caligula - the ultimate cut caligola tinto brass

LA CANNES DEI GIUSTI – IL FESTIVAL SI SCALDA GRAZIE AL VECCHIO “CALIGOLA” DI TINTO BRASS E ALLE ORGETTE, I CAZZI, I CULI E LE TOPE CHE AVEVA GIRATO FIN TROPPO IN ABBONDANZA NEL 1976, MA CHE NON AVEVAMO MAI VISTO COSÌ AL COMPLETO – NELLE TRE ORE RIMONTATE SENZA INTERPELLARE IL REGISTA, DEFINITE POMPOSAMENTE “CALIGULA - THE ULTIMATE CUT”, ESCE FUORI UNA FANTASTICA HELEN MIRREN GIOVANE, ASSIEME A MALCOLM MACDOWELL. CON TANTO DI NUDI PESANTI – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

CALIGULA - THE ULTIMATE CUT

Cannes si scalda grazie al vecchio "Caligola" di Tinto Brass e alle orgette, i cazzi, i culi e le tope che aveva girato fin troppo in abbondanza nel 1976 ma che non avevamo mai visto così al completo. Insomma il film è una bomba. Mai visto qualcosa di simile. Tre ore con gli occhi aperti.

 

Anche se, ovviamente, è un po' ridicolo presentare a Cannes Classic, nei tempio dei cinefili e del culto dell’autore, un rimontaggio non firmato, "anonimo", di un film che nessuno sa veramente cosa e come fosse, portato qui da produttori che hanno ereditato i negativi originali della Penthouse di Bob Guccione, ma che non hanno mai sentito Tinto a riguardo. Almeno così risulta.

 

CALIGULA - THE ULTIMATE CUT

Magari un po’ di imbarazzo lo avrà provato anche Helen Mirren, che doveva presentare il film e invece ha dato una pesante buca all'anteprima in sala Bunuel. Per non parlare di Malcolm McDowell, che si è tenuto a grande distanza da tutta l’operazione voluta dal misterioso Thomas Negovan, che ha previsto oltre al restauro del film, anche un making del vecchio “Caligola” e un libro di foto di scena di Mario Tursi.

 

E, visto il pasticcio con la Mirren, non si è presentato all’anteprima nemmeno Negovan, lasciando che ne parlasse un curioso attore, Justin Hawkins, che doppia nel film Paolo Bonacelli, che non ha detto assolutamente nulla. A parte che è un porno. Mah! Eppure dobbiamo riconoscere che queste tre ore rimontate partendo dai negativi originali conservati da Penthouse, definite pomposamente da Negovan, "Caligula - The Ultimate Cut", malgrado tutte le incazzature che ti fa venire vedendolo (musica nuova e terribile, ridoppiaggi americani per gli attori italiani, qualche scena montata male, ecc) sono uno spettacolo.

 

CALIGULA - THE ULTIMATE CUT

Perché chi ha montato il film ha recuperato scene complete, molto più lunghe, penso alla prima ora con Peter O'Toole e John Gielgud che mi sembra abbiano uno spazio maggiore, ma anche tutta una serie di scene che mi sembra di non aver mai visto che faranno la gioia dei fan del film e del cinema italiano senza freni degli anni 70.

 

Specialmente nell'ora finale del film vengono fuori delle perle. Tutte le scene della Mirren, ad esempio, sono più lunghe e complete, definiscono meglio il personaggio di Cesonia, massacrato nel vecchio montaggio. E la Mirren giovane assieme a MacDowell è fantastica. Con tanto di nudi pesanti. La scena a tre con Caligola, Drusilla e Cesenia sembra di vederla per la prima volta (ma doveva esserci, invece…).

CALIGULA - THE ULTIMATE CUT

 

Di sicuro non ho mai visto la lunga scena in prigione, che segue la morte di Drusilla e Caligola sperduto tra la plebe e i lupanari, dove ci viene introdotto, in mezzo a nudi e a scopate varie, il personaggio di Osiride Peverello, attor feticcio di Brass, il servitore muto che veniva fuori dal nulla nella versione di Franco Rossellini. Qui fa uscire un sesterzio dalla topa di una prigioniera e diventa da allora il più fedele servitore di Caligola. E ancora.

 

caligola di tinto brass 7

L'orgia del bordello. Mai vista. Per non parlare dello stupro di Lavinia e di Proculo da parte di Caligola, mai visto così lungo. E Mirella D’Angelo come Livia è la più bella di tutte. Curiosamente le scene di Drusilla, l'incantevole e sfortunata Teresa Ann Savoy, che prese il posto di Maria Schneider in fuga dal set, mi sembravano più belle nella versione Rossellini montata da Nino Baragli, quella che si apriva con Caligola e Drusilla nel bosco, scena che qui è stata spostata nella zona centrale un filo arbitrariamente.

 

Magari rivediamo le vecchie copie ma, devo ammettere che, anche se non può essere né la versione di Tinto né quella di Gore Vidal né quella di Bob Guccione, anche se temo che sia un'operazione fatta per smaltire il film nel calderone delle piattaforme o sul mercato asiatico (ieri era pieno in sala di compratori asiatici) adesso finalmente capiamo qualcosa di più preciso su come avrebbe montato il film Tinto. O almeno così ci pare.

 

caligola di tinto brass 6

E risulta un film imperdibile per Francesco Vezzoli, che già lo aveva preso a modello. Certo. È un pericolo dare il beneplacito a operazioni di questo tipo, cioè montate da qualcun altro che nemmeno firma in testa la regia, cambia la musica (che non era quella originale nemmeno nelle vecchie versioni, però), mette dei titoli di testa animati di Dave McKean un bel po' assurdi fatti ora e pretende, così è scritto nei cartelli introduttivi, di riportare in vita il film del 1976.

 

Eppure un bel po' lo riporta in vita. Gli attori sono tutti fantastici, soprattutto McDowell e la Mirren, Teresa Ann Savoy nel suo candore è commovente. E la follia del tempo con la corsa a un cinema libero pieno di nudi e trovate sadiche c'è tutto.

caligola di tinto brass 11caligola di tinto brass 2caligola di tinto brass 3caligola di tinto brass 1caligola di tinto brass 4caligola di tinto brass 9caligola di tinto brass 8caligola di tinto brass 5caligola di tinto brass 10caligola di tinto brass 12

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…