rubrica candela 9 aprile 2021

BARBARA D’URSO BUSSA ALLA RAI MA NESSUNO VUOLE APRIRE - COME DAGOANTICIPATO, CATTELAN SBARCA A VIALE MAZZINI MA CI SONO GIA' PROBLEMI - C’E’ CASCHETTO DIETRO AL NO DELLA MARCUZZI A “SCHERZI A PARTE” - COME HA REAGITO ANTONIO RICCI ALL’ARRIVO DEL “NEMICO” BAGLIONI A CANALE5? - LE “OLGETTINE” NON MUOIONO MAI: MANUELA FERRARA ALL'ISOLA DEI FAMOSI - LE FOTO SOFT "PORNO" DI UN VOLTO NOTO AVREBBERO FATTO FARE UN SALTO DALLA SEDIA AI DIRIGENTI TV - AVVISATE I BERLUSCONI CHE UN NOTO E DISCUSSO GIORNALISTA CHE LAVORA A MEDIASET NEI GIORNI SCORSI AVREBBE…

ALESSANDRO CATTELAN

Giuseppe Candela per Dagospia

 

COME DAGOANTICIPATO CATTELAN SBARCA IN RAI MA CI SONO GIA' PROBLEMI CON BUDGET E DATA

Dagospia ha anticipato nelle scorse settimane lo sbarco di Alessandro Cattelan su Rai1 con uno show prodotto da Fremantle, il sito Tvblog ha aggiunto il titolo "Da Grande", due puntate previste inizialmente a maggio ma slittate in autunno. Per la trasmissione, basata su monologhi e sulla paura di diventare grandi, in una sorta di confronto generazionale, i problemi non mancano.

 

alessandro cattelan annuncia la giuria di x factor 2020

L'arrivo di Cattelan, curato dalla manager Donà, nipote della Mori, è sostenuto con forza dall'amministratore delegato Salini che però in scadenza. Insomma Cattelan quando andrà in onda non avrà alle spalle chi lo ha voluto, punterà su Fremantle che ha da sempre una predilezione nei suoi confronti avendoci lavorato a X Factor. I problemi, dicevamo, ci sono e non sono pochi. Questo programma non può andare male perché si brucerebbe il futuro del conduttore di Tortona in Rai, si cerca di rafforzare il format per bilanciare la mancanza di notorietà di Cattelan, sconosciuto al pubblico della tv generalista.

 

IL CULO DI ALESSIA MARCUZZI

Servono soldi, qualcuno già parla di megabudget, ma la Rai non è Sky. Le polemiche sono dietro l'angolo. Servono ospiti di peso, si punta a grandi nomi internazionali, si cercano sponsor (magari testimonial legati al conduttore). Stando alle nostre fonti capoprogetto potrebbe essere Gloria Brunetti, di ritorno da RaiSport ma con alle spalle anche Festival di Sanremo. Si troverà la quadra?

niente tv beppe caschetto

 

SCHERZI A PARTE, IL NO DI ALESSIA MARCUZZI. C'ENTRANO PAPI E CASCHETTO

Mediaset, come anticipato dal settimanale Oggi, ha sciolto la riserva puntando su Enrico Papi per la nuova edizione di Scherzi a parte. In pole position per il ruolo femminile, secondo il settimanale, ci sarebbe Alessia Marcuzzi. La conduttrice in effetti era davvero la prescelta ma nelle ultime ore ha rifiutato la proposta.

 

ENRICO PAPI

Stando alle nostre fonti il motivo sarebbe da ricercare in altre logiche: un no voluto dal suo manager Beppe Caschetto, complice la presenza nella trasmissione di Enrico Papi. Papi era assistito dalla Itc2000, nonostante gli accordi decise di non partecipare all'Isola dei Famosi accettando in extremis l'offerta di Milly Carlucci per Ballando con le Stelle. Da qui la rottura. Chi prenderà il posto della Marcuzzi? Papi dovrebbe condurre Scherzi a parte in solitaria.

antonio ricci 4

 

GIRA VOCE

1) Per restare in tema gira voce che dalle parti di Canale 5 e della produzione del programma non sarebbero affatto felici dell'overdose di scherzi trasmessi da Le Iene. Nessuno ha l'esclusiva ma l'atteggiamento del programma di Italia1 rischia di bruciare il format destinato a Canale 5.

 

CLAUDIO BAGLIONI

2) A Cologno Monzese qualcuno con il sorriso, altri con preoccupazione, si chiedono come abbia reagito Antonio Ricci con il gruppo di Striscia la notizia alla notizia dell'arrivo su Canale 5 di Baglioni. Il divo Claudio a maggio occuperà tre prime time su Canale 5, gli scontri con Ricci sono nella memoria di molti. Proprio il tg satirico ha curato una lunga inchiesta sulla Friends & Partners di Ferdinando Salzano, manager di Baglioni.

