ZINGARETTI IL MUNIFICO – NELL’ULTIMO ANNO E MEZZO LA REGIONE LAZIO HA SPESO 4 MILIONI PER LA “COMUNICAZIONE” – CONTRIBUTI A PIOGGIA PER PATECIPARE A FIERE E SAGRE VARIE, E VABBÈ – MA CI SONO ANCHE 200MILA EURO PER GRIFFARE LA GUIDA DEI RISTORANTI DI ROMA DELL’ESPRESSO E 20MILA EURO PER COMPRARE SPAZI PUBBLICITARI IN BRAILLE

Massimo Malpica per “Il Giornale

 

nicola zingarettinicola zingaretti

Soldi a pioggia alle sagre laziali, dalla porchetta alla castagna. Ma anche ventimila euro per comprare spazi pubblicitari in braille, 13mila e spiccioli spesi in fiori e corone d'alloro, 198.600 euro per «griffare» con il logo della Regione Lazio la Guida ristoranti di Roma del Gruppo Espresso/Repubblica, altri 70mila destinati al Moviemov Italian Film Festival, per l'edizione di Bangkok della rassegna itinerante di cinema organizzata dall'associazione culturale di cui fa parte la sorella del senatore Pd Goffredo Bettini, eminenza grigia dei dem romani, che peraltro compare anche in prima persona, come direttore artistico della manifestazione.

 

C'è di tutto e di più nelle spese per la comunicazione erogate dalla Regione Lazio di Zingaretti, direttamente (quasi 4 milioni di euro spesi tra 2014 e inizio 2015) o tramite l'Arsial, l'agenzia regionale per lo sviluppo dell'agricoltura laziale che ha «investito» in microeventi più di 700mila euro. Tanti brindisi e banchetti dal Nord al Sud del Lazio finanziati dai contribuenti. Dai «sapori di mare» di Sperlonga, premiati con 36.660 euro dall'agenzia regionale, fino al «miniexpo» del comune di Marcellina, che snobba l'evento milanese e incassa 10mila euro.

 

Nicola Zingaretti e Ignazio Marino Nicola Zingaretti e Ignazio Marino

Il doppio di quanto l'ente di Zingaretti per lo sviluppo dell'agricoltura ha investito nei contributi assegnati alla festa del vino dei Colli del Tevere o alla festa della Castagna di Canepino. Una bella fetta, poi, è andata in contributi alle aziende che hanno partecipato alle fiere di settore. Quasi 64mila euro per Cibus a Parma, 42mila per Biofach in Germania, 340mila euro per «spingere» le imprese laziali al Vinitaly di Verona, dalla cantina sociale ai grandi nomi del vino che, a quanto pare, non disdegnano comunque l'iniezione di pubblica pecunia.

 

NICOLA ZINGARETTI NICOLA ZINGARETTI

E il profumo dell'enogastronomia rimane nell'aria anche passando a sfogliare le spese del «servizio di visibilità e promozione» della regione guidata da Zingaretti. Come detto in apertura, quasi 200mila euro sono «serviti» per promuovere l'immagine di Governatore e giunta tra le pagine della guida ai ristoranti della capitale edita dal quotidiano di Largo Fochetti: 96.800 sull'esercizio finanziario 2013, 100mila tondi per il 2015. Detto del festival di cinema «targato» Bettini, la famiglia del potente politico dem capitolino ottiene un riguardo dalla regione di Zingaretti anche con un finanziamento di 30mila euro per la XXI edizione del «Premio Feronia Città di Fiano Filippo Bettini», dedicato al fratello poeta del senatore, scomparso tre anni fa.

 

Goffredo Bettini Goffredo Bettini

A puntare il dito sullo spargimento a pioggia di pubblici denari sotto il governo Zingaretti è il consigliere regionale Fabrizio Santori, che segnala i milioni di euro bruciati per le «allegre» spese laziali al nuovo commissario per la spending review, Yoram Gutgeld.

 

«Imbarazza - spiega Santori - dover leggere le affettuosità del presidente Zingaretti verso amici e sodali, della fantasia con cui i pochi soldi della Regione, invece di essere impegnati per assistere un tessuto economico provato da crisi e disoccupazione, vengono dilapidati in piccoli e grandi contributi destinati a sostenere l'immagine - opaca - di una Regione sempre più lontana dai bisogni dei cittadini».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....