di maio conte

LA SETA NON VA VIA - IL GOVERNO CONFERMA CHE IL MEMORANDUM SI FIRMERÀ, MA CI SONO TALMENTE TANTI PALETTI CHE SARÀ UNA SCATOLA VUOTA. CONTE: ''RAFFORZEREMO IL GOLDEN POWER, NON METTEREMO IN GIOCO ASSET STRATEGICI E GLI ACCORDI SI VALUTERANNO DI VOLTA IN VOLTA'' - DI MAIO SPARA UNA SERIE DI FRASI FATTE: ''L'ITALIA È PIÙ SOVRANA, VINCE IL MADE IN ITALY, UNO SCATTO IN AVANTI PER L'ITALIA, UN CAMBIO DI PASSO PER IL FUTURO''. MANCA SOLO L'AMPIO PARCHEGGIO - SALVINI TACE

 

 

  1. VIA DELLA SETA:VERTICE A P.CHIGI CONTE-SALVINI-DI MAIO

(ANSA) - E' in corso a Palazzo Chigi un vertice tra il premier Giuseppe Conte e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Al centro dell'incontro le divergenze sul memorandum che l'Italia firmerà la prossima settimana con la Cina.

 

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

  1. FONTI GOVERNO M5S, OK MEMORANDUM CINA SENZA MODIFICHE

 (ANSA) - Passa senza modifiche il memorandum sulla Via della Seta. E quanto si apprende da fonti di governo del M5S al termine del vertice a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'economia Giovanni Tria e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.

 

  1. VIA DELLA SETA: CONTE, RAFFORZEREMO GOLDEN POWER

 (ANSA) - "Rafforzeremo la golden power per rafforzare gli interessi nazionali". Così il premier Giuseppe Conte al termine del vertice a Palazzo Chigi.

 

  1. CONTE,UNICI A RICHIAMARE REGOLE UE

 (ANSA) - "Dei 13 paesi che hanno sottoscritto il memorandum con la Cina l'Italia è l'unico che richiama diffusamente principi e regole europee".

 

di maio conte

  1. DI MAIO, ITALIA PIÙ SOVRANA,VINCE 'MADE IN'

 (ANSA) - "Oggi vince il Made in Italy, con la Belt and Road Initiative l'Italia ha deciso di essere più sovrana. Non è un'intesa politica con la Cina ma un'opportunità commerciale, gli Usa restano infatti il nostro principale alleato e la Nato la nostra casa naturale". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio al termine del vertice a Palazzo Chigi. "Questo è uno scatto in avanti dell'Italia, un cambio di passo verso il futuro", aggiunge.

 

  1. DI MAIO, SU TLC SAREMO VIGILI

 (ANSA) - "Siamo molto preoccupati anche noi, infine agli Usa" sul dossier 5G. "Sue telecomunicazioni saremo vigili". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio al termine del vertice a Palazzo Chigi sul Memorandum con la Cina in merito al quale, spiegano fonti di governo M5S, è stato trovato un accordo per la Golden power.

matteo salvini come donald trump 1

 

  1. CONTE, NON IN GIOCO ASSET STRATEGICI

 (ANSA) - "Una cosa è la tutela degli asset strategici, una cosa la sottoscrizione di un accordo quadro non vincolante. Sottoscrivendo il memorandum noi non mettiamo in gioco nessun asset strategici".

 

  1. CONTE, È GRANDE OPPORTUNITÀ PER L'EXPORT

luigi di maio kim jong un

 (ANSA) - "Non ci impegnano a nulla con l'intesa programmatica" sulla via della Seta "se non alla sottoscrizione di volta in volta di accordi che andranno valutati uno per uno". Lo dichiara il presidente della del Consiglio Giuseppe Conte parlando con i cronisti fuori palazzo Chigi.

 

"Sarebbe stato un po' eccentrico non partecipare a questo importante progetto infrastrutturale che richiama la via della Seta di cui l'Italia è l'approdo naturale. L'Italia è un approdo naturale, storico e si ripropone anche adesso una grande opportunità per riequilibrare la bilancia commerciale con la Cina. Vogliamo potenziare il nostro export, non ci impegniamo a nulla con questo accordo quadro, se non un'intesa programmatica che poi sarà di volta in volta arricchita dalla sottoscrizione di singoli accordi che andranno valutati uno per uno", aggiunge.

