romano prodi ursula von der leyen

“L’UNIONE EUROPEA DEVE RICOMINCIARE A DECIDERE SUPERANDO LA REGOLA DELL’UNANIMITÀ” – ROMANO PRODI TORNA A SFERZARE BRUXELLES E LE SUE REGOLE: “E’ UN MECCANISMO NON DEMOCRATICO, BLOCCA OGNI DECISIONE. IL POTERE È PASSATO DALLA COMMISSIONE, ORGANO SOVRANAZIONALE, AL CONSIGLIO CHE RAPPRESENTA I SINGOLI PAESI. MA NON PUÒ ESSERE ACCOMPAGNATO DA UNA REGOLA COME QUESTA – LA “VIA DELLA SETA”? ERO FAVOREVOLE MA POI E’ DIVENTATO UNO STRUMENTO DI POLITICA ESTERA DELLA CINA – LO SCONTRO TRA TRUMP E XI STA TAGLIANDO FUORI LA DEMOCRAZIA. E SEMBRA QUASI CHE GLI USA ABBIANO IMPARATO DA PECHINO A SVILUPPARE IL CAPITALISMO RIDUCENDO GLI SPAZI DEMOCRATICI. LE SPESE MILITARI? SERVE UNA DIFESA COMUNE EUROPEA. SE OGNUNO SI FA IL SUO CARRO ARMATO NE AVREMO 12 DIVERSI. IL RISULTATO? LA TECNOLOGIA AVANZATA LA COMPREREMO DAGLI STATI UNITI”

Estratto dell’articolo di Luca Benecchi per il “Sole 24 Ore”

 

romano prodi a piazzapulita 1

Presidente Prodi, […] n questi mesi ha visto in Cina qualcosa di cui in Europa non si ha ancora la percezione?

Ho trovato la Cina in un profondo periodo di transizione […] È oramai finita l’epoca della crescita grandiosa. Hanno problemi di ridefinizione interna, sia economica che politica. […] c’è una grande capacità produttiva e non è facile trasformare un Paese in cui gli investimenti sono prioritari rispetto ai consumi. Ma non essendoci ancora un sistema di welfare, di pensioni e di garanzie per la salute, è difficile spingere il cittadino a cambiare abitudini.

 

ursula von der leyen viktor orban foto lapresse

Pechino ha trovato nuove strade anche per i suoi investimenti...

Hanno cominciato una grande trasformazione verso gli investimenti in alta tecnologia.

Pensiamo solo che per ogni addetto dell’industria ci sono più robot in Cina che in Germania. E poi soprattutto c’è un’attenzione esasperata per l’intelligenza artificiale, verso il futuro. Quindi è uno sforzo grosso, per un Paese che è il 19 per cento dell’intera umanità.

 

Per quanto riguarda i rapporti con Pechino, che fine ha fatto la Via della seta?

La Via della seta aveva emozionato perché sembrava la ripresa del grande rapporto fra Europa e Cina nel nome di Marco Polo. Anche io ero favorevole, ma è diventato uno strumento di politica estera. Molto utile per loro, sono andati in Africa, verso il Pakistan, un po’ in tutto il mondo. E gli europei alla fine ne sono rimasti fuori.

meme sulla guerra commerciale cina e usa

 

Com’è oggi il rapporto tra Cina e Europa?

C’è il gran problema dell’incertezza della politica. Ci vedono come una istituzione che non sa decidere. Pensano che Bruxelles possa comunque essere un mediatore importante, come lo era stato in passato. […]

 

Lei ha parlato di un mondo che sta cambiando. Del fatto che stiamo andando verso un equilibrio di autoritarismi.

Ritorniamo alla guerra fredda con protagonisti rinnovati. Cioè ormai ogni giorno il confronto è tra Trump, Putin e Xi . Ma soprattutto tra Trump e Xi. Cioè tra America e Cina. Il fatto nuovo è che questo confronto è fuori da ogni intermediazione e sta tagliando fuori la democrazia. […] Sembra quasi che gli Stati Uniti abbiano imparato dalla Cina a sviluppare il capitalismo riducendo gli spazi democratici.

ROMANO PRODI - IN ALTRE PAROLE

 

Io dico con ironia che fa più antitrust Xi Jinping punendo Alibaba che non Trump che lascia assolutamente libere le imprese di fare quello che vogliono. […] l’economia è tornata in mano alla politica nel senso stretto. Gli autoritarismi hanno lavoro più facile perché non hanno ostacoli. Le regole di mercato sembrano in qualche modo essere state messe da parte.

 

[…] Perché l’identità europea non c’è ancora?

[…] Il problema è che siamo impiccati alla regola dell’unanimità, e questo blocca ogni decisione. Il potere è passato dalla Commissione, organo sovranazionale, al Consiglio che rappresenta i singoli Paesi. Può anche andare bene ma non può essere accompagnato da una regola come questa perché non è democratica. Ogni Paese ha come il diritto di bloccare qualsiasi decisione. Quindi questo vuol dire non decidere.

xi jinping donald trump

 

La Russia è una minaccia per l’Europa?

Quando parlo ai miei studenti, spiego che nei dieci anni prima del Covid, la Cina è cresciuta di una Russia l’anno. Quindi la Russia è una grande potenza ma la bilancia è tutta per Pechino.

 

Giusto aumentare le spese militari europee?

È ovvio dire che negli ultimi anni le abbiamo calate troppo. Però o si risponde con la difesa comune europea oppure noi stiamo aumentando la spesa militare non europea, ma delle nazioni europee. Se ognuno si fa il suo carro armato, non c’è un carro armato europeo ma avremo 12 carri armati diversi. Qual è il risultato? La tecnologia avanzata la compreremo dagli Stati Uniti. Quindi avremo più spesa ma non avremo una industria militare indipendente.

VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP XI JINPING - MATRIOSKE

 

Dov’è finito il rapporto Draghi, nei cassetti ?

Finora è in un cassetto e chiuso a chiave […] appena uscì il rapporto Draghi la Germania disse che costava troppo. […] Vedo solamente delle belle proposte ma nessuna decisione. […] sta succedendo che i giovani non hanno mai visto una grande decisione dell’Europa. Il risultato è che dalle inchieste sociologiche risulta che sono i meno favorevoli all’Europa. […]

putin trump xi jinpingVLADIMIR PUTIN, DONALD TRUMP E XI JINPING PATTINANO SUL GHIACCIO - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROKXI JINPING VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP - ILLUSTRAZIONE THE NEW YORK TIMES

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