premio strega 2019 scurati

'STREGATI' DAL BAFFO ORANGE DI SCURATI E DALL’OMBRETTO AZZURRO DI DACIA MARAINI, LE DUE UNICHE NOTE DI COLORE LETTERARIO DELLA SERATA – “MA CH’È VENUTO PURE DAVID BOWIE?” NO, E’ ANDY DEI BLUVERTIGO: “MISSIROLI VENIVA AI NOSTRI CONCERTI”. E SU MORGAN... - "BERTY-NIGHTS" E LA “CRISI DI CIVILTÀ”, MASTELLA CONTRO GLI INTELLETTUALI DEI MIEI STIVALI, SANDRO VERONESI E LA CAMICETTA TENDENZA COCORICÒ, CATERINA BALIVO MANDA IN SOLLUCCHERO I FETICISTI DEL NINFEO - C’È PURE REMO GIRONE, “... COME CA**O SE CHIAMAVA NE ‘LA PIOVRA’, EH?”, ''OH, QUEST’ANNO NUN S’E’ VISTO MANCO SGARBI!'' - VIDEO

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Fulvio Abbate per Dagospia

dacia maraini foto di bacco

 

Tema: Premio Strega 2019, oh, Strega! La fila per accedere al Ninfeo, il caldo che non da’ tregua, la sensazione che forse sarebbe stato meglio arrivare più tardi o non venire proprio, i figli del generone romani che si sono vestiti come se stessero andando a una prima comunione, quasi che la Fondazione Bellonci dovesse consegnare loro uno Zenith placcato oro ciascuno, le signore il lungo, le ragazze in lungo, i cronisti politici che la sanno lunga, e adesso, forti del cinismo capitolino, ridono dandosi pacche, il vincitore annunciato che giunge e si fionda al tavolo Bompiani, le fanciulle ancelle letterarie scollate, il seno in vista, l’ombretto turchese di Dacia Maraini, Bertinotti omaggiato da giovani ammiratori, Augias in età da pensione eppure sempre lì imperterrito a fare Augias, e quest’anno non c’e’ Paolo Mieli, “...già, dov’e’ Paolo nostro?”, il cantante dei Bluvertigo, e quella che, notandolo, così commentò: “Ma ch’è venuto pure David Bowie?”,

antonio scurati foto di bacco

 

mancano solo i morti, dove sarà la baronessa, quella che si metteva la veletta?”, e chissà se ci vedesse Pasolini, che poi pure lui scriveva supplicando il voto per “Una vita violenta”, che “non l’hai letto l’epistolario?”, Fabrizio Corallo in blazer con il suo meritato incedere da prim’attore solca la folla, Clemente Mastella che porta in salvo un piattino di mozzarelle, riguadagnando il tavolo riservato, “oh, quest’anno nun s’è visto manco Sgarbi!”, quelli che aspettano Veltroni per dirgli “Walter, Walter, torni a fare il sindaco, dai!”, marchette e bottigliette mignon, l’elicottero della scorta di Putin fuori tempo massimo sorvola il cielo sopra Valle Giulia, il ricordo dell’Etrusco che colpisce ancora,

lorenza fruci fulvio abbate foto di bacco

 

L’ex ministro Franceschini ex ormai perfino di se stesso, zero sentore del nuovo Palazzo sovranista, il poeta Valerio Magrelli avanza con le stampelle, una si è messa l’abito scosciato come se fosse al matrimonio del cognato, Angelo Guglielmi taglia la folla diretto chissà dove; c’è pure Remo Girone, “... come cazzo se chiamava ne La piovra, eh?”, Pino Strabioli, eroico, fa la diretta per la Rai, accanto a lui arriva Piera Degli Esposti, ecco Sonia Zhou, leggendaria imprenditrice cinese, il suo ristorante di via Bixio non conosce sosta, ecco Rutelli sorridente come solo lui sa, il generone intanto presidia i suoi tavoli prenotati con orgoglio assai capitolino, le mignon del liquore che da’ nome al premio come cadeau sui tavoli, “... ma tu l’hai letto er libbro de Mussolini? Dice che è scritto molto bene!” Risposta: “Te credo, si nun vince ‘st’anno quello s’ammazza!”, il ri-ombretto di Dacia Maraini, forse l’unica nota di colore letterario di tutta la serata.

