1- IL SINDACO PDL DELLA PERLA DELLE DOLOMITI AL CONTRATTACCO: “I DATI FORNITI DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE SONO STATI PALESEMENTE MANIPOLATI PER FARE NOTIZIA E CONFERMANO CHE SI SIA TRATTATO DI UN'OPERAZIONE PURAMENTE DEMAGOGICA, IN PIENO STILE HOLLYWOODIANO PER GIUSTIFICARE UN'AZIONE DA STATO DI POLIZIA” 2- E POI, AL GRIDO “MUOIA CORTINA CON TUTTI I FILISTEI”, IL SINDACO AGGIUNGE: "L'ACCUSA ANDREBBE ESTESA ANCHE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA PAOLA SEVERINO, A PERSONALITÀ DEL CALIBRO DI MONTEZEMOLO E ADDIRITTURA ALLO STESSO DIRETTORE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE ATTILIO BEFERA,TUTTI IN VACANZA A CORTINA NEL GIORNO IN QUESTIONE?” 3- ALBERGATORI IN ALLARME: “GIÀ STIAMO RISPONDENDO A DISDETTE SULLE PRENOTAZIONI" 4- IL GOVERNATORE DEL VENETO LUCA ZAIA CHIEDE LA PAR CONDICIO DA PARTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE: DOPO IL BLITZ A CORTINA SE NE FACCIA UNO ANALOGO AL SUD D'ITALIA

Da "Ansa.it"

E' ancora più arrabbiato di ieri il sindaco di Cortina Andrea Franceschi, sfogliando di primo mattino i giornali che riportano l'esito del blitz degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate a caccia di evasori. L'immagine della sua città, ladrona e godereccia, raccontata dalle prime pagine dei quotidiani, proprio non gli va giù.

"Dalle prime verifiche effettuate ascoltando direttamente gli operatori controllati - puntualizza - è emerso che i dati forniti dall'agenzia delle Entrate sono stati palesemente manipolati per fare notizia e giustificare un'azione da stato di polizia. Pretendiamo un'operazione di trasparenza e di verità".

Franceschi difende gli imprenditori locali ma anche gli ospiti, vip e non, della località ampezzana. "Nessuno contesta la lotta all'evasione, anzi - rincara - tuttavia trovo inaccettabile che si voglia far passare gli imprenditori e gli ospiti di Cortina d'Ampezzo per evasori. I dati forniti ieri dall'agenzia delle entrate, analizzati con più calma, dimostrano come siano stati palesemente manipolati e confermano che si sia trattato di un'operazione puramente demagogica".

Parlando dei turisti, l'unico dato fornito, secondo il sindaco, riguarda 42 auto di grossa cilindrata intestate a cittadini che dichiarano meno di 30 mila euro di reddito e 16 auto intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro.

"Premesso che queste informazioni sarebbero state facilmente verificate dagli oltre 33.000 dipendenti dell'agenzia delle entrate semplicemente incrociando i dati dei registri ACI con quelli delle dichiarazioni dei redditi e stando in ufficio senza scomodare 80 agenti per azioni in stile hollywoodiano - replica - il dato vero però è che questi 58 casi individuati, anche se riguardassero tutti degli evasori fiscali, corrisponderebbero a poco più dello 0,1% sulle circa 50.000 presenze a Cortina del girono 30 dicembre".

Basta questo, si chiede, per dipingere tutti i turisti di una località come evasori? "L'accusa poi andrebbe estesa anche al Ministro della Giustizia Paola Severino, a personalità del calibro di Luca di Montezemolo e addirittura allo stesso direttore dell'agenzia delle entrate Attilio Befera - domanda ancora provocatoriamente - tutti in vacanza a Cortina nel giorno in questione? Credo proprio di no e certe generalizzazioni qualunquiste di questi giorni non hanno nessun fondamento".

ALBERGATORI: OSPITI NEL MIRINO, PRIME DISDETTE
Dati urlati e non verificati "per un'operazione in pieno stile hollywoodiano". All'indomani della diffusione dei risultati dei controlli a Cortina degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate, gli albergatori ampezzani si ribellano e parlano di un 'agguato' fiscale con risultati volutamente travisati. "Prima di lanciare questo polverone - afferma caustico Gherardo Manaigo, presidente dell'Associazione Albergatori Cortina - qualcuno si è chiesto che effetto, turisticamente parlando, potrà avere tutto questo? Gli accertamenti sono ancora in corso, al momento sono solo stati estrapolati dei dati 'da scoop' e lanciati facendo di tutta l'erba un fascio".

Con il rischio, per Manaigo, "di ritrovarci a fine indagine di fronte ad una realtà completamente travisata. Ma che lascerà comunque un segno indelebile sul territorio. E a pagarne le conseguenze saremo tutti noi che già stiamo rispondendo a disdette sulle prenotazioni". "I nostri ospiti sono visibilmente infastiditi - racconta - si sentono nel mirino per il solo fatto di essere venuti in vacanza a Cortina. E' forse una colpa venire in vacanza a Cortina?".

Il presidente degli albergatori dice di concordare con il sindaco nel pretendere "una seria operazione di trasparenza e di verità: ci aspettiamo che il direttore dell' Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, risponda punto per punto a tutte le domande che gli ha posto il sindaco". Per Manaigo "le cose fatte così in maniera roboante e spettacolarizzata, hanno gettato discredito generale nei confronti del sistema imprenditoriale, economico e sociale di Cortina d'Ampezzo. Non dimentichiamolo, una punta di diamante del turismo italiano".

