stefano lorenzetto

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - TWEET DELL’ANSA: “CINEMA, È MORTO A ‘789’ ANNI L’ATTORE LINO CAPOLICCHIO”. DI VECCHIAIA, PARREBBE - TITOLO DAL SITO DEL “MESSAGGERO”: “TUMORI, LA CURA DELLE CAR-T FUNZIONA. LO STUDIO SU ‘NATURE’: È LA ‘DROGA’ DELLA VITA’”. MAI AFFIDARSI AI GIORNALISTI ITALIANI PER LE TRADUZIONI. “DRUG”, IN INGLESE, NON SIGNIFICA SOLO “DROGA” BENSÌ ANCHE “FARMACO”, “MEDICINALE”. IL CONTESTO AVREBBE DOVUTO CONSIGLIARE PER IL TITOLO QUESTO SECONDO CONCETTO…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

STEFANO LORENZETTO

Puntata di Controcorrente su Rete 4. Si parla di Vladimir Putin e dell’Ucraina invasa dai russi.

 

Veronica Gentili dà la parola ad Antonio Caprarica, ex corrispondente della Rai da Mosca e poi da Londra, il quale ricorda le modalità a dir poco bizzarre dell’impressionante serie di morti, spacciate per suicidi, nell’entourage di Putin, facendo un parallelo con la soppressione dello zar Pavel I.

 

veronica gentili

La conduttrice, visibilmente impaziente, riesce a riprendersi la parola e commenta: «Forse è per questo che vive in quel clima di terrore, mette quei tavoli a quella distanza, non mangia nulla e vive sempre dal medico, Putin. Perché anche lui poi, dal canto suo... no? Omnia munda mundis».

 

Osservazione cervellotica che si può spiegare in un solo modo: per Veronica Gentili la locuzione latina è grosso modo traducibile con «Tutto il mondo è paese». Qualcuno le spieghi che significa «Tutto è puro per chi è puro» (non pare il caso di Putin) e che è tratta dalla Lettera a Tito (1, 15) del Nuovo Testamento, attribuita a Paolo di Tarso.

Ansa - Lino Capolicchio morto a 789 anni

 

***

Tweet dell’Ansa: «Cinema, è morto a 789 anni l’attore Lino Capolicchio». Di vecchiaia, parrebbe.

 

***

Sul Fatto Quotidiano, Salvatore Cannavò si occupa della controversa intervista concessa a Rete 4 dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov: «Il primo a pronunciarsi contro è stato il segretario del Pd, Enrico Letta, secondo il quale l’Italia “non può permettersi di avere una grande tv nazionale che trasmette uno spot di propaganda intollerabile, insopportabile contro un Paese bombardato con frasi ignobili su Hitler e gli ebrei”».

 

Prendiamo atto con sollievo che, secondo Letta (o secondo Cannavò?), i russi non lanciano missili, granate, ordigni a grappolo e al fosforo: si limitano a bombardare l’Ucraina con frasi ignobili su Hitler e gli ebrei.

 

***

sergey lavrov

«Potrebbe essere l’ultimo romanzo della serie “Segretissimo Sas”, i popolari libri di spie e complotti scritti da Gérard De Villiers: titolo perfetto anche per il capitolo più misterioso del conflitto in Ucraina.

 

Le ombre del Sas, il reparto britannico delle missioni impossibili, infatti si stagliano negli episodi chiave della guerra», è l’incipit di un articolo firmato da Gianluca Di Feo sulla Repubblica.

 

La collana Segretissimo Sas di cui parla Di Feo – anche in chiusura del medesimo pezzo – non c’entra nulla con lo Special air service (Sas), corpo speciale dell’esercito britannico.

 

STEFANO LORENZETTO

Sas sta per Sua altezza serenissima (titolo attualmente riservato alle sole famiglie regnanti dei principati di Monaco e del Liechtenstein), alias Malko Linge, agente sotto copertura della Cia, eroe dei romanzi di Gérard de Villiers, con la d minuscola.

 

Semmai Di Feo avrebbe dovuto citare i libri di un vero ex Sas: Andy McNab, nom de plume di Steven Billy Mitchell.

