2024pulci3011

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - DA “ROMA TODAY”: “GIALLO AL VERANO, TROVATA SU ‘UNA TOMBA AGONIZZANTE’ MUORE IN OSPEDALE”. STRANO, DI SOLITO LE TOMBE DEL CIMITERO SONO MORTE, NON AGONIZZANTI - TITOLO DALLA “VERITÀ”: “ORA ‘GONFIANO PURE I MORTI’ PER INFLUENZA”. LO FARANNO CON LE POMPE FUNEBRI?”

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

la verita gonfiano i morti

«Paderno Dugnano, ha un tumore alla prostata ma gli amputano l’avambraccio: “Errore nell’anestesia”. La denuncia di un 69enne», titola il sito della Repubblica. Messa così, fa pensare che i chirurghi abbiano scambiato la ghiandola dell’apparato urogenitale maschile per un arto superiore.

 

Com’è possibile? Il testo chiarisce che le cose sono andate ben diversamente. Secondo l’avvocata che difende lo sfortunato paziente, l’anestesista ha effettuato un accesso venoso al braccio sinistro, un accesso alla vena giugulare destra e uno all’arteria radiale destra e durante quest’ultimo atto preoperatorio «l’inserimento, evidentemente errato, dell’agocannula ha provocato la dissecazione dell’arteria e una conseguente ischemia».

 

il fatto quotidiano giravolta a 360 gradi

Ma la tentazione di evocare un presunto scambio degli organi su cui bisognava intervenire (evento peraltro non infrequente nelle sale operatorie) ha avuto il sopravvento sul titolista della Repubblica. Il sensazionalismo è vivo e lotta insieme a noi.

 

•••

Titolo dalla Verità: «Ora gonfiano pure i morti per influenza». Lo faranno con le pompe funebri?

 

MAURIZIO BELPIETRO

•••

«In alcuni think thank europei di area progressista iniziano a circolare idee nuove e promettenti», fa sapere Maurizio Ferrera nell’editoriale d’apertura sulla prima pagina del Corriere della Sera. Ma la locuzione corretta in inglese è think tank, cioè serbatoio (tank) di pensatori (dal verbo to think, pensare). Thank significa «grazie».

 

•••

«La norma dovrebbe consentire a chiunque di poter passeggiare e allenarsi senza essere derubati», scrive Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nell’editoriale di prima pagina. Chiunque è un pronome indefinito solo singolare, quindi andava raccordato nel numero: «derubato».

 

roma today tomba agonizzante

Subito dopo, Belpietro aggiunge: «Si dà il caso che proprio lunedì, a meno di 24 ore dal weekend burrascoso in cui la conduttrice di Otto e mezzo è stata derubata, Lilli è apparsa come sempre su La 7». La locuzione «si dà il caso che» richiede il congiuntivo, in quanto introduce una subordinata che esprime una possibilità, una condizione o un’ipotesi. Quindi: «sia apparsa».

 

•••

Si chiamano falsi amici (parole o frasi che per grafia e suono sono uguali o sembrano molto simili in due diverse lingue), ma sono veri nemici di chi scrive frettolosamente.

 

Sulla Stampa, Letizia Tortello intervista Donald Sassoon, professore emerito di storia europea comparata alla Queen Mary University di Londra, che critica Donald Trump: «Di certo lui parla senza esaminare fattibilità e risvolti. Anche sui migranti illegali: dice che ne deporterà 11 milioni».

 

la verita peone che non vota nessuno

«Dove? In Messico, Guatemala?», chiede la giornalista. E lo storico: «Neanche Stalin era riuscito a deportare 11 milioni di persone, nel suo stesso Stato». Nella traduzione di Tortello il verbo inglese (e il corrispondente sostantivo deportation) si allontanano dall’accezione che deportare ha in italiano: «Condannare alla pena della deportazione; più comunemente, trasportare, accompagnare il condannato nel luogo stabilito per la deportazione» (Treccani). Il deportation order è un decreto di espulsione e non ha nulla a che vedere con le deportazioni naziste degli ebrei verso i campi di sterminio, tanto per capirci.

 

•••

Sul Corriere della Sera, Stefano Lorenzetto intervista Fausto Taiten Guareschi, l’83° discendente del Buddha, e gli fa dire: «Ero colpito anche da Benedetto XVI, benché avesse definito il buddismo una forma di onanismo spirituale. Già nel 1969, da cardinale, predisse che la Chiesa, per come l’abbiamo conosciuta, sarebbe scomparsa, lasciando il posto a piccole comunità ferventi».

 

fausto taiten guareschi

Lorenzetto avrebbe dovuto correggere Guareschi: Joseph Ratzinger nel 1969 era solo un prete che insegnava dogmatica e storia dei dogmi all’Università di Ratisbona, non un cardinale (ebbe la porpora da Paolo VI nel 1977).

 

Il futuro Pontefice ne parlò in un ciclo di cinque lezioni radiofoniche, l’ultima delle quali, trasmessa nel giorno di Natale del 1969 dalla Hessischer Rundfunk, riascoltata oggi assume i toni della profezia: «Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi.

 

la repubblica prostata e avambraccio

Non sarà più in grado di abitare gli edifici che ha costruito in tempi di prosperità. Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali. (...) Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la sinistra e ora con la destra. Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti».

 

•••

Titolo dal sito del Fatto Quotidiano: «Lite Lucaselli-Pirondini. “Dal M5s giravolta a 360°”. “Voi di Fdi siete maestri, patrioti in ginocchio in Ue per la poltrona di Fitto”. Su La7». Ruotare di 360 gradi il corpo intorno al proprio asse equivale a rimanere nella stessa posizione di partenza. Perciò la giravolta è priva di effetti.

 

•••

Mara Gergolet, corrispondente da Berlino del Corriere della Sera: «Il cancelliere, mostrandosi distaccato come al solito, non ha preso parte alla riunione neppure in videochiamata, preferendo concedersi due passi sulla spiaggia di Copa Cabana». E dopo la Copa América, ecco la Copa Cabana. (Il quartiere di Rio de Janeiro famoso per la sua spiaggia lunga 4 chilometri si chiama Copacabana).

 

ferruccio sansa 56

•••

Titolo dalla Verità: «La parabola di Ferruccio Sansa / Da “grande” sfidante di Toti a peone che non vota nessuno». Sansa non vota nessuno, nel senso che si astiene, non si reca alle urne? No? Allora bisognava scrivere: «Da “grande” sfidante di Toti a peone che nessuno vota».

 

•••

Titolo da Roma Today: «Giallo al Verano, trovata su una tomba agonizzante muore in ospedale». Strano, di solito le tombe del cimitero sono morte, non agonizzanti.

 

•••

Alessandro Ferrucci sul Fatto Quotidiano introduce un’intervista allo scrittore Giampiero Mughini con questo incipit: «Esiste uno stile alla Giampiero Mughini». E cita, a mo’ di esempio, «la sceslong di pelle che permette ogni evoluzione». Da chaise longue a sceslong a noi pare più che altro un’involuzione, non giustificabile da uno stile alla Alessandro Ferrucci.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…