1- CROLLA TUTTO, IN COMPENSO, VA DETTO CHE IL BANANA NON PERDE MAI LA BUSSOLA SUGLI AFFARACCI SUOI. “ARRIVANO I SOLDI DALL’ASTA TLC, MA NON DALLE FREQUENZE TV". VERO: ASSEGNATE GRATIS A RAISET, SKY E TI MEDIA. A MENO CHE VENGA APPROVATO ALL’ULTIMO MOMENTO UN EMENDAMENTO DELLA PARTE MENO AFFARISTA DEL PD - 2- A LORENZAGO IL CELLULARE PRENDE BENISSIMO. ANCHE NELLA CASONA BIGIA DI TREMONTI - 3- PROVE TECNICHE DI LIBERO GIORNALISMO AL "CORRIERE": “LA RIVOLTA DEL PARADISO ZUG: SONO ARRIVATI TROPPI RICCHI... È LA CITTADINA DOVE RISIEDONO MARCHIONNE E ALCUNI BIG”. OLTRE A TUTTO NON SI FILA MANCO DI PEZZA IL LANCIO DELLA NUOVA PANDA - 4- MA PER FORTUNA C’È ILLUSTRATO FIAT, L’ALLEGRO QUOTIDIANO DIRETTO DA MARIOPIO CALABRESI: “LA TERZA VITA DELLA PANDA SI DICHIARA UNISEX". UNISEX? PER RIFARSI LA BOCCA SI PRENDA UN GIORNALE A CASO, TIPO ''LIBERO'': “L’EMORRAGIA DI VENDITE FA LE PRIME VITTIME IN FIAT. NIENTE SUV A MIRAFIORI, FORMICA SI DIMETTE”. FIRMATO DAL MITICO UGO BERTONE, EX GIORNALISTA DELLA ''STAMPA''. QUANT’È BELLA LA LIBERTÀ, NÉ? -

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A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

Angiola TremontiAngiola Tremonti

1 - AVVISI AI NAVIGATI...
"Assedio di Pdl e Lega a Tremonti. "Via la stretta sulle pensioni". Il Carroccio reclama una modifica alla misura sul riscatto di laurea e naja" (Repubblica, p. 3). Ormai è sempre colpa di Giulietto Tremendino, il perfettino di Sondrio al quale la sorella Angiola fregava l'amato orsacchiotto.

Il Cavaliere di Hardcore lo cerca al telefono per farsi spiegare che cavolo gli ha fatto firmare a lui e a quell'altro rintronato col gomito duro, ma il dispettoso ministro non si fa trovare. Meravigliosa la risposta di Filippo Pepe, il simpatico ex camerata che lo accompagna con gagliardia sul viale del tramonto: "Il professore Tremonti non è a Roma, il telefono non ha campo e quindi non prende".

GIULIO TREMONTIGIULIO TREMONTI

I curatori di questa modesta rassegna, per alcuni casi della vita, conoscono Lorenzago di Cadore. Ebbene, a meno che negli ultimi tempi il magico digitale terrestre di Gasparri non abbia abbattuto i ripetitori, a Lorenzago il cellulare prende benissimo. Anche nella casona bigia di Tremonti. L'unica ipotesi è dunque che l'ex fiscalista dei Paperoni sia a zonzo per rifugi in alta quota. Ogni tanto lo fa con gli amici, anche se stranamente nessuno vuole stare con la corda dopo di lui. Temono i suoi famosi "tagli lineari".

IL DITO MEDIO DI BOSSIIL DITO MEDIO DI BOSSI

2 - IL DITO MEDIO AL CETO MEDIO...
Il Patto della Prostata tra il Cavalier Pompetta e il Dito Medio di Bossi pompa che è una meraviglia. Ma il Corriere delle banche, ieri piuttosto governativo, oggi ci ripensa e dedica alla manovra due ottime pagine di approfondimenti, nelle quali dà spazio anche a una selezione delle "centinaia di lettere" di protesta ricevute dai lettori. "Militare e laurea, lo Stato ci beffa". Un insegnante: il servizio di leva era obbligatorio, ora niente pensione. Il medico: mi mancava un anno, scopro di aver versato inutilmente".

