''RULA RECITA UNA PARTE: L'IMMIGRATA SFIGATA'' - UNA FIAMMEGGIANTE SOUAD SBAI: ''DI POLITICA SI PARLA OVUNQUE. ALMENO A SANREMO LASCIATECI UNA BOCCATA D'ARIA. AL FESTIVAL NON ANDREI, MA TANTO NON ESSENDO DI SINISTRA, COME ''NUOVA ITALIANA'' NON VALGO NULLA''. LA JEBREAL ABBRACCIATA A WEINSTEIN CHE PARLA DI VIOLENZA SULLE DONNE? ''SE FOSSI IN LEI, QUEST'ITALIA CHE DIPINGE COME RAZZISTA E XENOFOBA, MA LE GARANTISCE UN PALCOSCENICO, LA RIVALUTEREI''

-

Condividi questo articolo


 

Alessandro Rico per “la Verità

 

souad sbai souad sbai

Souad Sbai, origini marocchine ma nostra concittadina dal 1981, è una di quelle che Rula Jebreal definirebbe «nuove italiane». Laureata in lettere alla Sapienza di Roma, attivista per i diritti delle donne, da anni al fianco delle immigrate che subiscono abusi e infibulazioni da padri o mariti di fede musulmana, la Sbai è stata anche deputata, nelle file del Pdl, tra il 2008 e il 2013. In questi giorni, il suo nome è venuto fuori in relazione alla polemica sulla presenza di Rula Jebreal al Festival di Sanremo: la Sbai sarebbe un ottimo «contraltare» alle filippiche anti italiane della giornalista di origini palestinesi.

 

Se la invitassero, salirebbe sul palco dell' Ariston?

(Qualche secondo di silenzio) «Sinceramente?».

Eh sì...

«A Sanremo non ci andrei».

 

Perché no?

«Non è il mio mondo».

RULA JEBREAL CON WEINSTEIN E SCHNABEL RULA JEBREAL CON WEINSTEIN E SCHNABEL

 

Cosa intende?

«Sanremo per me, "nuova italiana", è uno spettacolo della canzone. Un break».

 

La politica deve restarne fuori?

«Di politica si parla ovunque. Lascino che Sanremo sia una boccata d' aria».

 

Crede che la chiamerebbero mai?

«Guardi, io mi occupo da anni di donne vittime di violenza. Mi sono sporcata le mani, ci ho messo la faccia, ho rischiato pure la vita».

Però?

«Non ho mai ricevuto passerelle mediatiche».

Mai?

«Ma non mi lamento: non mi metto mica a recitare la parte dell' immigrata sfigata, come ha fatto la signora».

 

La «signora» è la Jebreal?

RULA JEBREAL HARVEY WEINSTEIN RULA JEBREAL HARVEY WEINSTEIN

«Non la voglio nemmeno chiamare per nome».

Però si è appena definita «nuova italiana», la stessa formula che usa Rula.

«Io però sono italiana a tutti gli effetti. Mi prendo la parte buona e quella cattiva dell' Italia».

 

Qual è la parte cattiva?

«Dipende dai punti di vista.

Ma non mi piace come la signora insulta questo Paese. E non capisco perché, solo per il fatto di essere nata in Marocco, dovrei essere di sinistra».

 

Non tutti gli immigrati sono di sinistra?

rula jebreal e bianca brandolini d adda rula jebreal e bianca brandolini d adda

«È quello che vuol far credere chi pretende di dimostrare che essere stranieri qui è un handicap».

 

E non è così?

«Guardi me: sono stata la prima donna araba della storia repubblicana a entrare in Parlamento».

Anche la Jebreal ha fatto una bella carriera.

«Ma quelle che pontificano come lei, nei tribunali, a costituirsi parte civile per le donne ammazzate, io non le ho mai viste».

 

Lei cosa fa per le donne?

«Oggi gestisco un numero verde che si chiama "Mai più sola": rispondiamo alle donne in difficoltà 24 ore su 24. La sinistra radical chic non se n' è accorta, non ha mai speso una parola né offerto un aiuto».

souad sbai souad sbai

Zero?

«Ho ricevuto premi all' estero. Ma qui...».

Qui?

«Be', non sono di sinistra...Come immigrata non valgo nulla. Altrimenti, chissà, mi avrebbero fatta ministro».

Poteva recitare anche lei la parte dell' immigrata sfigata!

«Sono arrivata in Italia di centrodestra e resterò tale».

 

Lei ha ricordato che la Jebreal ha espresso giudizi molto duri sull' Italia. Forse è per questo che non era il caso di concederle una passerella all' evento nazionalpopolare per eccellenza?

«Quello che io rimprovero alla signora sono proprio le sue offese a quella parte d' Italia che vota come a lei non piace: faccia opposizione, ma non insulti nessuno dandogli del razzista e dello xenofobo.

rula jebreal rula jebreal

E non pretenda di rappresentare lei la "vera" Italia».

 

Quella dei nuovi italiani?

«Ma i nuovi italiani siamo noi. Quelli che la sinistra non vede. Sa chi avrei visto bene a Sanremo?».

Chi?

«Afef. Lei sì che è un esempio d' integrazione e amore per l' Italia».

Sta circolando la foto della Jebreal abbracciata ad Harvey Weinstein, magnate del cinema alla sbarra per molestie, che produsse un film tratto da un suo romanzo. Non è un po' ipocrita che il suo discorso a Sanremo sia contro la violenza sulle donne?

«I radical chic sono tutti uguali».

 

In molti puntano il dito sugli insulti che ha ricevuto Rula sui social.

rula jebreal rula jebreal

«Gli insulti sono da condannare».

 

Lei ne riceve?

«Dagli islamisti radicali. Anche minacce di morte. Ma non vado a lamentarmi in tv».

 

Non si è sentita sostenuta?

«Dalle signore radical chic non ho mai ricevuto solidarietà. Ne ho avuta molta di più dalle donne "normali", che neppure seguono la politica».

 

Due pesi e due misure?

«Se non la pensi come loro, quelli di sinistra ti lascerebbero morire. Perciò, se fossi al posto di quella signora...».

 

Sempre la Jebreal.

rula jebreal. rula jebreal.

«Sì. Al suo posto, quest' Italia che lei dipinge come razzista e xenofoba, ma le garantisce un palcoscenico, la rivaluterei...».

rula jebreal cnn rula jebreal cnn rula jebreal carpisa rula jebreal carpisa rula jebreal pubblicita carpisa rula jebreal pubblicita carpisa rula jebreal carpisa rula jebreal carpisa RULA JEBREAL RULA JEBREAL rula jebreal pubblicita carpisa rula jebreal pubblicita carpisa RULA JEBREAL RULA JEBREAL azzedine alia rula jebreal azzedine alia rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal foto di luciano di bacco rula jebreal foto di luciano di bacco rula jebreal 2 rula jebreal 2 RULA JEBREAL RULA JEBREAL RULA JEBREAL RULA JEBREAL RULA JEBREAL JULIAN SCHNABEL RULA JEBREAL JULIAN SCHNABEL rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal rula jebreal giovanna botteri rula jebreal giovanna botteri

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…