giornali quotidiani 2

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – CONCETTO VECCHIO INTERVISTA SULLA ‘REPUBBLICA’ L’EX SOCIALISTA FABRIZIO CICCHITTO. DOMANDA: “SAPPIAMO TUTTO DELLA P2?”. RISPOSTA: “PENSO DI NO. HO SEMPRE SOSPETTATO CHE C’ERANO ALTRI ELENCHI FATTI SPARIRE IN URUGUAY’. MA SÌ, ABOLIAMOLO QUESTO CONGIUNTIVO! – IN UNO SCOMBICCHERATO EDITORIALE SULLA “STAMPA”, SIMONETTA SCIANDIVASCI SCRIVE: “NON CI SONO ANTINATALISTI AI QUALI DESTINARE RIMPROVERI, MA CI SONO PERSONE CHE STANNO DICENDOCI CHE SU DI LORO CHE DOBBIAMO E POSSIAMO CONTARE”. D’ACCORDO, CI ARRENDIAMO...

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto

da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti”

e pubblicato da “Italia Oggi” (http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

massimo gramellini

Nella rubrica Il caffè, sulla prima pagina del Corriere della Sera, Massimo Gramellini si occupa del caso di Nancy Liliano, che ha provocato la morte di due carabinieri mettendosi alla guida di un Suv in uno stato di alterazione determinato da alcol e stupefacenti: «Ha patteggiato una condanna a tre anni per traffico di droga e la vettura le è stata recentemente sequestrata perché senza assicurazione, salvo esserle restituita quando si è infine piegata al rito del pagamento del bollo».

 

Non si capisce il nesso fra polizza assicurativa mancante e tassa di circolazione non pagata. Se invece il secondo sostantivo voleva essere un sinonimo del primo, l’uso è sbagliato: bollo, secondo Lo Zingarelli 2024, in senso ellittico indica solo il bollo di circolazione, contrassegno circolare di carta che, applicato al parabrezza, attestava l’avvenuto pagamento della tassa di possesso di un autoveicolo.

 

•••

 

MAURIZIO BELPIETRO

«Il vescovo ci querela perchè ai fedeli non piace che lui dia soldi a Casarini», titola La Verità a tutta pagina – la prima – con l’accento grave (sbagliato) sull’ultima vocale di perché. A firmare il testo sottostante è il direttore, Maurizio Belpietro, indignato per la citazione in giudizio pervenutagli dagli avvocati di monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena e Nonantola, con relativa richiesta di risarcimento dei danni: 200.000 euro.

 

Nel suo editoriale, Belpietro attribuisce per tre volte a Castellucci il titolo di «Sua Eminenza Reverendissima», spettante soltanto ai cardinali. Un arcivescovo, o un vescovo, al massimo si può definire «sua eccellenza».

 

•••

Il Sole 24 Ore - cala ma resta

 

Titolo dal Sole 24 Ore: «Rai, conti in pareggio / Cala l’indebitamento ma resta a 568 milioni». Sì, ma cala o resta?

 

•••

 

Sommario su Paola Taverna dal sito del Corriere della Sera: «Incarna il dna del Movimento 5 stelle, ha condotto campagne accese contro i dem e ora è la tenutaria delle trattative nei territori proprio con il Pd nella sua nuova veste “diplomatica”». Bei tempi quando le tenutarie si occupavano di altri casini.

 

•••

 

In uno scombiccherato editoriale sulla Stampa, Simonetta Sciandivasci osserva: «Allora, anziché invertire o ribaltare una narrazione, quello che si dovrebbe fare, in questo Paese, sulla demografia come su tutto – ma la demografia è tutto, contiene tutto –, bisogna mettere tutte le narrazioni insieme, riconoscerne il valore, le richieste, le sofferenze». «Quello che si dovrebbe fare» è «bisogna mettere»?

 

Di seguito, compare quest’altra frase: «Non ci sono antinatalisti ai quali destinare rimproveri, ma ci sono persone che stanno dicendoci che su di loro che dobbiamo e possiamo contare per costruire il presente e il futuro». D’accordo, ci arrendiamo.

