CHE ROTTURA DI VEGLIONI - CAUSA COVID DOPO 21 ANNI LO SHOW TELEVISIVO DI CAPODANNO ABBANDONA LE PIAZZE E TORNA NEL SUO LUOGO NATURALE, CIOÈ IN TIVÙ - SARÀ UN APPUNTAMENTO TRISTE? MAI COME NEL 1980: FRA STRAGE DI USTICA, BOMBA DI BOLOGNA E TERREMOTO DELL’IRPINIA NESSUNO AVEVA UN CAZZO DA FESTEGGIARE - INIMITABILE L’EDIZIONE 2015: TUTTI CHE INTONANO “VAFFANCULO” DI MASINI GUARDANDO IN CAMERA, UNA BESTEMMIA E UN CAPOSTRUTTURA RAI CHE DECIDE DI ANTICIPARE IL 2016 DI 40 SECONDI PER FREGARE CANALE 5: FINIRÀ LICENZIATO...

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Daniel Agami per www.businessinsider.com

 

MATERA CAPODANNO RAI MATERA CAPODANNO RAI

-3, -2, -1, Buon Anno! Che si fa a Capodanno? Ok, che si sta a casa l’abbiamo più o meno tutti capito. Beh suvvia, qualche cosa positiva il Covid-2019 in questo annus horribilis l’ha portata: ci saranno tanti figli della pandemia, concepiti durante le migliori quarantene della nostra vita, abbiamo capito che a Venezia con tutto l’inquinamento delle Grandi Navi e delle piccole che abbiamo fatto, bastano pochi giorni perché le acque tornino pure e splendide, i parchi con l’erba più grande, ci siamo ricordati della morte, quanto sia terribile, e, alla fine del 2020, ci siamo finalmente sbarazzati del capodanno televisivo dalle piazze italiane: per la prima volta dopo 21 anni la notizia è che i veglioni televisivi tornano nel luogo naturale di ambientazione, negli studi televisivi.

 

amadeus amadeus

L’Anno che verrà, il veglione televisivo di Raiuno che è quasi alla ventesima edizione, sarebbe dovuto andare in onda da Terni e sancire il nuovo accordo-marchettone Rai per i capodanni dalla Regione Umbria, ma fortunatamente quella oclocratica accozzaglia di freddo ed effimero dalla piazza, populistica, non si può fare e la Rai si è ricordata di poter fare anche da sola senza lottizzare il capodanno televisivo alla miglior regione o città (s)offerente, a condurre ci sarà ancora Amadeus, che dirigerà e condurrà ancora il Festival di Sanremo 2021, e che conduce ormai tutto, tranne il vaccino negli ospedali (…per ora. Immaginiamo un Vaccina e Vinci! anzi, lo temiamo e non per il vaccino) dalle ore 21 su Raiuno, dagli studi Dear dedicati a Fabrizio Frizzi, che pure lo condusse.

 

proietti proietti

Non accadeva dal Capodanno 1999/2000. Allora, a reti unificate Rai, andava in onda l’ultimo show di Capodanno da studio, Millennium- La notte del 2000 (di Giampiero Solari- Gualtiero Pierce- Ivano Balduini e Massimo Cinque) che sanciva il record del più lungo veglione della televisione italiana, 15 ore, presentavano Gigi Proietti (applauso!! Tutti in piedi, oh lettori!) e Carlo Conti, poi seguiti da Michele Mirabella e nel cast c’erano i comici Malandrino e Veronica, Francesco Paolantoni, Valeria Marini, le giornaliste del Tg1 Monica Maggioni (poi Presidentessa Rai) e Barbara Modesti.

grande fratello vip grande fratello vip

 

Esattamente come 20 anni fa su Canale 5 ci sarà il Grande Fratello Vip (dalle ore 21): 20 anni fa era lo speciale di Capodanno della prima edizione, condotta dalla giornalista Daria Bignardi, e avevamo avuto il dubbio che fosse tv di qualità, si chiamava Capodanno al Grande Fratello, quest’anno torna dopo 21 anni il veglione al Grande Fratello nel Grande Fratello Vip, e a condurlo, come allora c’è un giornalista, Alfonso Signorini. Esattamente come 21 anni fa Blade Runner sarà nella notte di Italia 1, mentre allora la Director’s Cut era in onda nella notte della Raidue diretta da Carlo Freccero.

 

andrea salerno diego bianchi makkox andrea salerno diego bianchi makkox

Su Raitre esattamente come 21 anni fa andrà in onda lo speciale Blob 20 (mai più) 20 (dalle 0:15, 21 anni fa era Blob Millennium). La novità invece, in una serata concorrenziale per l’audience (poiché siamo tutti a casa), è il debutto su La7, a quasi 20 anni dalla fondazione del network televisivo (era il giugno 2001), di un veglione televisivo (gli anni scorsi solo film), satirico, Propaganda di Capodanno scritto e condotto dal giornalista Diego Bianchi già Zoro, nella rete televisiva diretta dal suo collega giornalista ed autore Andrea Salerno.

 

mike bongiorno pippo baudo mike bongiorno pippo baudo

Ci eravamo disabituati, in questo secolo, ad una programmazione televisiva di San Silvestro curata: l’oclocratica forma di populismo capodannuale, il carrozzone di piumini e freddo dalla piazza, una versione millennial del panem et circenses, i film buttati là alla meno peggio nelle altre reti televisive, il subappalto del capodanno televisivo in pacchetti di cinque anni dalle piazze della regione (in principio fu la sola Rimini, poi Courmayeur, poi la Basilicata con tutti i capoluoghi della Lucania alternati, infine l’Umbria, quest’anno però saltata per i divieti di assembramento), ci aveva disaffezionato alla casa, dove magari si accendeva per il conto alla rovescia pentendosene subito.

 

Assurdo perché quello del Capodanno è lo speciale televisivo più longevo della storia della televisione italiana, poiché il primo fu proprio al termine del primo anno della televisione in Italia: Veglione di Capodanno andò in onda, infatti, il 31/12/1954 dall’Hotel Continental di Milano che allora era il principale polo televisivo italiano, presentato (sparate un nome a caso: esatto!) da Mike Bongiorno. L’anno successivo la trasmissione è Musica Maestro!

 

walter chiari walter chiari

Il 31/12/1956 va in onda 1957 ora zero- buon anno e nel 1957 il Veglione di Fine Anno con Jula De Palma in onda da un hotel torinese.  Nel 1958 il conto alla rovescia è affidato al primo show del sabato sera abbinato alla Lotteria, Canzonissima scritto da Garinei e Giovannini con Dino Verde e Lina Wertmüller, diretto da Antonello Falqui, e presentato da Walter Chiari (che sostituì nel corso dell’edizione il presentatore Ugo Tognazzi), Gianni Agus, Enza Soldi. L’anno successivo dalla Bussola di Viareggio dalle 22:45 va in onda Festa di Fine d’anno, condotta da Fred Buscaglione: è anche la fine della sua vita, sarà il suo ultimo Capodanno, perché morirà due mesi dopo, nel 1960.

 

pippo baudo e beppe grillo 2 pippo baudo e beppe grillo 2

Nel 1960 lo show è Buon Anno! conducono i giornalisti Luciano Rispoli, Enzo Tortora ed Enza Sampò, con collegamenti da un hotel di Torino, dalla Bussola in Versilia e dal dancing Il Cigno Bianco a Bologna, nel 1961 dopo La Domenica Sportiva, va in onda alle 23:45 Auguri di Mezzanotte e a condurlo debutta Pippo Baudo, nel 1962 dalle 23:40 c’è Buon Capodanno 1963, condotto dal comico Alighiero Noschese, l’anno successivo un’antologia di varietà, Passerella 1963 e Auguri di Buon Anno, che torna l’anno seguente come Passerella 1964 e poi l’anno successivo è Passerella 1965, presentata da Renato Tagliani.

 

Il Capodanno 1965/66 lo conduce Mina, Auguri 1965. Nel 1966 Ciao’66, dalla Bussola di Marina di Pietrasanta, a condurlo Paolo Ferrari e Luisella Boni, la domenica 31/12/1967 lo Spettacolo di Mezzanotte in condominio con La domenica sportiva e con Signori, l’anno è servito. Nel 1968 Alighiero Noschese conduce Ciao,’68! e nel 1969 a condurre Avanti il Prossimo!  un programma alla vigilia del 1970 di Ghigo De Chiara ci sono Giorgio Gaber e Mina, cioè due che spariranno dalla tv, e nel cast ci sono anche Vittorio Gassmann, Giorgio Albertazzi, Mike Bongiorno, ma quella sera va in onda anche Un anno di Sport e Benvenuto 1970.

