LA RISPOSTA DI SHARON STONE ALLE VECCHIE CATTIVERIE DI MADONNA
Matteo Persivale per il Corriere della Sera
tupac madonna sting
La vittoria più bella di Madonna, nel rumoroso crepuscolo della sua carriera straordinaria, è che la giurisprudenza americana (seguita dai grandi media) mai si preoccuperebbe di andare a curiosare tra la biancheria sporca di Lady Gaga o tra gli sms di Rihanna. Invece ecco che un' apparentemente banale asta di oggetti appartenuti a personaggi famosi, visto che si parla di Madonna, diventerà un caso di studio nelle facoltà di legge.
La cantante si è mossa contro una casa d' aste online di cimeli, GottaHaveRockandRoll.com, che aveva messo all' incanto vari suoi memorabilia. Ventidue oggetti sono stati bloccati dall' ingiunzione di un giudice in attesa che, probabilmente, un processo civile risponda alle questioni centrali.
E cioè, il pettine con i capelli di Madonna (dal quale si può facilmente estrarre il suo dna), le mutandine usate che Madonna spedì a un ex fidanzato, sono legalmente vendibili da parte della casa d' aste? E una lettera dal carcere di Tupac Shakur nella quale il rapper nel 1995 (sarebbe morto l' anno dopo, a soli 25 anni) spiega a Madonna i motivi della loro separazione?
MADONNA SHARON STONE
E una lettera nella quale Madonna insulta Whitney Houston e Sharon Stone?
Questione legale pesantissima: una delle persone più famose dell' ultimo trentennio può rivendicare almeno in qualche forma il suo diritto alla privacy? La Corte suprema dello Stato di New York, tramite il giudice Gerald Leibovits, per ora vuole capire di più, e l' asta è sospesa.
Il dna resta per ora al sicuro, ma la casa d' aste aveva scansionato le lettere, finite sul sito di gossip Tmz. Madonna 25 anni fa scriveva: «È parecchio frustrante leggere che secondo qualcuno Whitney Houston ha la carriera musicale che vorrei e Sharon Stone ha la carriera nel cinema che non avrò mai. Non perché io voglia essere Whitney o Sharon, preferirei morire da quanto sono orribili e mediocri, ma vengono sempre esaltate solo per umiliarmi».
Ma la lettera scritta a penna da Shakur - era in carcere per un' aggressione sessuale - su un foglio di bloc notes è straordinariamente interessante.
MADONNA SHARON STONE
Con Madonna aveva una storia, che lui chiuse così: «Essere vista in giro con un nero non potrà mai danneggiare la tua carriera, anzi potrà magari farti sembrare più democratica e interessante. Ma per me al contrario, almeno nella vecchia percezione di me, la mia immagine ne soffrirebbe, deluderei metà delle persone che mi hanno reso l' uomo che pensavo di essere... Non volevo farti soffrire, ti prego di capire la mia posizione, un ragazzo di scarsa esperienza a fianco di un famosissimo sex symbol».
Alla fine della lettera Shakur offre a Madonna la sua amicizia di uomo più maturo e sensibile di una volta e la mette in guardia contro i falsi amici. Quelli, magari, come l' ex assistente (attraverso un ventennio) Darlene Lutz che ora cerca di guadagnare tanti soldi con le lettere (quella di Shakur è valutata intorno ai 400 mila dollari), i capelli, le mutandine della sua ex amica Madonna (che nega di averle regalato gli oggetti messi all' asta ma sembra essere passato troppo tempo per un' accusa di furto).
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Shakur, secondo i fan, aveva il dono della profezia: venticinque anni fa, nella canzone «Changes» diceva che avrebbe sempre dovuto preoccuparsi delle vendette: «Guardarmi dietro le spalle, magari da un tizio che ho malmenato anni fa: una raffica di colpi, e finirà così». Il 13 settembre del 1996 Shakur moriva a Las Vegas, colpito da cinque proiettili di un uomo rimasto fino a oggi senza nome.
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