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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - IN UNA DIDASCALIA “LA STAMPA” ATTRIBUISCE A FABIO FOGNINI 34 ANNI. NEL TESTO ACCANTO SI MAGNIFICANO LE DOTI DEL TENNISTA, CHE A 35 CONTINUA A BATTERSI. COME INVECCHIA IN FRETTA, ’STO CAMPIONE - TRAVAGLIO: "TUTTI SANNO DA 210 SECOLI CHE GOLIA NON ERA INVINCIBILE, MA UNA MEZZA PIPPA". PARLARE DI 210 SECOLI APPARE UN FILINO ESAGERATO. IL DUELLO TRA DAVIDE E GOLIA È AMBIENTATO FRA XI E X SECOLO AVANTI CRISTO (QUINDI I SECOLI SONO 31, NON 21, COME VOLEVA SCRIVERE). TUTTAVIA, SECONDO I BIBLISTI...

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

STEFANO LORENZETTO

Nel suo editoriale di prima pagina sulla Repubblica, Ezio Mauro fa riferimento a «quel retrovia temporaneo del conflitto, dove noi viviamo credendoci indenni».

 

Il Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia attesta che retrovia è «voce del linguaggio militare, usata per lo più al plurale», ma, ciò che più conta, è un sostantivo femminile, mai maschile, come peraltro si desume da tutti i vocabolari.

 

Quindi, anche se il gender dilaga, bisognava scrivere «quella retrovia temporanea» oppure, molto meglio, «quelle retrovie temporanee».

 

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ezio mauro

Dall’agenzia Ansa: «In conferenza stampa a Tokyo Biden ha inoltre detto che gli Usa aiuterebbero Taiwan da un’invasione cinese». Però per il momento l’unica a chiedere aiuto è la lingua italiana.

 

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Titolo a tutta pagina sul Fatto Quotidiano: «Azov, la resa e i nazi-tatuaggi / Zelensky: scambio per riaverli». Si accontenterà di riavere i brandelli di pelle dopo che quelli del battaglione Azov saranno stati scorticati?

TATUAGGI COMBATTENTE BATTAGLIONE AZOV

 

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Occhiello disteso a tutta pagina (la prima) sulla Verità: «Per liberarci di Putin si cade dalla padella alla brace». Si cade dalla padella nella brace. Alla brace si fanno le bistecche.

 

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L’ex ministro Giovanni Tria scrive nella sua rubrica Bussola & Timone sul Sole 24 Ore: «Come ci insegna Robert Schiller e l’esperienza passata, i mercati di per sé non sono affatto razionali e previdenti». Gli serve una bussola grammaticale: i soggetti sono due, quindi occorreva il plurale: insegnano.

 

I TATUAGGI NAZI DEI COMBATTENTI DEL BATTAGLIONE AZOV CHE SI SONO ARRESI AI RUSSI

E più avanti: «Certamente, in una prospettiva meno immediata, è necessario, come affermato chiaramente dal nostro presidente del Consiglio, cambiare i trattati per uscire da una governance europea basata sull’unanimità. E sarebbe auspicabile che ciò avvenisse prima di un ulteriore avventato allargamento dell’Unione». Il problema si porrebbe solo se l’allargamento fosse avventato?

 

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Nell’editoriale di prima pagina sul Fatto Quotidiano, il direttore Marco Travaglio cita il Primo libro di Samuele (Antico Testamento), nel quale Golia viene sconfitto da Davide, e osserva: «Il premier Draghi, che evidentemente ne sa poco anche di Bibbia, come di un sacco di altre cose, l’ha evocato l’altroieri totalmente a sproposito: “Inizialmente nella guerra si pensava ci fosse un Golia e un Davide; oggi il panorama si è capovolto, certamente non c’è più un Golia e quella che sembrava una potenza invincibile s’è dimostrata non invincibile”.