 

3) Come Dagoanticipato Barbara D'Urso, a rischio ridimensionamento dalle parti di Cologno Monzese, starebbe cercando di intavolare una trattativa con la Rai. Dalle parti di Viale Mazzini però non hanno nessuna intenzione di accoglierla (il contratto della conduttrice non scade quest'anno) ma la notizia non è l'esito dell'eventuale trattativa ma il solo "avvicinamento".

barbara durso 1

 

NOMINE RAI, DRAGHI SCEGLIERA' AD E PRESIDENTE. MELONI PUNTA SU DI MEO

Chi entra e chi esce? A Viale Mazzini è da tempo partito il totonomine con alcuni nomi realmente sul tavolo, altri mai nemmeno vagliati. Stando alle nostre fonti le certezze sarebbero poche, una sembra essere chiara a molti: l'amministratore delegato e il presidente saranno scelti da Mario Draghi.

 

LUDOVICO DI MEO

Il Premier ascolterà i partiti ma la scelta sarà sua, servono nomi di spessore, possibilmente interni. Un cambio di passo, netto e deciso, su piano industriale e costi, via le strutture inutili. Circola anche l'ipotesi di una sostituzione dei direttori di rete tra giugno e luglio, ipotesi suggestiva ma non confermata.

 

La vera notizia che prende piede negli ultimi giorni riguarda Ludovico Di Meo, attuale direttore di Rai2. Nonostante la seconda rete stia crollando a colpi di flop con volti a dir poco discutibili, Di Meo potrebbe essere l'unico riconfermato. Nome "concesso" all'opposizione, voluto con forza dal duo Rossi-Meloni ma ostacolato da buona parte della maggioranza.

 

MANUELA FERRARA

LE OLGETTINE NON MUOIONO MAI: MANUELA FERRARA ALL'ISOLA DEI FAMOSI

L'ex meteorina Manuela Ferrara sbarcherà presto in Honduras per partecipare come concorrente all'Isola dei Famosi, la notizia è stata anticipata dal sito Tvblog. Molti associano la ragazza a presunti flirt con Ronaldo e Higuain ma basta fare un salto indietro nella memoria per ricordare la vicinanza tra la Ferrara, definita ai tempi una delle "olgettine", e Silvio Berlusconi.

 

MANUELA FERRARA

"Il 27 giugno del 2015 Manuela Ferrara riceve un bonifico di 27 mila euro per pagare l' appartamento in via Moscova 60 nel pieno centro di Milano", si legge in un articolo del Fatto Quotidiano del 2016. Proprio in quegli anni nelle chat, pubblicate dai giornali, si sfogava con le amiche per l'improvvisa "scomparsa" di Silvio dopo le famose cene eleganti: "Ragazze andiamo lì (a Villa San Martino il giorno del suo compleanno, ndr) e aspettiamo che rientra dai festeggiamenti.

 

Facciamo qualcosa, vi giuro che non ho i soldi del taxi, dovranno pagarmelo loro. Io sono stanca avvilita. (...) Non aspetto un giorno di più, ho già detto alla segretaria che mi presenterò e lo aspetterò tornare dai suoi festeggiamenti. Tanto una vita non ce l'ho più, marcire a casa o davanti ad Arcore non cambia nulla. lo ho avvisato che non ho i soldi e indipercui dovranno pagarmelo loro il taxi. Anche a piedi ci vado non mi interessa - bastaaaaaaaaaaaaaaaaa - Vi giuro sono fuori dalla grazia di Dio - Tra un mese ho lo sfratto."

lorenzo suraci rtl

 

LORENZO SURACI INTERVISTATO DA UN SUO SPEAKER SU DUE QUOTIDIANI

Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102.5, è il "re della radio" come si legge in un'intervista pubblicata dal quotidiano Libero. Il problema? L'articolo in questione è firmato dal giornalista Francesco Fredella, speaker proprio del gruppo Rtl 102.5. Non solo, pochi giorni prima sempre Suraci era stato intervistato dal suo dipendente Fredella sul quotidiano Il Tempo. Il rispetto dei ruoli però è sacro: i due si sono dati del lei.

Francesco Fredella

 

INDOVINELLI

1) Avvisate i Berlusconi che un noto e discusso giornalista che lavora per il loro gruppo nei giorni scorsi avrebbe chiesto e ottenuto un appuntamento con l'editore rivale. Si sarebbe proposto per fondare un nuovo giornale, un settimanale. Ipotesi che non avrebbe però convinto l'editore in questione. Chi sono? 

 

2) Le foto soft "porno" di un volto noto avrebbero fatto fare un salto dalla sedia ai dirigenti tv: "Ma le è morto l'ufficio stampa?", hanno commentato in molti. Chi è?

 

3) Braccio di ferro in corso. Il vicedirettore sta facendo di tutto per escludere da un noto programma il conduttore amato dai grillini. Ci riuscirà?

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?