SINDACO COURMAYEUR, BLITZ? E' UNA GITA SUPERFLUA
"I controlli a Cortina degli ispettori dell'Agenzia delle entrate mi sono sembrati una gita superflua". Fabrizia Derriard, sindaco di Courmayeur, commenta con sarcasmo il blitz del fisco nella località concorrente del turismo montano di elite. "Sia chiaro - spiega Derriard - i controlli sono legittimi e vanno fatti, ma ci possono essere metodi di verifica diversi e possono essere effettuati dagli uffici per via telematica, senza creare imbarazzo nei turisti e in chi, in questi giorni, sta lavorando per accoglierli al meglio".

Courmayeur teme un analogo blitz? "Non credo che possa avere una ricaduta negativa sull'immagine della località, ma potrebbe comunque essere fastidioso, considerato che a nessuno fa piacere incappare in un'indagine fiscale. Ripeto: sarebbe inutile, visto che le presenze negli alberghi, segnalate alla questura e la proprietà delle auto sono dati registrati e disponibili, dunque verificabili dagli ispettori anche dal proprio ufficio senza bisogno di una loro presenza il loco".

ZAIA, ISPETTORI A CORTINA? ORA CONTROLLI AL SUD
Il governatore del Veneto Luca Zaia chiede la par condicio da parte dell'Agenzia delle Entrate: dopo il blitz a Cortina se ne faccia uno analogo al Sud d'Italia. "L'Agenzia delle entrate ci dice che l'evasione ipotetica al Nord è attorno al 14%, contro punte massime del 66% in alcune zone del Sud - dice Zaia all'ANSA -. In virtù della sperequazione dei controlli ci auguriamo che, per coerenza, blitz così importanti come quello di Cortina siano replicati anche al Sud".

2- PERSONE FISICHE PROPRIETARIE DI AUTO DI LUSSO, 42 FANNO FATICA A 'SBARCARE IL LUNARIO'
Manuela Tulli per Ansa

Girare per le strade con una Ferrari (o se volete con una Porche, una Jaguar o una Bentley) e vivere con meno di 30.000 euro lordi l'anno. E' quanto accade a 42 dei 251 contribuenti proprietari di super-car che sono stati controllati nel blitz fiscale a Cortina del 30 dicembre 2011.

L'Agenzia delle Entrate, criticata ieri da alcuni politici proprio per questa 'invasione' di fine anno nella località sciistica, oggi risponde con le cifre. E se il Garante della Privacy, proprio parlando a Cortina, fa presente che oggi la lotta all'evasione è un'emergenza come fu la lotta al terrorismo nel passato, il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto conferma le sue critiche e bolla i controlli come "operazione mediatica di carattere straordinario e propagandistico".

Dai risultati dei controlli a Cortina emerge dunque che c'é chi ha il bolide ma una mini-dichiarazione; nel caso di auto intestate a società, ne sono state scovate una ventina appartenenti ad aziende addirittura con il bilancio in 'rosso'. Come dire perdono, soffrono la crisi, ma si tengono la Maserati. Ma non solo: gli ottanta 007 del Fisco, piombati alla vigilia di Capodanno, in fondo hanno fatto "bene agli affari" di ristoranti e boutique della perla delle Dolomiti, come la stessa Direzione del Veneto ci tiene a sottolineare.

Gli incassi di quel giorno infatti risultano raddoppiati rispetto al giorno prima, ma aumentati fino al 400% rispetto allo stesso giorno dell'anno precedente. O le Entrate portano fortuna, oppure con tutti quegli ispettori in giro, scambiati in qualche caso dalla clientela per commessi dei negozi, magari è stato emesso qualche scontrino in più del solito.

"L'operazione messa in campo a Cortina lo scorso 30 dicembre - rileva l'amministrazione fiscale - che ha impegnato 80 agenti per effettuare i controlli in 35 esercizi commerciali, su un totale di quasi 1.000 presenti nella località turistica delle Dolomiti, ha portato risultati e informazioni utili per il recupero dell'evasione". Segnalati anche casi limite: un commerciante deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale. Interessanti i controlli sui possessori di 251 auto di lusso. Su 133 auto intestate a persone fisiche, 42 appartengono a cittadini che "fanno fatica a sbarcare il lunario", avendo dichiarato meno di 30.000 euro lordi di reddito sia nel 2009 sia nel 2010, mentre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50.000 euro lordi.

Gli altri 118 superbolidi sono intestati a società che sia nel 2009 sia nel 2010 hanno dichiarato in 19 casi di essere in perdita, mentre in 37 casi hanno dichiarato meno di 50.000 euro lordi. Infine il 'miracolo' degli incassi, o l'impennata degli scontrini, a seconda dei punti di vista. Nei ristoranti di Cortina il 30 dicembre 2011 si è registrato un incasso maggiore del 300% rispetto allo stesso giorno dell'anno prima e del 110% rispetto al giorno prima; nelle boutique di lusso +400% rispetto allo stesso giorno del 2010 e +106% rispetto al 29 dicembre 2011.

Raddoppiati anche gli incassi per i bar, rispetto al giorno prima, mentre sullo stesso giorno dell'anno precedente l'incremento è più 'modesto': +40%.

 

VACANZE DI NATALE A CORTINA ANDREA FRANCESCHI resize Agenzia entratepaola severinoLUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO Attilio Beferact02 cani a cortinaHOTEL CRISTALLO - CORTINACORTINAarticle cortina 24ago 27 cani in esposizioneHOTEL DE LA POSTE CORTINALUCA ZAIA

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO