mahmood

''SOLDI'' NON PARLA DI SOLDI - MAHMOOD PARTE IN TOUR PRIMA DI SBARCARE ALL'EUROVISION E RIVELA IL VERO SIGNIFICATO DELLA CANZONE CON CUI HA VINTO SANREMO. ''DOPO LA VITTORIA HO RIPARLATO CON MIO PADRE'' - ''ORMAI HO CANTATO COSÌ TANTE VOLTE QUELLA CANZONE CHE SE LA SBAGLIO A TEL AVIV SONO SFIGATO'' - E AL CRONISTA CHE GLI PARLA IN INGLESE RISPONDE: ''CAZZO NON HO CAPITO'' (VIDEO)

 

 

Luca Valtorta per ''la Repubblica''

 

Tutti vogliono fare una foto con Mahmood: per forza, non solo è il vincitore di Sanremo ma anche una delle poche presenze positive nell'Italia di questi tempi. Alessandro Mahmoud, 26 anni, cresciuto nel quartiere Gratosoglio nel Sud di Milano, sorride sempre. Non per posa: è così. Il suo disco, in cui c'è Soldi, si intitola Gioventù bruciata. "Quella con cui mi identifico", spiega, "anch'io ho passato periodi di abbattimento e di apatia ma alla fine ho sempre trovato la forza di combattere".

 

matteo salvini stringe la mano a mahmood al maurizio costanzo show 15

La data zero del tour è il 25 aprile a Parma, Piazza Garibaldi. Per l'Italia un anniversario molto importante.

"Sono orgoglioso di dare inizio alla mia attività live proprio in questo giorno in cui si ricorda la liberazione del nostro paese dalla dittatura del fascismo".

 

Per te è una cosa importante lottare per la libertà?

"Io credo che bisogna sempre lottare per la libertà. Ognuno nel suo campo. Nel contesto discografico succede che spesso cercano di modellarti per farti funzionare di più sul mercato. Secondo me invece bisogna essere se stessi. Nel passato dell'Italia c'è stata una vera e propria lotta per la liberazione, in quella di oggi bisogna combattere ogni giorno battaglie forse piccole ma secondo me importanti perché la costrizione passa in una maniera più sottile".

 

Quali sono queste battaglie?

sala mahmood

"Io sono agli inizi: ci sono tante cose che devo ancora capire ma vorrei che la musica italiana riuscisse ad avere rilevanza anche fuori dal nostro paese. Per questo andare all'Eurovision è un passaggio molto importante. Lì possiamo mostrare al mondo quanto valiamo".

 

Secondo alcuni però la musica italiana è solo quella che segue un certo tipo di tradizione melodica, non quella contaminata con altri generi come il rock, il rap o la trap.

"È da stupidi dire una cosa del genere: la musica è una cosa in costante evoluzione, non può venir fissata dentro dei canoni. Deve rispecchiare l'anima di chi la fa indipendentemente dalle mode del momento ma credo che questo messaggio puro e diretto non possa prescindere dalla contaminazione con il tempo in cui si vive: evoluzione e contaminazione sono fondamentali".

 

A proposito di far conoscere la musica italiana all'estero, ha parlato di te anche il "New York Times"...

"Non mi sarei mai aspettato una cosa simile, anche perché i giornalisti sono venuti apposta a Milano per intervistarmi e farmi le foto: sono stati con me una giornata intera! È stato un onore per me portare un po' del mio mondo negli Stati Uniti, un paese che è sempre stato un mio sogno quando da piccolo ascoltavo Stevie Wonder, Ray Charles, Otis Redding".

 

mahmood

Ma tu in America ci sei mai stato?

"Mai. Il mio sogno è portare mia madre a New York perché è sempre stata un po' la meta dei nostri sogni, per noi New York è un po' come la Fabbrica di cioccolato, un luogo mitico del nostro immaginario".

 

A proposito, il NYT ti ha fotografato in un caffè di Milano (vedi foto qui sopra, ndr): è quello dove, come mi hai raccontato, facevi "cappuccini male"?

"No, non è quello. L'originale era in San Babila e beh, sì non ero molto bravo, ci provavo ma con scarsi risultati. Così come quando andavo ad aiutare mia mamma ai tempi del liceo nel suo bar: non ero molto costante, spesso finiva che non ci andavo, con la musica invece sono sempre stato un perfezionista".

 

mahmood e il fidanzato lorenzo tobia marcucci foto chi 1

Tua madre quanto è stata importante?

"Già alla medie io volevo fare musica e grazie a lei ho potuto prendere lezioni di canto ma soprattutto è stata fondamentale quando stavo davanti al Nintendo un po' disilluso: mi scuoteva per farmi andare avanti".

 

E tuo padre? In "Soldi" c'è una frase che dice: "Mettevi in macchina le tue canzoni arabe e stonavi/ e poi mi raccontavi vecchie favole"...

"Sì ho questo ricordo di mio padre che mi faceva ascoltare le sue canzoni e mi diceva "Ale devi ascoltare questa: è la cantante più brava d'Egitto (imita l'accento egiziano, ndr)". E io: "Va beh se proprio devo...". Cantava malissimo queste canzoni che a me non piacevano ma che però evidentemente in qualche modo mi sono rimaste dentro".

 

mahmood e il fidanzato lorenzo tobia marcucci foto chi 3

Dopo la vittoria a Sanremo hai sentito tuo padre?

"Sì, mi ha fatto i complimenti".

 

Non deve essere stato facile per lui, forse. Un'altra strofa della canzone dice: "Lasci la città ma nessuno lo sa/ ieri eri qua/ ora dove sei papà".

"Avevo deciso di tentare il tutto per tutto con questo canzone e così ci ho messo me stesso senza filtri: andare a Sanremo con una canzone che in una parte è cantato in arabo! E poi Soldi non parla di soldi: dentro c'è rabbia. La mia rabbia più che la tristezza. È un testo molto personale ma io sentivo che dovevo cantarla".

 

Cosa dice la parte in arabo?

"Dice: "Figlio mio, figlio mio, amore vieni qua"".

 

A cosa si riferisce?

"Era una frase che mi diceva da piccolo mio padre quando andavamo al parco e che mi è rimasta dentro".

 

Dicevi che "Soldi" non parla di soldi.

"Parla di come i soldi possono cambiare i rapporti all'interno di una famiglia: quindi è un po' il contrario di quello che uno può pensare se ascolta solo il ritornello".

 

Il 14 maggio inizia l'Eurovision, dove rappresenti l'Italia: ce la puoi fare?

"A fare una bella figura spero proprio di sì: l'ho cantata talmente tante volte Soldi che se la sbaglio lì sono davvero sfigato".

 

mahmood marco mengoni

Poi la prima data vera del tour è il 30 aprile. Cosa farai?

"Farò tutto il disco nuovo e ci saranno anche delle sorprese inedite. E poi degli ospiti che non posso ancora svelare". 

 

Sarebbe bello se l'Italia vincesse l'Eurovision con Mahmood.

"Non mi importa vincere: ho già avuto tanto. Ma comunque ce la metterò tutta".

 

 

 

 

mahmood mahmoodfiorello mahmoodMAHMOOD MAHMOODmahmood a sanremo 2019MAHMOODMAHMOODil volo fanno la festa a mahmoodmahmood peter gomezmahmoodmahmood mahmood 4mahmood mahmood MAHMOOD mahmood marco mengoni

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?