 

DAVIDE CON LA TESTA DI GOLIA CARAVAGGIO

Siccome tutti sanno da 210 secoli che Golia non era invincibile, ma una mezza pippa, poteva venire in mente giusto a lui di paragonarlo alla Russia quando pareva invincibile». Parlare di 210 secoli appare un filino esagerato. Il duello fra Davide e Golia è ambientato fra XI e X secolo avanti Cristo (quindi i secoli trascorsi da allora sono 31, non 21 come forse voleva scrivere Travaglio).

 

Tuttavia, secondo i biblisti, la redazione dei due libri di Samuele avvenne solo dopo il 561 avanti Cristo, data della liberazione di Ioiachin, diciannovesimo e penultimo re di Giuda, che era prigioniero a Babilonia.

 

Quindi «che Golia non era invincibile, ma una mezza pippa» si sa (ma non «tutti sanno», a cominciare da Travaglio) da quasi 26 secoli, non da 21. Una cosa è certa: non si sa da 21.000 anni.

I TATUAGGI DEI COMBATTENTI DEL BATTAGLIONE AZOV

 

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In una didascalia La Stampa attribuisce a Fabio Fognini 34 anni. Nel testo accanto si magnificano le doti del tennista, che a 35 continua a battersi. Come invecchia in fretta, ’sto campione.

 

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Sottotitolo da Domani: «La protesta contro il marchio Chanel delle “influencer” russe che hanno imbracciato grandi forbici per fare a pezzi una delle loro borse è meno frivola di quel che si potrebbe pensare».

 

Esiste una casa di moda Chanel di proprietà delle «influencer» russe? No? Allora bisognava scrivere «La protesta delle “influencer” russe contro il marchio Chanel».

 

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Huffington Post - Valuta russa ai minimi anziche ai massimi

«Oops, il rublo è la miglior valuta del 2022», titola l’Huffpost. «Se ad inizio anno servivano 75 rubli per un dollaro adesso ne bastano 62, il 17% in meno, con la valuta russa ai minimi sul biglietto verde da due anni e mezzo». È l’esatto contrario: il rublo è ai massimi sulla divisa statunitense.

 

Poiché la valuta di riferimento internazionale è il dollaro, le monete che stanno sotto la parità raggiungono il massimo quando, per ottenere un dollaro, devono sborsare la loro più piccola quantità.

 

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modelle russe tagliano le loro borse chanel 8

Al secondo capoverso di un editoriale sul Fatto Quotidiano, il sociologo Domenico De Masi se ne esce con la seguente espressione: «Ho potuto godere in prima persona i vantaggi offerti dall’industria».

 

Godere è un verbo intransitivo, che va seguito, a seconda dei casi, dalle preposizioni proprie a, di, in, per o dalle preposizioni articolate del, al, sulle, come in alcuni esempi riportati dallo Zingarelli 2022: godo a vedere tanta generosità, di vedervi in buona salute, nel sentirvi vicini; godere della ricchezza; godere dell’affetto; godere del male altrui; godere di alcuni giorni di ferie; gode di buona salute; godere di un diritto, di una rendita.

 

Quindi De Masi avrebbe dovuto scrivere: «Ho potuto godere in prima persona dei vantaggi». Oppure ricorrere alla forma transitiva godersi: «Ho potuto godermi i vantaggi».

 

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domenico de masi foto di bacco

Dal Corriere della Sera: «Dare del “calvo” a una persona equivale a una “molestia sessuale”, discriminatoria e sessista. Così almeno in Inghilterra, dove una sentenza ha dato ragione a un elettricista che aveva denunciato il suo supervisore che lo aveva chiamato “bald cunt”, che più o meno sta per “str... pelato”».

 

Apprezziamo l’eleganza oxoniana che induce i colleghi di via Solferino a non scendere nei particolari, tuttavia non si comprende il nesso tra calvizie e molestia sessuale. Che diventa invece lampante se si considera che cunt, come registra Il Ragazzini (Zanichelli) significa «fica, figa» o, in senso figurato spregiativo, «testa di cazzo, coglione». Il medesimo dizionario avverte: «Cunt è forse la parola più volgare della lingua inglese».

calvizie

 

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Titolo da Verità & Affari: «Crisi. L’auto rimane a terra in Europa». Buona notizia. Quando vola sono dolori.

 

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