 

•••

Corriere della Sera - fenomeno astrologico

 

La pagina Facebook del Corriere della Sera dà notizia dell’eclissi totale di Sole dell’8 aprile: «Milioni di persone sono in viaggio per raggiungere la lunga e sottile striscia che attraversa il continente nord americano da cui sarà possibile ammirare quello che è stato definito “il fenomeno astrologico dell’anno”». Secondo l’oroscopo del giorno erano attesi all’appuntamento anche Branko e Paolo Fox.

 

•••

 

Sul Corriere della Sera, Fulvio Fiano intervista la giornalista dell’Adnkronos al centro di una vivace polemica con il pornoattore Rocco Siffredi. Domanda: «Perché l’intervista l’ha fatto infuriare?». Risposta: «Voleva che levassi alcune sue frasi su Alessandro Borghi (l’attore che lo interpreta nella serie, ndr) dall’intervista, l’ho accontentato ma non gli andava bene ugualmente nonostante, rileggendo tutto, non c’era niente di impreciso».

 

fabrizio cicchitto foto di bacco (10)

Considerato che Fiano riporta le parole di una giornalista, ci saremmo aspettati che almeno uno dei due si ricordasse dell’esistenza del congiuntivo: «Non ci fosse niente di impreciso».

 

•••

 

Concetto Vecchio intervista sulla Repubblica l’ex socialista Fabrizio Cicchitto. Domanda: «Sappiamo tutto della P2?». Risposta: «Penso di no. Ho sempre sospettato che c’erano altri elenchi fatti sparire in Uruguay». Ma sì, aboliamolo questo congiuntivo! («Che ci fossero», Vecchio, «che ci fossero»).

 

•••

 

mina la bussola

«Mina compie 84 anni: 38 anni sulla ribalta, 46 “in ritiro”», titola il sito del Corriere della Sera. Se per ribalta s’intende la lunga tavola di legno fissata con cerniere al proscenio, descritta dai dizionari, o, in senso lato, l’esibirsi davanti al pubblico (sul palcoscenico, in tv, nei locali notturni, in concerti), allora va detto che Mina esordì per caso alla Bussola di Marina di Pietrasanta nell’agosto del 1958, spinta dagli amici mentre era in vacanza al mare con la famiglia, venendo subito notata dal titolare del night Sergio Bernardini (ma pochi mesi prima aveva già cantato con gli Happy Boys in un locale di Rivarolo Mantovano), e si ritirò il 23 agosto 1978, con l’ultima esibizione alla Bussoladomani del Lido di Camaiore, sempre in Versilia. Quindi rimase sulla ribalta per 20 anni esatti, non 38. Dopo il ritiro dalle scene, la sua carriera è proseguita in sala di registrazione.

 

•••

 

Stefano Lorenzetto

Editoriale di Fabrizio d’Esposito sul Fatto Quotidiano: «Il punto è che da quando è nato l’Ulivo che il richiamo berlingueriano pende sulla malattia del poterismo che ha contagiato i postcomunisti di governo». Tutto chiaro, checché se ne dica. E in attesa che i dizionari registrino poterismo.

 

•••

 

Sul settimanale 7, Maria Luisa Agnese parla di Philip Marlowe come di «un poliziotto fuori dagli stereotipi brutali dell’uomo d’ordine». Per la verità, il personaggio letterario protagonista dei romanzi dello scrittore statunitense Raymond Chandler, fin da Il grande sonno, uscito nel 1939, non ha mai fatto il poliziotto, qualifica che per il Grande dizionario della lingua italiana spetta all’«agente o funzionario di polizia» o, in senso generico, sta per «guardia, gendarme».

 

Invece Philip Marlowe è un detective privato. A discolpa di Agnese, va detto che il film Farewell, my lovely, tratto dall’omonimo romanzo pubblicato nel 1940 da Chandler, apparve nel 1975 in Italia con il titolo Marlowe, il poliziotto privato. L’investigatore era interpretato da Robert Mitchum.

 

•••

 

Il Giorno - ciclista non si schianta

Titolo dal sito del Giorno: «Robbio, camionista ferma il tir per fare pipì in strada, ciclista non si schianta contro il rimorchio. È grave». Sempre disattenti, questi ciclisti: è davvero grave che evitino di schiantarsi.

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?