FERRUCCIO DE BORTOLIFERRUCCIO DE BORTOLI

Poi don Flebuccio de Bortoli mette al lavoro i suoi tecnici, Enrico Marro e Isidoro Trovato: "Il blocco del riscatto degli studi potrebbe valere per il futuro. Il ripensamento della maggioranza sul conteggio dei 40 anni di contributi. La protesta dei medici: per noi undici anni persi. Sono circa 90 mila i pensionamenti di chi raggiunge la soglia dei 40 anni di contributi grazie ai versamenti del periodo universitario e dell'anno di leva" (pp. 8-9).

Anche il moderatissimo Messaggero di Calta-Leone non apprezza e spara questo titolo a tutta prima: "Pensioni, scatta la protesta. No di sindacati, magistrati e medici. Berlusconi: manovra più equa. Resta per gli statali il contributo di solidarietà. I dubbi di Bankitalia sul decreto: effetti restrittivi".

LORENZAGO DI CADORELORENZAGO DI CADORE PAOLO ROMANIPAOLO ROMANI

In compenso, va detto che il Banana non perde mai la bussola sugli affaracci suoi. "Arrivano i soldi dall'asta tlc, ma non dalle frequenze tv. Aperte le buste della gara sui lotti per gli operatori della telefonia mobile: le prime offerte ammontano a 3,2 miliardi. Si va ai rilanci" (Repubblica, p. 11). Invece le nuove frequenze tv saranno assegnate gratis a Raiset, Sky e Ti Media. A meno che venga approvato all'ultimo momento un emendamento della parte meno affarista del Pd.

VINCENZO VISCOVINCENZO VISCO

3 - MA FACCE RIDE!...
"Ci sarà anche un piano per la crescita". L'operoso ministro Paolo Romani, successore a sua insaputa del povero Scajola, vede bene di farsi intervistare dal Messaggero (p. 3). L'intervistatore si dimentica solo di fargli una domanda sul regalo delle frequenze tv a Raiset. Sarà per la prossima volta, vero?

ZUG E AMICA DEL TUO BUSINESSZUG E AMICA DEL TUO BUSINESS

4 - PROVE TECNICHE DI CIVILTA'...
"I sindaci pubblicheranno i redditi di tutti. L'ipotesi allo studio per essere inserita già nella manovra" (Corriere, p. 11). Ci provò Vincenzo Visco nel 2008 e sappiamo com'è andata finire. Adesso pare che ci provino questi e speriamo bene. Intanto potrebbero almeno chiedergli scusa, visto come Pdl e Lega insultarono il "comunista" Visco. Sarebbe bello vivere in una nazione dove non ci si vergogna del proprio reddito guadagnato onestamente, basso o alto che sia.

5 - PROVE TECNICHE DI LIBERO GIORNALISMO...
"Fisco e aliquote. La rivolta del paradiso Zug: sono arrivati troppi ricchi. Carovita e affitti, il ceto medio tradito dal cantone svizzero". E a scanso di equivoci, nell'occhiello si legge che Zug "è la cittadina dove risiedono Marchionne e alcuni big dell'industria". Accade sul Corriere della Sera (p. 37), che oltre a tutto non si fila manco di pezza il lancio della nuova Panda.

MarchionneMarchionne MARIO CALABRESIMARIO CALABRESI

6 - AUTO-MARCHETT...
Ma per fortuna c'è Illustrato Fiat, l'allegro quotidiano diretto da Mariopio Calabresi. Titolino brioso in prima, con tanto di fotina annessa: "La terza vita della Panda. Debutto a Francoforte. La prima edizione risale al 1980, la seconda al 2003, l'ultima è più grande e si dichiara unisex". Unisex? Poi vai dentro e nel catenaccio trovi la notizia che non t'aspetti: "made in Italy".

Per rifarsi la bocca si prenda un giornale a caso, tipo Libero: "L'emorragia di vendite fa le prime vittime in Fiat. Niente Suv a Mirafiori, Formica si dimette" (p. 24). Firmato dal mitico Ugo Bertone, ex giornalista della Stampa. Quant'è bella la libertà, né?

7 - C'E' VITA (E MOLTO GRANO!) SUL PIDDI'...
"Milano-Serravalle, gravi indizi". L'inchiesta di Monza, indagato manager di Banca Intesa. Nel mirino dei pm l'acquisto da parte della Provincia di Milano del 15% di azioni dell'autostrada". "Albertini e quelle quattro denunce: "Strano silenzio dai magistrati". L'ex sindaco si era consigliato anche con Di Pietro".