 

***

soldati russi di guardia davanti alla centrale nucleare di zaporizhzhia

Nel suo editoriale di prima pagina su Domani, Giorgio Meletti spiega che i 43 Paesi rappresentati al vertice di Ramstein «hanno deciso di moltiplicare la fornitura di armi all’Ucraina per aiutarla a battere contro Putin». O per aiutarla a sbattere contro Putin?

 

***

Alessandro Graziani si occupa sul Sole 24 Ore della «temuta fuga da Londra degli operatori finanziari» dopo la Brexit, rivelatasi «inferiore rispetto alle previsioni: solo 7.000 bankers hanno lasciato la city (rispetto ai 12.500 annunciati inizialmente)». Dublino è la meta più gettonata.

 

veronica gentili

Le informazioni sono tratte da un rapporto di Ernst & Young, evidentemente in lingua inglese, visto che dal copia e incolla esce fuori questa frase: «Minori gli approdi scelti da società finanziarie inglesi verso Madrid (8), Amsterdam (8), Milano (7) and Bruxelles (6)».

 

Alla fine Graziani osserva che «Milano negli anni passati aveva già beneficiato del rientro da Londra di alcune centinaia di ex bankers londinesi». Era gente che aveva cambiato professione? No? Allora bisognava scrivere «bankers ex londinesi».

 

***

Dall’Ansa: «I primi fatti uscire dall’acciaieria Azovstal sono iniziati ad arrivare a Zaporizhzhia». A parte l’italiano barbaro, ne deduciamo che arrivare sia una forma di iniziazione. La notizia così prosegue: «Ma ce ne sarebbero ancora duecento da far evacuare». È proprio una guerra di merda.

 

***

Messaggero - La droga della vita

«Ultima ora» dal sito del Messaggero: «Due medici dell’Università della Pennsylvania negli Stati Uniti affermano di aver curato con successo la leucemia linfocitica cronica, un tipo di tumore del sangue». Titolo della notizia: «Tumori, la cura delle Car-T funziona. Lo studio su Nature: “È la droga della vita”».

 

Mai affidarsi ai giornalisti italiani per le traduzioni. In realtà, David Porter, uno dei due medici interpellati, l’ha definita «drug of life», ma drug, in inglese, non significa solo droga bensì anche farmaco, medicinale. Il contesto avrebbe dovuto consigliare per il titolo questo secondo concetto.

parata del giorno della vittoria a mosca 4

 

***

A proposito di traduzioni. Didascalia dal Corriere della Sera: «San Pietroburgo. Un soldato della guardia d’onore in Palace Square alle prove per la parata del 9 maggio che celebra la vittoria della Seconda guerra mondiale».

 

Non si capisce l’uso del toponimo Palace Square su un giornale pubblicato a Milano, non a Londra. In italiano il luogo in questione si chiama piazza del Palazzo. Oppure, volendo usare il nome originale traslitterato dal russo, Dvorcovaja Plošcad.

 

***

FEDERICO SBOARINA

Pietro De Leo analizza su Libero le grandi manovre nei partiti in vista delle prossime elezioni amministrative in varie città: «Infine, Verona, altro schema tutto inedito. Il Sindaco uscente Federico Sboarina, di Fratelli d’Italia, può contare sul sostegno della Lega, il suo partito originario da cui uscì».

 

Trascurando l’incongrua s maiuscola riservatagli, il sindaco in questione non è mai stato nella Lega: prima di approdare a Fdi, ha militato nel Popolo della libertà e in Alleanza nazionale, fondando poi un proprio movimento, Battiti per Verona.

 

***

veronica gentili 1

Titolo dalla Gazzetta di Mantova: «Nuovi quattro assunti negli uffici comunali». Giusto per distinguerli dai vecchi quattro assunti e dai quattro nuovi assunti.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DA UN PEZZO È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO E ABILITÀ DI CUI NESSUN ESPONENTE DEL CENTROSINISTRA POSSIEDE NELLA SUA LEADERSHIP... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...