britney spears

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – TITOLO DALLA PAGINA FACEBOOK DELLA “REPUBBLICA”: “’DIO, SE ESISTESSE, NON PERMETTEREBBE CHE ‘ACCADREBBE’ QUELLO CHE È SUCCESSO A ME’. ‘NON CREDO PIÙ IN DIO’: BRITNEY SPEARS SPIEGA PERCHÉ È DIVENTATA ATEA’. E ANCHE, CON L’AIUTO DELLA REDAZIONE, ANALFABETA…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

britney spears in topless 7

Titolo dalla pagina Facebook della Repubblica: «“Dio, se esistesse, non permetterebbe che accadrebbe quello che è successo a me”. “Non credo più in Dio”: Britney Spears spiega perché è diventata atea». E anche, con l’aiuto della redazione, analfabeta.

 

***

Enrica Lattanzi redige su Avvenire la cronaca del saluto che la diocesi di Como ha rivolto al proprio vescovo, Oscar Cantoni, elevato alla dignità cardinalizia da papa Francesco, e specifica che l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, «nel suo saluto gustosamente ironico, ha raccomandato al cardinale Cantoni: “stai sempre dalla parte di chi perde, di chi è povero... Non risparmiarti e lavora, lavora per la Chiesa”».

 

oscar cantoni mario delpini

Non si comprende che cosa ci sia di ironico in queste parole. A meno che Lattanzi non intendesse riferirsi a ben altre affermazioni fatte nella circostanza da Delpini («Neanche il Padre Eterno sa che cosa pensino i gesuiti... Il Papa deve aver pensato che l’arcivescovo di Milano ha già tanto da fare...

 

Il Papa ha pensato: quei bauscia di Milano non sanno neanche dov’è Roma, è meglio che non li coinvolga troppo nelle cose del governo della Chiesa universale... Il Papa è tifoso del River, che non ha mai vinto niente, quindi forse ha pensato che quelli di Como potrebbero essere un po’ in sintonia, perché si sa che lo scudetto è a Milano»), delle quali però non vi è alcuna traccia su Avvenire. E comunque Jorge Mario Bergoglio tifa per il San Lorenzo (rectius: Club Atlético San Lorenzo de Almagro).

 

***

il discorso di monsignor delpini contro bergoglio

«Il compito che aspetta il nuovo esecutivo è però da far trenare le vene ai polsi», osserva L. Ip. sul Corriere della Sera, parlando della premier britannica Liz Truss. Tralasciando il refuso trenare/tremare, spiace doversi ripetere, ma la citazione dantesca è «ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi».

 

Polsi in questo passo della Divina Commedia sta per arterie, derivando da pulsum, participio passato del verbo latino pello. «Una dittologia sinonimica: le due parole, in sostanza, sono assunte come sinonimi», ci erudisce l’Accademia della Crusca.

 

***

gianluigi nuzzi foto di bacco (4)

Nella sua rubrica I grandi gialli, su Specchio della Stampa, Gianluigi Nuzzi rinverdisce la leggenda di Giulia Tofana, cortigiana e fattucchiera alla corte di Filippo IV di Spagna che mise a punto un veleno micidiale, chiamato appunto acqua tofana.

 

Nuzzi parla di «lunghi e acuti dolori di pancia e intestino che accompagnano dal primo all’ultimo giorno». Se sono dolori di pancia, non possono che essere intestinali. Poi cita «la peste bubbonica, diffusasi proprio nel XVII° secolo su scala mondiale».

 

Precisato che i numeri romani non richiedono mai l’esponente (°), essendo già espressioni grafiche dei numerali ordinali (l’esponente si utilizza solo con le cifre arabiche), va rilevato che la peste bubbonica, così chiamata perché provoca ingrossamento e suppurazione dei linfonodi, dilagò dall’Oriente in tutta Europa molto prima del 1600.

 

La Repubblica - Luigi XVI gia combatteva prima di nascere

Infatti Giovanni Boccaccio nel 1353 ne riferiva nel suo Decameron, precisando che pervenne «nella egregia città di Fiorenza» e descrivendola così: «Quasi nel principio della primavera dell’anno predetto orribilmente cominciò i suoi dolorosi effetti, e in miracolosa maniera, a dimostrare.

 

E non come in Oriente aveva fatto, dove a chiunque usciva il sangue del naso era manifesto segno di inevitabile morte: ma nascevano nel cominciamento d’essa a’ maschi e alle femine parimente o nella anguinaia o sotto le ditella certe enfiature, delle quali alcune crescevano come una comunal mela, altre come uno uovo, e alcune più e alcun’altre meno, le quali i volgari nominavan gavoccioli.

 

E dalle due parti del corpo predette infra brieve spazio cominciò il già detto gavocciolo mortifero indifferentemente in ogni parte di quello a nascere e a venire: e da questo appresso s’incominciò la qualità della predetta infermità a permutare in macchie nere o livide, le quali nelle braccia e per le cosce e in ciascuna altra parte del corpo apparivano a molti, a cui grandi e rade e a cui minute e spesse». (Giorno 1, Introduzione).

albino luciani

 

***

Dal sito della Repubblica: «Archeologia, ritrovati nella Manica relitti della flotta di Luigi XVI. Risalgono al 1692 quando le imbarcazioni furono annientate nella battaglia di Hogue». Considerando che il re di Francia nacque nel 1754, cioè 62 anni dopo, la scoperta ci pare a dir poco eccezionale. (Comunque la battaglia avvenne presso La Hougue, in Normandia).

 

bergoglio messa di beatificazione di albino luciani 2

***

Sul quotidiano Alto Adige, il vaticanista Luigi Sandri a proposito della beatificazione di Giovanni Paolo I ragiona sulla santità papale e sul brevissimo regno di Albino Luciani, e scrive che il suo «non fu il più breve pontificato degli ultimi secoli. Il primato spetta a Leone XI che nel 1605 morì dopo soli 26 giorni di papato».

 

PAPA ALBINO LUCIANI

Ma il giornalista dimentica che nel 1590, cioè solo 15 anni prima, Urbano VII fu papa per 12 giorni, mentre per 21 giorni lo era stato Marcello II nel 1555. Fu per lui che Pierluigi da Palestrina compose la celeberrima Missa papae Marcelli, e sempre a lui l’erudito Onofrio Panvinio applicò il virgiliano Ostensus est nobis non datus («Ci è stato mostrato, non dato»), come ricordò il 6 ottobre 1978 il cardinale Joseph Ratzinger celebrando una messa a Monaco in suffragio del Papa scomparso otto giorni prima.

 

E di Luciani parlò poi il 22 agosto 1979 il suo successore Giovanni Paolo II dicendo che era stato Ostensus magis quam datus («Mostrato più che dato»), come si legge sul sontuoso sepolcro di Leone XI nella basilica vaticana. E ancora in San Pietro, nelle cosiddette Grotte, vi sono anche la tomba di Marcello II, ricavata da un austero sarcofago antico e, proprio di fronte, quella di Giovanni Paolo I, non proprio un capolavoro.

 

***

luca bottura (1)

Luca Bottura nella sua rubrica Minimum pax sulla Stampa: «Salvini stupito per le parole su un canale Telegram con cui l’ex premier russo Medvedev ha invitato gli elettori a punire il Governo Draghi: “Di solito me le ha sempre scritte in privato”». Bottura, scelga: o si scrive di solito, o si scrive sempre. Più avanti: «Berlusconi ha detto ieri che è intenzionato a riaprire la ricerca sul nucleare: evidente il Viagra ha smesso definitivamente di fare effetto». Semmai evidentemente: mente mancante.

 

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…