certified lover boy drake damien hirst

E CHE DAMIEN! – LA COPERTINA DEL SESTO ALBUM DEL RAPPER DRAKE, “CERTIFIED LOVER BOY” È STATA CREATA DA DAMIEN  HIRST: L'ILLUSTRAZIONE, CHE PRESENTA UNA SEQUENZA DI EMOJI DI DONNE INCINTE, È STATA CRITICATA PERCHÉ CONSIDERATO UNA TROVATA PIGRA SU CUI L’ARTISTA NON CI AVRÀ IMPIEGATO PIÙ DI 5 MINUTI A CREARE…

DAMIEN HIRST

Giulia Zonca per www.lastampa.it

 

Per scoprire l’ultima trovata di Damien Hirst basta, come al solito, unire i puntini, anche se il disegno che ne esce è sempre più complicato di quello che sembra e porta lontanissimo. Un percorso al confine tra la creatività e il marketing, il colpo di genio e la furbata, lì dove l’estro diventa marchio. E lascia il segno.

 

CERTIFIED LOVER BOY DRAKE DAMIEN HIRST

Una sequenza di emoji di donne incinte, multicolori, multirazziali, multiculturali, e non è solo un’opera d’arte ma la parte visiva di un lavoro musicale firmato Drake. Il sesto album del rapper (e oltre), atteso da più di un anno, parcheggiato in tempi Covid, in uscita domani e preceduto da una sana polemica social che potrebbe nascondere una storia molto più interessante.

 

L’immagine va su Instagram e in due giorni, senza spiegazione e senza perché, riceve quasi 4 milioni di like e pure una bordata di critiche. Donne incinte per delle canzoni, cattivo gusto, faciloneria, superficialità e poi che vuole sostenere, che con la sua musica nascono bambini, che spinge al sesso o all’amore, a che? Domande e insulti a raffica oltre a cuori e approvazione. Tutto mescolato in quella che ha proprio l’aria di essere pubblicità.

DRAKE

 

Drake non commenta e non aggiunge, ma sempre sul web arriva il nome dell’autore: Damien Hirst. Lo stesso che ha messo gli squali sezionati in formaldeide, lo stesso che si è inventato una valuta propria, carta firmata con il suo nome e in quanto tale degna di valore, una versione artistica dei bitcoin. Lo stesso che mette in coda la gente alla mostra di Villa Borghese, a Roma, Archeology now e lo stesso dei famosi puntini colorati che hanno vissuto nel cinema, nei locali, nella moda, nei romanzi.

 

drake

Like al rialzo e critiche di conseguenza: donne incinte come i puntini? Compare un’altra foto. Stesso disegno stavolta su tela, con la dicitura «Hirst 1 of 2». Quindi questo sarebbe il prologo e la cover di Certified Lover Boy, titolo dell’album di Drake, potrebbe anche essere un altro soggetto di Hirst. Vedremo, di certo la collaborazione va oltre il tormentone. 

 

Primo, è passata. In poche ore viaggia carica di significati che probabilmente non ha mai avuto e un altro noto rapper, Lil Nas X, ne ha già fatto una parodia con una serie di uomini incinti. Sottolineare l’assurdità è una goccia di veleno, anche se la copia resta, ormai da definizione, una formula di adulazione. Soprattutto, questo scambio di arti rianima una lunga tradizione che va dalla banana di Andy Warhol, immagine del debutto dei Velvet Underground diventata un pezzo di Pop Art, alla statua-bambola di Lady Gaga gonfiata dalla fantasia porno di Jeff Koons. 

damien hirst

 

Ovvero tutto quello che l’arte e la musica inventano insieme, un mondo che di solito si traduce in alfabeto della contemporaneità. I palombari di Banksy che grondano dai brani dei Blur e i colori base di Rauschenberg sovrapposti per i sofisticati testi dei Talking Heads di David Byrne. Affinità elettive e pure produzioni benedette dal mercato, le due anime non sono sempre opposte e in questo particolare filone convivono felicemente e innescano suggestioni a catena.

 

DRAKE

Hirst ha sempre un occhio alle vendite, non lo nasconde certo, un tempo corteggiava l’eccesso, ora ci tiene all’impronta. I semplicissimi emoji, bollati da un utente rilanciato centinaia di volte come «pigro abominio», sono un pezzo della sua carriera. Un incrocio tra le svariate serie di Spot Paintings e The Virgin Mother, scultura sulla maternità con pancia in sezione. Come lo squalo.

 

Che ci ha abbia messo cinque pigri minuti oppure no, è parte del suo apprezzato percorso prestato a Drake che ha alcuni tratti, meglio, puntini, in comune. Figlio di un padre cattolico afro-americano e di una madre ebrea ashkenazita bianca, pallino pure lui, canadese fiero di radici miste. Magari non è semplicemente la sua musica che si promuove come colonna sonora dell’aumento delle nascite, ma le sue origini che lo spingono a pubblicizzare la bellezza delle differenze. 

banksy blur think tank

 

Ogni generazione ne porta di più, ogni donna incinta spinge un po’ più lontano l’uniformità, aumenta i colori. Drake canta le rime che Hirst dipinge, resta una trovata eppure nasconde un’unione di intenti. Un pensiero che segue la fissazione di uno e la vita dell’altro. Non proprio un banale esercizio di stile per attirare attenzioni. Uno si è comunque inventato un filone e l’altro è passato dall’essere il fidanzato di Rihanna al nome che fa girare l’industria discografica, vince quattro Grammy ed estrae singoli a grappoli.

damien hirst red hot chilli peppers im with you

 

Hirst ha già ideato una cover per i Red Hot Chilly Pepper, la mosca sulla pastiglia di I’m With You e diretto un video dei Blur Country House. Gli piacciono le incursioni musicali, le note cariche, i puntini che colorano il mondo e le cattiverie: la sua creatività non sarebbe la stessa senza. Suonala ancora Damien.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…