ASPETTANDO GADOT, CHE "RAZZA" DI POLEMICA – L’ATTRICE ISRAELIANA INTERPRETERA’ LA REGINA D’EGITTO CLEOPATRA IN UN FILM MA IL MONDO ARABO PROTESTA: "È EBREA, NON PUÒ. QUALE IMBECILLE A HOLLYWOOD HA PENSATO FOSSE UNA BELLA IDEA SCRITTURARE LA SCIALBA GADOT INVECE CHE UN'AVVENENTE DIVA ARABA?", "VERGOGNATI, IL TUO PAESE RUBA LA TERRA AGLI ARABI E TU I LORO RUOLI" – SOLO CHE CLEOPATRA ERA DI ORIGINE GRECO-MACEDONE…

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DAVIDE FRATTINI per il Corriere della Sera

 

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Il prossimo scontro con re Bibi sarà alla pari. Tra monarchi. Gal Gadot ha annunciato ai suoi 43 milioni di seguaci su Instagram di essere stata scelta per interpretare la regina Cleopatra, gli stessi ammiratori ai quali si era rivolta per criticare Benjamin Netanyahu. Che i messaggi dell'attrice israeliana siano per la convivenza («ama il tuo vicino come te stesso.

 

Non è una questione di destra o sinistra, ebrei o arabi, laici o religiosi. È una questione di dialogo, di pace ed eguaglianza, della nostra tolleranza gli uni verso gli altri») e contro le sparate intolleranti del primo ministro non è bastato alle sentinelle sempre sveglie della cultura woke.

 

Hanno lanciato l'allarme e sbarrato il cancello via social: per loro è inaccettabile che un'israeliana possa rappresentare la donna che ha dominato sull'Egitto per oltre vent' anni.

 

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«Quale imbecille a Hollywood ha pensato fosse una bella idea scritturare la scialba Gal Gadot invece che un'avvenente diva araba. Vergognati Gal: il tuo Paese ruba la terra agli arabi e tu i loro ruoli». Quelli di Sameera Khan sono stati tra i commenti più rilanciati e approvati, anche se la giornalista di origine pachistana (ed ex Miss New Jersey) in passato è incappata in qualche strafalcione digitale come difendere Stalin - «sarei morta per lui» - ed elencare le «virtù» della vita nei gulag: «Due settimane di vacanza a casa, niente uniforme da carcerati, casette per le coppie sposate, educazione, musica e teatro per i prigionieri...».

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Dai suoi tweet contro Gal Gadot la discussione è dilagata: in molti hanno difeso la scelta dell'israeliana e hanno ricordato che Cleopatra era di origine greco-macedone, il controllo della dinastia tolemaica sull'antico Egitto inizia alla morte di Alessandro Magno e si conclude con lei.

 

Altri hanno fatto notare che neppure Liz Taylor (protagonista nel colossal del 1963) era nata in Nordafrica e sono stati subito zittiti dai guardiani della cancel culture: «Allora non c'eravamo noi a vigilare». E hanno insistito a pretendere che Gadot lasciasse la parte a un'egiziana: «Come puoi celebrare le donne, se poi usurpi le culture degli altri?». Gadot è stata la terza attrice hollywoodiana ad aver guadagnato di più quest' anno.

 

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La pandemia di Covid-19 ha rinviato l'uscita di Wonder Woman 1984, l'ex modella israeliana è riuscita però a girare Red Notice per Netflix. Proprio la sua prima Wonder Woman è stata boicottata in Libano: non per l'uniforme indossata dalla principessa amazzone - spada e scudo sulle spalle - ma per la divisa che Gal Gadot ha portato a 18 anni, oggi ne ha 35, come tutti i ragazzi israeliani: quella dell'esercito. Il governo libanese aveva deciso di bandire il film dopo la campagna di boicottaggio sostenuta dall'organizzazione sciita Hezbollah, che con Israele ha combattuto 34 giorni di guerra nell'estate del 2006.

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