marco travaglio stefano lorenzetto

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – TRAVAGLIO COMMENTA LE CONTINUE PRETESE AVANZATE DA RENZI: “E OGNI CINQUE MINUTI ALZA LA POSTA: VIA BONAFEDE, GUALTIERI, ARCURI, TRIDICO, PARISI, BENASSI, MAGARI ANCHE UNA FETTINA DI CULO DISOSSATA” – UNA BATTUTA ANATOMICAMENTE INAPPROPRIATA, A MENO CHE NON SI RIFERISSE ALL’OSSO PIÙ VICINO, QUELLO SACRO, DEL QUALE SI DICE CHE CHIAMASI COSÌ IN QUANTO ASSISTE ALLA MESSA IN CULO. IL CHE, PER COME SONO ANDATE LE TRATTATIVE SUL CONTE TER, SUONA UN PO’ EVOCATIVO…

stefano lorenzetto per la quinta volta nel guinness dei primati

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Con la consueta verve, il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta nel suo editoriale in prima pagina le continue pretese avanzate da Matteo Renzi durante la crisi di governo: «E ogni cinque minuti alza la posta: via Bonafede, Gualtieri, Arcuri, Tridico, Parisi, Benassi, via la blocca-prescrizione, dentro il Mes e la Bicamerale sul Recovery, e magari anche una fettina di culo disossata».

 

travaglio conte

Una battuta anatomicamente inappropriata, a meno che Travaglio non si riferisse all’osso più vicino, quello sacro, del quale si dice – sempre per restare alle facezie – che chiamasi così in quanto assiste alla messa in culo. Il che, per come sono andate le trattative sul Conte ter, suona un po’ evocativo.

 

***

ASTRAZENECA

Titolo dalla prima pagina del Corriere della Sera: «Covid-19. Sì ai vaccini AstraZeneca, ma solo per gli over 55». È l’esatto contrario. Lo so, perché ho 64 anni. (E perché l’ho appreso dal titolo di pagina 15: «L’Aifa: ok al vaccino di AstraZeneca. “Ma va utilizzato tra i 18 e i 55 anni”»).

 

Trenord

***

«Vietato scherzare sui ritardi di Trenord. Pena, una richiesta di danni per 10 mila euro e una causa civile», scrive l’edizione italiana di Business Insider, sito statunitense d’informazione.

 

Matteo Bolle

L’associazione di pendolari Mi.Mo.AL., formata dai passeggeri della linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria, aveva ironizzato su un video di natalizi diffuso da Trenord in occasione delle feste natalizie. «La risposta di Trenord alla satira non si è fatta attendere: l’8 gennaio 2021, l’associazione ha ricevuto una lettera dal titolo: “Intimazione e contestuale richiesta di risarcimento dei danni per diffamazione e violazione del diritto d’autore”», precisa Business Insider.

Carlo Cottarelli

 

Che aggiunge: «Il 2 gennaio Mi.Mo.Al. ha risposto per le rime, contestando integralmente gli addebiti». Sicuramente più veloce di Trenord: si difende il giorno 2 da una contestazione mossa il giorno 8. O è la proverbiale velocità dell’informazione all’americana?

 

***

sergio mattarella carlo cottarelli

Didascalia dalla Stampa: «Carlo Cottarelli entra al Quirinale per ricevere un mandato per formare un governo, è il 28 maggio del 2008. Il tentativo non avrà successo». Comprensibile, visto che il tentativo avvenne 10 anni dopo, il 28 maggio 2018.

 

***

ALESSANDRO DI BATTISTA DAVIDE CASALEGGIO

«Come se non bastasse, poi, ai colori italiani si è aggiunto il “rosso scuro” comminato dall’Ue inizialmente e misteriosamente a tre regioni», osserva Mauro Bazzucchi sulla Verità. L’uso del verbo appare improprio: comminare nel linguaggio giuridico significa stabilire una sanzione per i trasgressori di una legge. Il colore in questione si limitava a segnalare l’indice di rischio nella diffusione del Covid-19.

stefano lorenzetto a casa di giampaolo pansa

 

***

Così sul Fatto Quotidiano parla il pasdaran grillino Alessandro Di Battista: «Draghi se lo votasse Renzi, che ha fatto tutto questo con l’obiettivo di non far gestire al M5S i soldi del Recovery Fund. Se lo votasse mezzo Pd, che ha lavorato contro Conte, e se lo votasse Salvini che lo elogiava in Parlamento». Il disgiuntivo imperfetto.

 

***

MATTARELLA COME DANAERYS TARGARYEN INVOCA DRAGHI

Titolo dalla prima pagina del Mattino: «Chiaia, le foto nuda di una studentessa in pasto a Telegram». O scrivevano «le foto nude» (gergale, ma passabile) o «le foto da nuda» (già meglio) o «le foto di una studentessa nuda» (soluzione migliore). Altrimenti l’aggettivo «nuda» non concorda con il sostantivo «foto». Come si può notare a occhio nudo.

MARIO DRAGHI ARRIVA AL QUIRINALE

 

***

«Uno “scatto” quanto mai attuale: Ursula Von der Leyen, Mario Draghi e Sergio Mattarella», si legge nella didascalia della foto che campeggia sulla prima pagina dell’Eco di Bergamo. L’emozione per lo storico momento deve aver tradito il redattore orobico: infatti la prima a sinistra è Christine Lagarde, succeduta a Draghi alla presidenza della Banca centrale europea, e non Ursula von der Leyen, che presiede la Commissione europea.

 

***

giuseppe conte raffaele volpi

«E poi i Servizi, oh, i Servizi! Il presidente del Copasir, Raffaele Volpi, friccica: “Ha detto che lascia la delega e che possono rivolgersi a noi per chiarimenti?”», scrive Paola Zanca sul Fatto Quotidiano.

 

Vabbè che l’ha messo in corsivo, ma quel verbo deriva – al pari del «friccico de luna tutta pe’ noi» della canzone Roma nun fa la stupida stasera interpretata da Nino Manfredi in Rugantino – dal latino fricicare, cioè strofinare. Come farà Volpi a strofinare le parole? Poco più avanti Zanca parla di calzature decollete, anziché décolleté. E qui ci arrendiamo: se non conosce il romanesco, pare difficile che possa eccellere in francese.

travaglio contestefano lorenzetto con bruno vespastefano lorenzetto con enzo biagistefano lorenzetto intervista angelo rizzolistefano lorenzetto con rosa berlusconi, madre di silviostefano lorenzetto con vittorio feltriSERGIO MATTARELLA MARIO DRAGHI

 

Stefano Lorenzettostefano lorenzetto con giuliano ferrara

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…