
URNE DESERTE IN TOSCANA: ALLE REGIONALI VOLA L’ASTENSIONE, ALLE 23 DI IERI SERA AVEVA VOTATO IL 33,5% DEGLI AVENTI DIRITTO, DIECI PUNTI IN MENO RISPETTO ALLE ELEZIONI DI CINQUE ANNI FA (L'UNICA ECCEZIONE È PISTOIA, LA CITTÀ DOVE È SINDACO ALESSANDRO TOMASI, IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA) - GLI OCCHI SONO PUNTATI SU VANNACCI: QUANTI VOTI INCASSERA’ L’EX PARA’? (LA LEGA NEL 2020 HA PRESO IL 21,78%) - LA MELONI VUOLE CAPIRE SE IL GENERALE LE SFILA VOTI A DESTRA. I GOVERNATORI ZAIA, FONTANA E FEDRIGA PER CAPIRE SE E’ ORA DI SPACCHETTARE IL CARROCCIO IN DUE PARTITI FEDERATI (STILE CDU-CSU IN GERMANIA)…
Alessandro Di Matteo per “la Stampa” - Estratti
Anche in Toscana si conferma la regola, il primo partito è di gran lunga quello del non voto. Alle 23 di ieri sera aveva votato il 33,5% degli aventi diritto, dieci punti in meno rispetto alle elezioni di cinque anni fa, anche se va ricordato che allora si votava anche per il referendum sul taglio dei parlamentari.
Gli elettori si mostrano sempre più disillusi e anche leggendo il dato disaggregato, a livello provinciale, l'astensionismo sembra colpire in maniera abbastanza uniforme sia le zone più "rosse" della regione che quelle più favorevoli alla destra.
L'unica eccezione è Pistoia, e non è un dato da poco perché si tratta della città dove è sindaco Alessandro Tomasi, il candidato con cui il centrodestra prova ad espugnare la roccaforte della sinistra: qui il calo dei votanti è stato più contenuto, "solo" di 5, 8 punti, un piccolo motivo di ottimismo per uno schieramento che in questa regione non ha mai vinto.
giorgia meloni e Alessandro Tomasi
Forse non a caso Eugenio Giani, il presidente uscente del Pd, sostenuto dal campo largo, ha rotto il silenzio elettorale per lanciare un appello alla partecipazione: «Ritengo il voto un diritto fondamentale del cittadino e snobbarlo non è bello. Si voti a destra, a sinistra, al centro, ma è importante che risulti sempre a livello nazionale che in Toscana si vota».
Alessandro Tomasi - Eugenio Giani
Il suo sfidante si è presentato al seggio con la famiglia perché «ci tengo molto che i miei figli partecipino, insieme a mia moglie a questa festa democratica. Mi hanno sempre accompagnato, hanno subito gli effetti della campagna elettorale, quindi è giusto che stiano con me in questo momento importante».
Per lui, che ha già espugnato Pistoia, sarebbe una grande prova di forza ottenere un risultato importante anche alla regione.
I seggi saranno aperti anche oggi, fino alle 15, poi lo spoglio sancirà il vincitore della sfida.
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MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - PONTIDA 2025
Si vedrà anche se i toscani avranno approfittato del voto disgiunto, la possibilità di votare al tempo stesso un candidato presidente e una lista di un'altra coalizione. Per il campo largo e per la segretaria del Partito democratico Elly Schlein in particolare il successo in Toscana è fondamentale, dopo le due sconfitte rimediate nelle Marche e in Puglia. Ma sarà interessante anche la "conta" dei voti tra Avs e la lista "Giani presidente-Casa riformista", animata da Matteo Renzi.
Ma anche per il centrodestra il test è importante: la campagna elettorale della Lega è stata affidata a Roberto Vannacci, l'ingombrante vice segretario di Matteo Salvini. Cinque anni fa Susanna Ceccardi, Lega, fedelissima del leader del Carroccio, venne battuta da Giani di 8 punti.