voglia di normalita il messaggero-1

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - TITOLO DAL SITO DEL “MESSAGGERO”: “COVID, VOGLIA DI NORMALITÀ NEGLI USA: TORNANO AD AUMENTARE LE SPARATORIE”. ERA ORA – “ANSA”: “MILANO DEDICHERÀ UNA ‘PIZZA’ A PIERSANTI MATTARELLA”. CAPRICCIOSA. COME LA TASTIERA – DALLA “GAZZETTA DI MANTOVA”: “UN ESEMPLARE DI LUPO FEMMINA È “STATA” INVESTITA SULLA STRADA FRA GAZZO E BIGARELLO NELLA GIORNATA DI PASQUA». IL GENDER DILAGA…

STEFANO LORENZETTO

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Titolo dal sito del Messaggero: «Covid, voglia di normalità negli Usa: tornano ad aumentare le sparatorie». Era ora.

 

***

Notizia diramata dall’Ansa alle ore 20.43: «Milano dedicherà una pizza a Piersanti Mattarella, ex presidente della Regione Sicilia e fratello dell’attuale presidente delle Repubblica Sergio Mattarella, assassinato dalla mafia in un attentato avvenuto a Palermo nel gennaio del 1980». Capricciosa. Come la tastiera.

 

***

PIERSANTI MATTARELLA

Attacco di un pezzo sulla prima pagina del Riformista, firmato da Claudia Fusani: «Il faccia a faccia Letta-Renzi è avvenuto ieri mattina a Roma nella sede di Arel, il think tank di Letta. “Incontro franco e cordiale” è la formula condivisa sia dal Nazareno che dallo stesso Renzi». Se è condivisa, il sia e il che sono superflui.

claudia fusani

 

***

Spiace sparare sulla Croce rossa, ma «ogni limite ha una pazienza», come disse il maestro Antonio Scannagatti (Totò) all’onorevole Cosimo Trombetta (Mario Castellani).

eugenio scalfari foto di bacco (3)

 

Nella consueta articolessa domenicale sulla Repubblica, in una premessa di cui sfugge la pertinenza con il resto, il novantasettenne fondatore Eugenio Scalfari evoca Camillo Benso, conte di Cavour, che «non stava bene in salute», ma era «comunque molto pronto ad agire in favore dell’Italia unificanda» e «così fece il trasferimento da Torino a Firenze della nostra capitale riservandosi di andare a Roma quando i problemi con il Vaticano fossero in qualche modo risolti».

 

EMILIO FEDE

Da tempo nessuno osa correggere Scalfari, ma ai pietosi colleghi del quotidiano romano ricordiamo che la decisione di trasferire la capitale a Firenze venne presa solo nel 1864, quando Cavour era purtroppo morto da tre anni, e fu realizzata nel 1865 (è vero tuttavia che il grande statista pose con chiarezza e lucidità straordinarie la questione di Roma capitale già nel marzo del 1861 davanti alla Camera dei deputati del neonato Regno d’Italia).

Stefano Lorenzetto

 

Inoltre, di Vaticano nel senso evocato da Scalfari si può parlare formalmente solo dal 1929 (o tutt’al più dal 1870), non certo nel 1860-1861.

 

***

Titolo dal sito del Corriere: «Emilio Fede è ricoverato in gravi condizioni al San Raffaele». Nel testo si legge: «“L’ho vista brutta, sono in piedi per miracolo” ha detto Fede all’Adnkronos. “Non sono in gravi condizioni, è stata però un’esperienza drammatica”». La situazione è grave, ma non seria.

immagine del sars cov 2 3

 

***

Titolo in prima pagina sulla Verità: «Ci vogliono 100 miliardi per salvare il Paese». Titolo a pagina 9: «Per salvare le imprese servono almeno 102 miliardi di nuovi ristori». E i 2 miliardi che ballano? Mancia.

 

***

Dalla pagina Facebook del Giorno: «La scoperta di alcuni ricercatori tedeschi: combinati con un anti virale possono limitare in grande misura l’impatto del virus». I ricercatori tedeschi ci sembrano combinati male.

 

***

emilio fede a non e l arena

«Le strane priorità dei giallorossi: sì a ius soli e omotransfobia», titola Il Giornale. Davvero strane: non sapevamo che M5s e Pd fossero favorevoli, oltre che allo ius soli, anche all’omotransfobia.

 

Ovviamente è da ritenersi una sintesi maldestra del redattore. A meno che non si tratti dell’inconscia influenza di una celeberrima affermazione attribuita a Francesco Totti, icona dei giallorossi in ambito calcistico: «Io non ho nulla contro l’omofobia».

 

***

Titoli da un’unica edizione del Corriere della Sera. Pagina 18: «Fuori dalle priorità ufficiali: disinteresse o sfida?». Pagina 25: «La sfida degli archeologi per battere i tombaroli in Israele». Pagina 26: «La sfida rischio-sicurezza fa del caso vaccini un dilemma». Pagina 41: «Pronto Belotti per la sfida del gol». Ok, sfida vinta.

 

***

massimo gnagnarini

Il Fatto Quotidiano censura il coordinatore di Italia viva nella zona di Orvieto, Massimo Gnagnarini, reo di aver pubblicato su Facebook un post contro Andrea Scanzi, firma del predetto giornale, scrivendo che, nel quartiere chiamato La Corea dove il seguace di Matteo Renzi è nato, a uno come lui «avremmo usato violenza praticandogli “la stira”».

 

Chiosa Il Fatto: «Sorvoliamo su cosa sia la stira (ma potete trovare il significato sul web)». Ora, a parte che i pochi ancora abituati a comprare i quotidiani lo fanno proprio per non doversi abbeverare su Internet, l’evasiva postilla induce il lettore a immaginare che la stira sia chissà quale innominabile sevizia.

 

Stefano Lorenzetto

Pare invece che si tratti di una goliardata maschile, seppure disdicevole, in cui un gruppo di amici spoglia un compagno, lasciandolo in mutande e nascondendogli gli abiti in modo che non possa rivestirsi. Tuttavia, trattandosi di Scanzi, il «sorvoliamo» appare giustificato.

 

*** Da un’unica edizione dell’inserto Quattro pagine dell’Osservatore Romano. Sergio Valzania: «La maggioranza delle persone è affetta oggi dalla “sindrome della principessa sul pisello”». Silvia Gusmano: «Il primo, La principessa sul pisello (Crema 2021, euro 18), è un nuovo libro, il nono, di “Pesci parlanti”». Due piselli in quattro pagine. Non sembrerà una fissa vaticana?

 

***

Dalla Gazzetta di Mantova: «Un esemplare di lupo femmina è stata investita sulla strada fra Gazzo e Bigarello nella giornata di Pasqua». Il gender dilaga.

 

 

emilio fede

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...