a scapito dei consumatori o dei singoli cittadini, soprattutto in arbitrati, cause di lavoro e licenziamento e diverse class-action. Come scrive il Wass Street Journal, è vero tuttavia che la corte d'Appello di Denver dove lui ha lavorato per molti anni non ha ricevuto il grande afflusso di cause di questo tipo, come avviene in altre procure, ma in quei pochi casi che lo hanno coinvolto sono state il più delle volte le corporation e le compagnie a spuntarla.

 

LA CORTE SUPREMA DEGLI STATI UNITI 2LA CORTE SUPREMA DEGLI STATI UNITI 2

Nella celebre sentenza "Hobby Lobby Stores Inc. v. Sebelius", Gorsuch si schierò addirittura a favore dei "diritti delle aziende in tema di religione" nei confronti dei propri dipendenti, e quindi, in base a quella sentenza, i datori di lavoro potrebbero negare per esempio la copertura sanitaria per le lavoratrici che volessero usufruire dei consultori o del programma di controllo delle nascite nell'ambito della riforma sanitaria Obamacare dell'ex presidente Obama. Oppure si è spesso schierato per trasferire i casi di class-action dai tribunali dei singoli Stati a quelli federali, una mossa benvenuta dalle "big companies" perché, in base ai complessi sistemi giudiziari americani, facilita la loro difesa.

 

TRUMP E NEIL GORSUCH TRUMP E NEIL GORSUCH

Ma la strada per la ratifica che porterebbe i repubblicani a controllare tutti e tre i poteri dello Stato (presidenza, Congresso e Corte suprema) sarà sicuramente irta di ostacoli. Alcuni senatori democratici hanno annunciato già nei giorni scorsi che tenteranno di impedirla, indipendentemente dal nome e dal curriculum del nuovo giudice.

 

Sebbene in minoranza, cercheranno di fare ostruzione in ogni modo. Sia perché lo scorso anno i repubblicani bloccarono la nomina di Merrick Garland come sostituto di Scalia da parte di Obama sia perché la posta in gioco è altissima visto che la nuova maggioranza conservatrice alla Corte suprema potrebbe imporsi su temi quali l'aborto, il controllo delle armi da fuoco, la pena di morte, le libertà religiose.

 

CORTE SUPREMA USA CORTE SUPREMA USA

Charles Schumer, leader della minoranza democratica al Senato, ha già criticato la nomina di Gorsuch sostenendo di aver "seri dubbi" che appartenga alla "corrente dominante in materia legale": "Ha ripetutamente preso le parti delle società contro i lavoratori, ha dimostrato ostilità verso i diritti delle donne e, cosa più preoccupante, ha aperto un approccio ideologico alla giurisprudenza che mi rende scettico sul fatto che possa essere un giudice forte, indipendente nella Corte".

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…