 

 

fausto e lella bertinotti foto di bacco

'STREGATI': BERTINOTTI, ANDY DEI “BLUVERTIGO”, MASTELLA

Francesco Persili per Dagospia

 

“Una forza tremenda è in noi, la libertà…” Gli occhi di Fausto Bertinotti fiammeggiano nel ricordare “La bella estate” di Cesare Pavese. “Era il 1950. Pavese arriva qui, vince lo Strega e pochi mesi dopo si uccide…Per quelli della mia generazione lui ha rappresentato tanto, era il nostro sguardo sul mondo. Non so oggi chi possa esserlo per mio nipote però non voglio neanche opporgli la presunzione di un vecchio che ha avuto la fortuna di vivere un periodo straordinario”.

andy bluvertigo lilia overtani foto di bacco

 

L’ex presidente della Camera continua a coltivare la certezza del dubbio nel Ninfeo di Villa Giulia a Roma tra mozzarelline e una mezza minerale. Parte dai finalisti dello Strega (“Ho letto i loro libri ma non ho titolo per pronunciarmi”) e allarga l’orizzonte della riflessione. “Quella che viviamo è una crisi di civiltà. È difficile pretendere dalla letteratura un elemento salvifico. Sento dire che la cultura potrebbe salvare il mondo ma al contempo ci si lamenta perché i nuovi non sono all’altezza dei padri. Non abbiamo più Sartre, Moravia, e manca Pasolini. Sembra tutto contradditorio, e infatti lo è. Ma queste sono le acque in cui oggi dobbiamo nuotare, senza presunzioni e soprattutto senza operare confronti impossibili con il secolo scorso. Un secolo grande e terribile…”.

 

piera degli esposti francesco rutelli foto di bacco

Emanuele Macaluso ha detto: “Mi manca la sinistra. Di quella abbiamo bisogno. Ma va ripensata”. Condivide? “La sinistra è in uno stato di enorme crisi”, arguisce il "sub-comandante" Fausto, “ma il socialismo sta tornando di moda laddove uno non se l’aspetta, negli Stati Uniti, con Sanders, mentre da noi oggi il termine socialista sembra inutilizzabile in politica. Bertinotti parla delle proteste in Algeria contro Bouteflika e la piazza lì: “La politica rinascerà dalla rivolta”. Ma in Italia rivolte e rivoluzioni non si possono fare perché, come sostenevano Longanesi e Missiroli (Mario però!), alla fine ci conosciamo tutti. “Non è vero che l’Italia è sempre stata uguale nel suo continuismo, nel suo trasformismo. Il movimento operaio ha segnato una discontinuità…”.

 

Dalla lotta di classe alle guerre per il buffet, allo Strega è un attimo. Le dissertazioni sul cibo “sempre più scarso” sono più fruste delle conversazioni sul declino di Roma e il boom di Milano e sulla frattura popolo-élite che pure si portano molto (per la cronaca: il popolo era da Ultimo che ha portato 64mila spettatori all’Olimpico).

sandra lonardo clemente mastella fausto bertinotti maria sorrento e lella bertinotti

 

Elena “Kelly” Stancanelli azzarda un monospalla nero, una madeleine ’80 - ’90 con pensiero dedicato a Patsy Kensit e Jennie Garth, la Kelly di Beverly Hills 90210. Rutelli scherza con Lotito (“Abbiamo pianificato il prossimo acquisto della Lazio”) e poi va ad omaggiare Piera Degli Esposti. Sandro Veronesi esibisce una camicetta fantasia tendenza Cocoricò, Caterina Balivo scopre ma non troppo i piedi che mandano in sollucchero i feticisti del Ninfeo, Fulvio Abbate si lamenta per la tradizionale cappa di afa, umidità e appicicume che aleggia: “Speriamo di resistere” (anche se Walter Siti ce lo ha insegnato: resistere non serve a nulla).

 

elena stancanelli foto di bacco

“Se inizio con i cocktail non posso regge”. “Voglio vedè se Maria ha schiodato da lì”. Socialite romanella. Baci sudati tra persone che non si vorrebbero baciare. Rossetto e cioccolato. Ornella Vanoni, of course. C'è anche la cantante milanese nella colonna sonora del romanzo di Missiroli (Marco). “Anche lui era un nostro fan”, sottolinea Andy dei “Bluvertigo”: “Ho avuto l’opportunità di conoscerlo insieme agli altri candidati al Premio durante un incontro a Cervo. Ho scoperto con grande piacere che Missiroli veniva ai nostri concerti. Abbiamo ricordato le esibizioni al Velvet di Rimini, insieme abbiamo passato una serata amarcord”. Di Morgan e delle sue vicende legate allo sfratto Andrea Fumagalli non ne vuole parlare “per una questione di amicizia e di rispetto”.