 

 

  1. LA LEGA STA CON GLI USA GOLDEN POWER RAFFORZATO

Diodato Pirone per “il Messaggero

 

Il memorandum fra Italia e Cina viaggia lentamente verso la definizione finale ma saranno rafforzate le clausole sulla golden power, ovvero la legge voluta dal governo Monti che assegna poteri speciali all' esecutivo per tutelare le aziende italiane.

 

XI JINPING MOSTRA I CAPELLI BIANCHI

E' questa la cifra della giornata di ieri sul fronte del governo scandita da una serie di nuove scaramucce fra i 5Stelle e una Lega che sta cogliendo l' occasione per accreditarsi ulteriormente presso l' amministrazione americana.

 

In serata Palazzo Chigi ha fatto sapere informalmente che il memorandum con la Cina non è in discussione. La firma dovrebbe avvenire il 21 marzo in occasione della visita del presidente cinese Xi Jinping a Roma. Ma poco dopo una nota dei capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, tornava a fare un richiamo alla prudenza.

 

Risultato: la trattativa fra le due forze di maggioranza sui dettagli del Memorandum continua.

La giornata del resto si era complicata subito con l' allarme lanciato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che aveva fatto sapere di sta valutando i rischi per la sicurezza derivanti dalle infrastrutture 5G di Huawei dopo l' allarme lanciato dagli Usa.

 

In serata Huawei ha fatto sapere di «essere aperta al dialogo con chiunque ma di non costituire alcun rischio per la sicurezza di alcuno». Ma questo non è bastato a sopire i dubbi di matteo Salvini intorno ai quali nel pomeriggio si sono raccolte persino voci di una imminente crisi di governo. Voci forse rinfocolate dall' incontro fra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, e l' ambasciatore americano, Lewis Eisenberg.

 

LA PRUDENZA

DONALD TRUMP XI JINPING

La richiesta della Lega sul Memorandum è chiara: bene le intese commerciali ma tre parole vanno cancellate: «interoperabilità», «energia», «telecomunicazioni». Quei riferimenti aprono la via, è la tesi leghista, anche all' ingresso di Huawei nella costruzione della rete G5. È in gioco la sicurezza e dunque se il testo non cambia, è il messaggio agli alleati di governo, il Memorandum non può essere siglato.

 

A Palazzo Chigi sono convinti che la mediazione di Giuseppe Conte riuscirà a sopire i timori e portare il documento alla firma.

Presso la presidenza del Consiglio, viene fatto notare, è al lavoro una commissione interministeriale presieduta dal segretario generale Roberto Chieppa che studia l' ipotesi di modificare e rafforzare la disciplina del «Golden power», ossia i poteri che il governo può esercitare a tutela degli asset strategici.

 

Niente a che fare con la questione della Via della Seta si fa capire a Palazzo Chigi - ma c' è attenzione a tutti i temi che riguardano la sicurezza nazionale è alta.

5g

Nel M5S comunque, mentre si prepara la visita di Luigi Di Maio di fine mese negli Usa, le mosse filo-americane della Lega non passano inosservate. Secondo i pentastellati la svolta di Salvini sarebbe parte di un lavoro diplomatico che si interfaccia anche col Quirinale muovendosi nel solco della tradizione atlantista italiana.

 

Alfiere di questa linea è Giorgetti che ha un rapporto consolidato col mondo anglosassone e che a febbraio è stato prima a Londra, poi a Washington e New York, per parlare a mondo finanziario e interlocutori politici, dal segretario al Tesoro Steven Mnuchin al consigliere e genero di Trump Jared Kushner.

 

smart city 2

In casa leghista invitano a non drammatizzare la perdita di centralità apparente del rapporto del partito con Mosca. Quello che accade, si sente dire fra i parlamentari della Lega, è una crescente attenzione verso il partito di Salvini, vincente nelle elezioni locali e in crescita nei sondaggi tanto da poter aspirare - se dovesse tramontare l' esperienza gialloverde - a una volata verso la presidenza del Consiglio.

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