giornali quotidiani

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – IL “CORRIERE DELLA SERA” E IL CASO DELLA GIORNALISTA CHE ACCUSA DI VIOLENZA DUE COLLEGHI: “’CHI’, COME I CRONISTI INDAGATI, NELLO TROCCHIA (“DOMANI”) E SARA GIUDICE (LA7), ‘RITENGONO’ CHE LE ANALISI DELLE URINE DELLA PRESUNTA VITTIMA...”. COMPLIMENTI PER LA CONCORDANZA –BELPIETRO CASCA DI NUOVO SULLE “FILA” - “LIBERO”: “ORA BASTA CON IL CULTO DI SAN OBAMA”. MA L’AGGETTIVO SANTO SI TRONCA IN SAN SOLO DAVANTI AI NOMI CHE COMINCIANO CON UNA CONSONANTE

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

MASSIMO FINI

Massimo Fini si occupa di morte sul Fatto Quotidiano: «Nel campo della ricerca medica è stata attivata la sperimentazione di uno speciale vaccino contro il cancro ai polmoni, chiamato BNT116 (mai che gli diano un nome umano).

 

Al candidato vengono fatte sei iniezioni ogni cinque minuti. Se sopravvive è già un buon segno». Sei iniezioni ogni cinque minuti per quanto tempo? Fini non lo precisa. In un giorno sarebbero 1.728 punture.

 

suicidio assistito 2

L’ipotesi di sopravvivere, avanzata da un Fini insolitamente ottimista, ci pare di un’inutile crudeltà. Probabilmente il noto giornalista intendeva scrivere: «Sei iniezioni, una ogni cinque minuti».

 

Nello stesso articolo, Fini aggiunge: «Il Giappone è uno dei paesi con la popolazione più vecchia del mondo e condivide con l’Italia il sinistro primato della denatalità con un tasso di nati per donna di 1,25, mentre il Giappone è all’1,30».

 

Cioè, secondo la parte iniziale della frase, Giappone e Italia sono primatisti a pari merito in denatalità con un tasso di nati per donna di 1,25, poi però il Giappone con un colpo di reni si risolleva, portandosi a 1,30. Inverno demografico dei correttori di bozze.

 

•••

sara giudice nello trocchia foto di bacco

Il. Sa. (Ilaria Sacchettoni) segue sul Corriere della Sera il caso della giornalista che accusa di violenza due colleghi: «Chi come i cronisti indagati, Nello Trocchia (Domani) e Sara Giudice (La7), ritengono che le analisi delle urine della presunta vittima...». Complimenti per la concordanza.

 

•••

Nelle pagine culturali della Repubblica, l’antropologo Marino Niola cita La storia di San Michele del «celebre scrittore e psichiatra svedese Axel Munthe», il quale «assiste basito a una baruffa tra gli uomini di chiesa su quale sia la più potente tra le Madonne.

 

devozione della vergine maria

La Vergine del Carmine, dell’Aiuto, del Soccorso, delle Grazie, della Buona Morte, del Colera, dello Spasimo, del Rosario, del Buon Consiglio, del Latte, della Neve, degli Angeli, dell’Altomare, l’Addolorata, l’Assunta, l’Immacolata, l’Avvocata, l’Ausiliatrice, l’Egiziaca».

 

In cauda venenum, è il caso di dirlo: l’Egiziaca è una santa, Maria Egiziaca, fra l’altro veneratissima, non una Madonna. Nacque nel 345 ad Alessandria d’Egitto e, dopo aver fatto la prostituta, si convertì a 29 anni durante un pellegrinaggio a Gerusalemme. Si ritirò in eremitaggio nel deserto, dove morì nel 421. Chi avrà sbagliato, Munthe o Niola? Ha sbagliato in ogni caso il secondo, infilando nel suo articolo uno sfondone non da poco.

 

•••

MAURIZIO BELPIETRO

Secondo Maurizio Belpietro, direttore della Verità, uno Stato non può «accettare che “detenuti poco scolarizzati e stranieri” tornino in libertà, magari proprio per ingrossare le fila di quella piccola criminalità che spaventa tanto l’opinione pubblica», così scrive nel suo editoriale di prima pagina.

 

Aridaje! Il plurale del sostantivo fila, nel significato di ranghi, è file: «Militare nelle file di un partito, serrare le file, disertare le file» (Lo Zingarelli 2025). Il plurale fila con valore collettivo si usa soltanto quando si parla di filamenti, o della trama di un ordito, o di un intreccio in senso metaforico.

 

•••

Ansa, prima esecuzione dal 1996

«Usa: esecuzione in Florida, la prima nello stato dal 1996», titola l’Ansa. Nel lancio d’agenzia si legge: «Il boia colpisce in Florida, dove un’iniezione letale ha messo fine alla vita di Loran Cole, accusato di aver ucciso uno studente diciottenne nel 1994 e di aver stuprato la sorella della vittima.

 

Per la Florida è stata la prima esecuzione dal 1996». Ovviamente molte testate pubblicano la notizia senza battere ciglio. Fra queste, Quotidiano Nazionale, Giornale di Brescia, Gazzetta di Parma. Purtroppo si dà invece il caso che nello Stato americano il boia non sia mai rimasto con le mani in mano: dopo John Mills, l’ultimo giustiziato nel 1996 (finito sulla sedia elettrica il 6 dicembre), la condanna a morte è stata eseguita su altri 68 detenuti, incluso Cole.

 

•••

brian niccol

L’Economia del Corriere della Sera parla di Brian Niccol, il nuovo ceo di Starbucks, nominato dopo l’improvviso defenestramento di Laxman Narasimhan: «Niccol, che ha risollevato Chipotle in breve tempo, è stato insignito di ripetere il miracolo con Starbucks». Bei tempi quando si veniva insigniti del titolo di cavaliere della Repubblica italiana.

 

•••

Stefano Della Casa intervista sulla Stampa il figlio del regista e attore Luciano Salce (1922-1989), Emanuele, e gli fa dire: «Si è impegnato per amarmi, se non avesse avuto nel 1943 un ictus che lo ha colpito severamente forse ci sarebbe riuscito». Ci pare improbabile che Emanuele Salce non sappia che il genitore fu colpito da un ictus cerebrale nel 1983, cioè 40 anni dopo, mentre presiedeva la giuria del concorso di Miss Italia a Salsomaggiore Terme.

 

•••

Libero, san Obama

Titolo dalla prima pagina di Libero: «Ma ora basta con il culto di San Obama». L’aggettivo santo si tronca in san solo davanti ai nomi che cominciano con una consonante o una semiconsonante (cioè consonante seguita da vocale), come san Francesco e san Jacopo, ma davanti alle vocali si elide. Quindi, su calco di sant’Antonio e sant’Anna, si doveva scrivere «sant’Obama».

 

•••

Filippo Facci sul Giornale parla della cultura patriarcale «che sicuramente alligna in gran parte dell’Islam, magari in paesi nei quali ai cristiani è vietato l’esercizio del culto e sono costantemente in pericolo per via unicamente della loro fede». Sintassi zoppicante. Era preferibile scrivere: «Paesi nei quali ai cristiani è vietato l’esercizio del culto ed essi sono costantemente in pericolo per via unicamente della loro fede». Oppure, meglio ancora: «Paesi nei quali è vietato l’esercizio del culto ai cristiani, costantemente in pericolo per via unicamente della loro fede».

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?