 

victoria zinny e remo girone foto di bacco

Parla invece di David Bowie e dello spettacolo dedicato al “Duca Bianco” con cui sta girando l’Italia: “Ho deciso di farlo per imparare di più. Lui è un patrimonio infinito per ogni artista…” Tra glam rock e cultura pop, si registra il ritorno del romanzo storico e il trionfo di Scurati con il libro sull’ascesa di Mussolini, e il secondo posto di Benedetta Cibrario.

 

caterina balivo foto di bacco

“Una vittoria annunciata ma giusta”, scolpisce Clemente Mastella, “dopo due secondi posti Scurati rischiava di finire come Tano Belloni, l’eterno secondo dietro Girardengo”. La sua affermazione “è positiva” – prosegue il sindaco di Benevento – perché magari si aprirà una discussione sulla figura di Mussolini. E’ importante che se ne parli anche perché i tempi sono quelli che sono…” E’ preoccupato? “Abbastanza. Non è che viviamo tempi che rischiarano gli orizzonti per la democrazia però bisogna fare qualcosa e scuotersi”. Come? “La cultura può aiutare. Ma non quella degli intellettuali dei miei stivali, come li chiamava Craxi, la cultura di cui abbiamo bisogno è quella che crea una via Lattea di principi, valori e coraggio. Ormai qui nessuno ha più coraggio, nessuno rischia più…”. Nessuno, tranne Scurati che strega tutti con un baffo dalle nuance arancio.

clemente mastella claudio lotito maria sorrento sandra lonardoclemente mastella e la moglie sandra

virman cusenza foto di baccovittorio zincone e la madre foto di baccovalerio magrelli foto di baccosonia zhou e vladimiro polchi foto di baccostefano colettavaleria licastro foto di baccostefano conticelli foto di baccoumberto croppi foto di baccovalentina petrini e vittorio zinconevincenzo bocciarelli maria gloria fontana francesco vergovichsandro veronesi foto di bacco

olga e giuseppe ferrajoli foto di baccomarino sinibaldi e eleonora foto di baccoangelo bucarelli foto di baccodaniela porro foto di baccodelia d ubaldo laura melidoni roberta petronio giulia cerasoli foto di baccopierluigi battista foto di baccopino strabioli giuseppe d avino foto di baccopino strabioli e sonia hang zhou foto di baccoricardo franco levigiancarlo loquenzi foto di baccogaetano savatteriliquore stregagiorgio patrizi renato minore foto di baccogiuseppe d avino elena polidori foto di baccogiuseppe d avino valerio berruti foto di baccoguido d ubaldo valerio berruti foto di baccola mitica lavagna del premio stregaroberto natale foto di baccosabino de nichilo franco buffoni francesco paolo del re foto di baccosandra lonardo saluta lella bertinotti foto di baccopiera degli esposti foto di baccopaolo repettipaolo conti annamaria malato foto di bacconinfeo villa giulianinfeo di villa giulia foto di baccomirella serri e paolo forcellinimario staderini foto di baccomario castagna and friendsludina barzini foto di baccomarco missiroliludina barzini e pino strabioli foto di baccomaria sorrento clemente mastella sandra lonardo rita e pierluigi mancusomariella anziano e josephine alessio foto di baccodacia maraini foto di bacco (2)corrado calabro foto di baccocorrado augias foto di baccogaetano savatteri e fulvio abbateantonio scurati vincitore foto di baccoantonio scurati vince il premio strega foto di baccoantonio scurati vince il premio strega 2019 foto di bacco (5)antonio scurati vince il premio strega 2019 foto di bacco (4)antonio scurati vince il premio strega 2019 foto di bacco (3)antonio scurati vince il premio strega 2019 foto di bacco (2)antonio scurati vince il premio strega 2019 foto di bacco (1)antonio scurati intervistato foto di bacco

 

nicola lagioia foto di bacco

DANIEL DELLA SETA E DANILA DE LUCIA

giuseppe scaraffia e barbaraclaudio lotito foto di baccoclemente mastella claudio lotito sandra lonardo foto di baccoclemente mastella fausto bertinotti foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”