CHE FA DI NOTTE LORENZETTO? LE PULCI AI GIORNALI! - TITOLO DALLA PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO: «OK ACCELERARE APPALTI E PERMESSI AMBIENTALI, MA NON SANARE GLI ABUSI PREVISTI DAI PIANI REGOLATORI (CHE I COMUNI POSSONO AMPLIARE)». I PIANI REGOLATORI PREVEDONO GLI ABUSI? E I COMUNI POSSONO AMPLIARE I PIANI REGOLATORI O GLI ABUSI? OK SANARE LA SINTASSI

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Stefano Lorenzetto Stefano Lorenzetto

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Piero Melati recensisce sull’Espresso il saggio “Ma perché siamo ancora fascisti” di Francesco Filippi (Bollati Boringhieri) e assicura: «Stavolta Filippi scava più profondamente». Tralasciando vari passaggi del volume, ai quali potrebbe fare le pulci il professor Nunzio Dell’Erba, già docente di Storia contemporanea e Storia dei partiti e dei movimenti politici all’Università di Torino e compilatore di molte voci apparse nel “Dizionario biografico degli italiani” della Treccani, vediamo se è vero.

 

A pagina 106 Filippi riporta (nella nota 2) un brano tratto da “Storia dei due manifesti” di Emilio Raffaele Papa, del quale però non vi è traccia nel punto indicato del libro di Papa, e parla dell’«esecuzione del filosofo fiorentino Giovanni Gentile», che per la verità era nato a Castelvetrano (Trapani).

 

francesco filippi francesco filippi

A pagina 112 l’autore scrive che «Gramsci muore nel 1937 pochi giorni dopo essere stato liberato per motivi di salute»: in realtà Antonio Gramsci lasciò l’infermeria del carcere di Civitavecchia il 7 dicembre 1934 per essere ricoverato a Formia. Il 25 ottobre dello stesso anno Benito Mussolini accolse la richiesta di libertà condizionata.

 

Il 24 agosto 1935 fu trasferito nella clinica Quisisana a Roma, dove morì il 27 aprile 1937. Quindi i «pochi giorni» citati da Filippi furono in realtà 612. Niente male, per uno storico, che «scava più profondamente». (Ieri Filippi era ospite di Rai 3 con il suo libro, insieme a Gad Lerner, a “Quante storie”. Un programma di vita).

 

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Francesco Filippi - Ma perche' siamo ancora fascisti Francesco Filippi - Ma perche' siamo ancora fascisti

La Stampa intervista l’avvocato Pierpaolo Berardi, che dal 1992 tenta senza successo di entrare in magistratura. Titolo: «Toghe e concorsi truccati, trent’anni di beffe e ricorsi. “Lotto solo per la giustizia”». Verbo o sostantivo? Forse il secondo. La giustizia è sempre un terno al lotto.

 

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Titolo dalla prima pagina del Fatto Quotidiano: «Ok accelerare appalti e permessi ambientali, ma non sanare gli abusi previsti dai piani regolatori (che i Comuni possono ampliare)». I piani regolatori prevedono gli abusi? E i Comuni possono ampliare i piani regolatori o gli abusi? Ok sanare la sintassi.

 

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Da un titolo della Verità: «Peccato che il parroco lucrasse sull’attività degli stranieri, cosa per cui ora è sotto inchiesta, utilizzando le sue conoscenze». Lucrava sulle attività degli stranieri utilizzando le sue conoscenze oppure stanno indagando fra le sue conoscenze?

 

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Incipit della rubrica “Malebolge” di Aldo Nove sulla prima pagina di Avvenire: «Subito dopo la morte di san Francesco, il fedele frate Elia manda una lettera enciclica a tutte le province dell’ordine e il papa Gregorio IX, amicissimo del Poverello, preparò il processo di canonizzazione». Manda. Preparò. Complimenti per la sconsecutio temporum.

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