GABRIELE ALBERTINIGABRIELE ALBERTINI

Il danno erariale per la marchetta a Gavio era stato riconosciuto e la Provincia era stata condannata a pagare 400 mila euro (Corriere, p. 16). Su Libero, giustamente, riaprono l'archivio delle dichiarazioni a vanvera: "Faccia di bronzo. Quando Penati pontificava: "Silvio fugge dai giudici". Ad aprile, prima di finire nei guai, l'uomo di Bersani attaccava: "Si vuole impedire che Berlusconi vada ai processi". Ora con se stesso è molto più clemente" (p. 13)

Bella l'intervista di Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, a Sandra Amurri del Cetriolo Quotidiano: "Il reato del politico è quattro volte più grave. Io sono e mi sento sindaco sempre, anche quando sono al bar a bere un caffè. Il mio stile di vita privato è lo stesso di quando porto la fascia tricolore al petto. Ma per questo non credo di essere un'eccezione. Conosco moltissimi amministratori che mi somigliano e io somiglio a loro" (p. 6).
Chiudiamo con l'interessato. "Penati al Pd: basta pressioni, se serve mi farò processare" (Repubblica, p. 1). Sì compagno, sembra proprio che serva.

antonio di pietro idvantonio di pietro idv

8 - SCAJOLA C'ERA MA DORMIVA...
"Caso Scajola, inchiesta a rischio prescrizione. I pm convocano l'ex ministro per il 21 settembre. Lo sfogo: Mi stanno massacrando". "Quell'appartamento mai messo in vendita" ora vale il quadruplo di quanto pagò lui. Ma nonostante l'annuncio di volersene liberare, il politico continua ad abitarci quando soggiorna a Roma" (Repubblica, p. 15).

"E Scajola scivolò sull'accappatoio. L'inchiesta sulla casa è destinata alla prescrizione. Ma ci sono gli altri regali di Anemone" (Secolo X12, p. 6). E su Libero, Mattias Maniero scrive una bella lettera aperta a Sciaboletta: "Scajola ci ascolti, venda la casa e lo faccia sapere" (p. 1). Conoscendo il tipo, al massimo fa un blind trust e poi dice che la vende.

PENATIPENATI

9 - ULTIME DAL SAN RAFFAELE, L'ANGELO STERMINATORE DEI BILANCI...
Spunta ancora Comunione & Fatturazione nella voragine di don Verzè, il prete-manager che ha regalato alla Patria Ferruccio Fazio come ministro della Sanità e il dottor Zangrillo come rianimatore del signor premier. "San Raffaele, nel mirino le consulenze fantasma. Un milione di euro al finanziere vicino a Cl per agevolare l'acquisto di un aereo. La procura indaga anche su 500mila euro versati a Roberto Daccò per gestire il contenzioso" (Repubblica degli infedeli, p. 20)

CLAUDIO SCAJOLA jpegCLAUDIO SCAJOLA jpeg

10 - RAPIMENTI COLLATERALI...
"Dal deserto al mare, le vite interrotte degli ostaggi italiani" (Corriere, p. 23). Massimo Alberizzi ricorda a noi smemorati che "ci sono 15 italiani in Africa prigionieri di gruppi criminali. Di alcuni si sa tutto, comprese le sofferenze quotidiane o la cifra richiesta come riscatto. Altri sono spariti quasi nel nulla. Quasi tutti non possono parlare con le famiglie e si sentono abbandonati".

FERRUCCIO FAZIOFERRUCCIO FAZIO

Giornali e tv non se ne occupano quasi mai perché di solito in queste storie non c'è di mezzo la politica, o comunque non ci sono dividendi politici da spartire. E spesso le aziende che li hanno mandati in Africa non vogliono alcuna pubblicità.

Alberizzi denuncia che "le intelligence conoscono i santuari dei pirati, ma per bloccare la pirateria non si fa un granché. Capitano anche episodi curiosi: nel 2009 una nave da guerra italiana catturò 9 pirati che stavano per essere trasferiti in Italia. Il parlamento si affrettò a modificare in senso restrittivo la legge che prevedeva la repressione del reato, non solo nelle acque italiane ma anche in quelle internazionali. Così ai bucanieri fu risparmiato il processo a Roma. Un pasticcio che non è mai stato chiarito".

 

 

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