sandra milo pierluigi diaco

''IO E TE'', SOGNANDO DI ESSERE IN TRE - DIACO DAL 14 SETTEMBRE ARRIVA NELLA SECONDA SERATA DI RAI1, E STAVOLTA È LUI A PARLARE DI SENTIMENTI: ''VORREI ESSERE PADRE. MI PIACEREBBE AVERE UN FIGLIO CON ALESSIO, MA NON ESSENDO FAVOREVOLE ALLA MATERNITÀ SURROGATA, SO CHE QUESTO POTRÀ ACCADERE SOLO CON UNA LEGGE SULLE ADOZIONI CHE PRESCINDA DAL GENERE SESSUALE. MA SI TRATTA DI PROCESSI CULTURALI CHE HANNO BISOGNO DI TEMPO, L’UNICO MODO PER OTTENERLI È…''

Tiziana Lupi per ''TV Sorrisi & Canzoni''

 

La fortunata esperienza estiva di “Io e te” non è ancora terminata (l’ultima puntata è prevista per venerdì 6 settembre) ma Pierluigi Diaco è già al lavoro per la versione autunnale del programma, che andrà in onda il sabato in seconda serata fino al 7 dicembre. «Inizieremo puntuali alle 23.50» promette il giornalista. E anticipa che la formula sarà più o meno la stessa della trasmissione estiva: «Visto l’orario, “Io e te di notte” avrà un taglio un po’ più intimo e notturno, ma rimarrà il talk show che il pubblico ha dimostrato di apprezzare in questi ultimi mesi».

io e te, pierluigi diaco intervista umberto smaila 4

 

Con lei ci saranno ancora Sandra Milo e Valeria Graci?

 

«Assolutamente sì. Sandra, che è la “regina dei sentimenti”, si occuperà sempre della “posta del cuore”. Mentre Valeria, la “regina dei sorrisi”, avrà uno spazio nell’ultima parte del programma, insieme con una compagnia di giro un po’ insolita che stiamo mettendo a punto in questi giorni. I primi quaranta minuti di ogni puntata, invece, saranno dedicati al faccia a faccia con un ospite. Racconteremo anche le storie d’amore nate nell’era digitale. Persone di tutte le età che si sono conosciute grazie ai social network».

pierluigi diaco valeria graci io e te

 

A proposito, diversamente da molti suoi colleghi, lei non è molto presente sui social.

 

«Li frequento solo per motivi professionali, non troverete mai foto della mia vita privata. Non apprezzo quel tipo di comunicazione e trovo un po’ triste che chi fa il mio mestiere, e ha già a disposizione microfoni e telecamere, si esibisca anche in quella fiera delle vanità».

 

Torniamo a “Io e te”. Il programma è stato una delle rivelazioni della stagione estiva che sta per finire.

 

«L’obiettivo di ascolto che ci era stato assegnato, il 10% di share, lo abbiamo raggiunto già nella seconda puntata. La parola successo è fin troppo abusata ma, se dobbiamo parlare di questo, per i risultati di “Io e te” non posso che ringraziare la Rai. Mi ha lasciato totale libertà nella realizzazione del programma e mi ha permesso di confezionarlo con la cura che di solito si riserva alle prime serate. E poi, naturalmente, ringrazio la mia squadra di lavoro, formata da risorse interne dell’azienda. Siamo un gruppo piccolo, con tre soli autori, ma molto affiatato».

 

Lei ha iniziato a lavorare in tv quando non era ancora maggiorenne. Oggi, che di anni ne ha 42, quali ritiene siano stati i suoi maestri?

PIERLUIGI DIACO

 

«Sicuramente Sandro Curzi (storico ex direttore di Raitre, ndr), che mi ha insegnato a non sentirmi mai paladino della verità e a non giudicare le ragioni degli altri ma ad ascoltarle. La sua forza era quella di rispettare le opinioni di tutti, pur avendo lui idee ben chiare e definite. Un altro maestro è stato Giuliano Ferrara. Gli anni al quotidiano “Il Foglio” mi hanno regalato il dono della brevità, che non era propriamente una mia caratteristica. Poi, naturalmente, c’è Maurizio Costanzo. Lui, però, non è solo un maestro ma molto di più: gli voglio bene. È un amico, un complice. Ogni mattina commentiamo gli ascolti di “Io e te” del giorno prima e ci sentiamo il pomeriggio alla fine della puntata. Presto ricominceremo le riunioni per il “Maurizio Costanzo show” (di cui Diaco è uno degli autori, ndr)».

 

sandra milo pierluigi diaco

E Gianni Boncompagni? Lei recentemente ha ricordato un suo insegnamento: “la tv deve essere jazz”.

 

«Ho avuto l’onore di frequentarlo grazie a Irene Ghergo, sua storica collaboratrice nonché una delle mie migliori amiche. Abbiamo passato insieme tante serate. A prescindere dal concetto di jazz, lui diceva che la televisione deve essere improvvisata. Questo non vuol dire che non debba essere scritta, che non ci debba essere una scaletta, ma che nella diretta devono esserci momenti di improvvisazione che la rendano imprevedibile. Una delle cose che non mi piace della tv è proprio la prevedibilità».

pierluigi diaco

 

Per lei questo è un momento molto positivo anche per quanto riguarda la sfera privata, anche grazie al giornalista di La7 Alessio Orsingher con cui si è unito civilmente nel 2017. C’è qualcosa che le manca?

 

«La mia è una serenità che nasce dalla consapevolezza, è figlia di un percorso fatto, come per tutti, di alti e bassi. Sicuramente quello con Alessio è stato l’incontro sentimentale più importante della mia vita. Cosa mi manca? Non lo so, ma è vero che da qualche tempo avverto con forza il sentimento della paternità, di una dimensione genitoriale che, non potendo conseguire naturalmente, cerco di vivere con i miei nipoti e con i figli degli amici. Sicuramente mi piacerebbe avere un figlio, ma non essendo favorevole alla maternità surrogata, so che questo potrà accadere solo quando in Italia ci sarà una legge sulle adozioni che prescinda dal genere sessuale. Però si tratta di processi culturali che hanno bisogno di tempo, l’unico modo per ottenerli è non forzarli».

L ABBRACCIO TRA PIERLUIGI DIACO MARA VENIERPIERLUIGI DIACO ALESSIO ORSINGHER

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...