asia argento weinstein

''HARVEY WEINSTEIN È ORA UN PREGIUDICATO PER STUPRO. DUE SOPRAVVISSUTE PIANGONO E FESTEGGIANO''. ASIA ARGENTO E LA REAZIONE DEI PROTAGONISTI DEL #METOO, DA RONAN FARROW A MIRA SORVINO. ASHLEY JUDD: ''CI SONO VOLUTE LE DENUNCE DI 90 DONNE PER AVERE DUE CONDANNE'' - NIENTE CONDANNA PER LE ACCUSE DI ANNABELLA SCIORRA, E ORA PARTE LA CAMPAGNA ''IO CREDO IN ANNABELLA''

 

 

 

Claudia Gagliardi per https://www.optimagazine.com/

 

 

jessica mann 1

Quasi due anni e mezzo dopo l’esplosione del caso sulle pagine del New Yorker grazie all’inchiesta di Ronan Farrow, Harvey Weinstein è stato dichiarato colpevole di aver commesso un crimine sessuale e uno stupro di terzo grado. Nella stessa sentenza è stato assolto da altre due accuse di aggressione sessuale.

 

La prima sentenza a carico dell’ex produttore della Miramax è stata emessa da una giuria di sette uomini e cinque donne a New York, dopo una camera di consiglio durata quattro giorni e mezzo: il verdetto è stato pronunciato lunedì 24 febbraio, di fronte all’imputato rimasto impassibile. Weinstein è stato arrestato e tradotto in carcere. La durata della sua pena sarà stabilita l’11 marzo.

 

mimi haley in tribunale

Sono due i casi costati a Weinstein la condanna: oggi rischia fino a 25 anni di prigione per l’aggressione sessuale a Miriam Haley nell’estate 2006 e per stupro di terzo grado per aver aggredito Jessica Mann, un’aspirante attrice e parrucchiera violentata in un hotel a New York nel 2013. Invece è stato dichiarato non colpevole per l’accusa di stupro di primo grado di Mann, perché il rapporto sarebbe avvenuto senza “costrizione forzata“. Non è stato ritenuto colpevole, al di là di ogni ragionevole dubbio, dello stupro dell’attrice Annabella Sciorra, che aveva denunciato l’aggressione nel suo appartamento di Gramercy Park nei primi anni ’90.

 

harvey weinstein 4

Durante una conferenza stampa, il procuratore distrettuale Cyrus Vance, Jr. ha sottolineato l’importanza di questa sentenza come l’inizio di una nuova era” per le vittime di violenza sessuale, perché “lo stupro è uno stupro, che sia commesso da uno sconosciuto in un vicolo buio o da un partner sessuale, da una persona indigente o da un uomo di immenso potere, personalità e prestigio”. Il rappresentante della pubblica accusa ha definito Weinstein senza mezzi termini “un malvagio predatore sessuale seriale che ha usato il suo potere per minacciare, stuprare, aggredire, ingannare, umiliare e mettere a tacere le sue vittime“, riferendosi non solo alle aggressioni sessuali ma anche alla violenza psicologica perpetrata nei confronti delle numerose vittime del produttore.

La difesa ha già annunciato che farà ricorso contro la sentenza: Weinstein continua a professarsi innocente sostenendo di aver avuto solo rapporti consensuali. La richiesta di libertà condizionata su cauzione, presentata adducendo motivi di salute, è stata respinta dal giudice. Weinstein si è detto “sbalordito” dalla sentenza: “Le parole che mi ha ripetuto più volte sono: ‘Sono innocente, sono innocente, sono innocente. Come è potuto accadere in America?” ha dichiarato alla stampa il suo legale Arthur Aidala fuori dal tribunale.

 

Le reazioni alla sentenza non sono mancate. “Questa vittoria in tribunale è dovuta al coraggio di ragazze e donne coraggiose e diverse che hanno osato dire la verità” ha dichiarato l’attivista per i diritti delle donne Gloria Steinem, mentre Tarana Burke, l’attivista che ha fondato il movimento #MeToo che invita le donne a denunciare le molestie subite, si è chiesta quali siano i danni collaterali dei crimini commessi da Weinstein e accertati dalla sentenza:

harvey weinstein 3

 

Quante carriere sono deragliate? Quanti assistenti sono stati licenziati o messi a tacere? Quanti lavori sono andati persi? Quante notizie, che avrebbero potuto denunciare prima Harvey, sono state censurate?” ha dichiarato la Burke, ricordando come il magnate della Miramax abbia “operato impunemente e senza rimorsi per decenni a Hollywood” prima che molte voci si sollevassero contro di lui portandolo in tribunale. 

Asia Argento, tra le prime a parlare di Weinstein nell’inchiesta di Ronan Farrow per il New Yorker che fece scoppiare il caso a settembre 2017, ha festeggiato la sentenza in lacrime e dedicato la vittoria al defunto compagno Anthony Bourdain.

 

Lo stesso Farrow ha elogiato le donne che hanno avuto il coraggio di esporsi, i giornalisti che le hanno ascoltate e i pubblici ministeri che hanno perseguito Weinstein.

 

 

 

Anche le attrici Mira Sorvino, Tandie Newton, Ashley Judd, che hanno raccontato di essere state molestate da Weinstein, hanno esultato per la sentenza. Reese Witherspoon, tra le fondatrici dell’associazione per i diritti delle vittime di violenze Time’s Up, ha parlato di “una testimonianza del coraggio e della capacità di resistenza delle donne che hanno rotto il silenzio e una vittoria per tutte le sopravvissute. Questo è solo l’inizio“.

 

 

 

Alyssa Milano, attrice di Streghe e attivista tra le prime promotrici del movimento #MeToo su Twitter, ha protestato contro l’assoluzione per la violenza denunciata da Annabella Sciorra e con lei molte altre si sono schierate in favore dell’attrice rilanciando l’hashtag #IBelieveAnnabellaSciorra.

 

Per Weinstein non è finita qui: l’ex produttore cinematografico deve affrontare quattro ulteriori accuse a Los Angeles, per presunti crimini sessuali risalenti al 2013.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…