 

gemelle kessler 2 gemelle kessler 2

Nel 1970 le gemelle Kessler danno il Benvenuto 1971, nel ’71 la senese Mariolina Cannuli ed Enzo Cerusico conducono Benvenuto 1972. Nel 1972 Corrado presenta Lo chiameremo 1973 (probabilmente ispirato al film uscito quell’anno e diretto da Vittorio De’ Sica Lo chiameremo Andrea), ed è sempre Corrado a condurre lo show di Capodanno nel 1973 con Lo chiameremo 1974.

 

Nel 1974 torna a condurre Pippo Baudo con Fine d’anno dallo studio 3. Nel 1975 è la volta di Enrico Simonetti, la trasmissione si chiama E a mezzanotte va, l’orchestra è diretta dal maestro Gorni Kramer e l’autore è Franco Franchi (omonimo del comico, già cantautore e autore telefisivo, poi sarebbe divenuto il giudice di gara a Fantastico 2 con Claudio Cecchetto). Dal Palasport di Bologna il 31/12/1976 va in onda Buon anno supershow, a condurlo Vittorio Salvetti, fondatore e direttore artistico del Festivalbar.

 

professor kranz paolo villaggio 4 professor kranz paolo villaggio 4

Nel 1977 i comici Paolo Villaggio ed Enrico Montesano conducono Buon anno. Nel 1978 c’è Buon anno! con un punto esclamativo e a condurre il cabarettista Pino Caruso, ma sul secondo canale Vittorio Salvetti organizza Festa d’inverno, da Asiago, dove cantano e suonano Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Roberto Vecchioni e Mauro Pagani.

 

Nel 1979 c’è un surreale show di Capodanno tutto ambientato a Piazzola del Brenta, in provincia di Padova, nella Villa Contarini, organizzata dal patavino Vittorio Salvetti, e condotta dall’attore Arnoldo Foà assieme a Vittorio Salvetti: 1,2,3 Buon Anno!

 

Nel 1980 tra la Strage di Ustica e quella di Bologna e il terremoto dell’Irpinia nessuno ha voglia di festeggiare, quindi vengono proiettati dei film, e l’unico programma è Auguri di mezzanotte, tre minuti di trasmissione presentati dalle annunciatrici Marina Morgan, Nicoletta Orsomando e Maria Giovanna Elmi, con il countdown più angosciante della storia della tv italiana.

 

gina lollobrigida i pagliacci gina lollobrigida i pagliacci

Il 31/12/1981 si ricomincia con 3,2,1 ed è ’82! con Carlo Verdone, Franco e Ciccio, Gina Lollobrigida e Domenico Modugno. Nel 1982 invece Andrea Giordana conduce Mezzanotte insieme, organizzato dal patron del Festival di Sanremo Gianni Ravera, e infatti sarà Giordana a condurlo nel 1983, assieme ad Anna Pettinelli, partner anche nel programma di Capodanno con Ambra Orfei.

 

Nel 1984 è la volta di Gianni Morandi, assieme al comico e regista Jerry Lewis (che accoppiata…), il programma è Buon anno ’84 e va in onda a reti unificate. Per altro, sarà citato in una scena non proprio lusinghiera (il telespettatore, a Capodanno da solo, un carabiniere interpretato da Alessio Boni, si suicida a guardarlo) nella fiction La meglio gioventù (2003) di Marco Tullio Giordana. Nel 1985 Brindisi di mezzanotte con la cantante Dionne Warwick, che segue un Buon anno’85 sempre con Gianni Morandi.

 

pippo baudo loretta goggi pippo baudo loretta goggi

Negli stessi anni anche la televisione commerciale inizia ad essere concorrenziale, con Capodanno al Drive In di Antonio Ricci. Dal 1985 al 1986 è lo show del sabato sera abbinato alla Lotteria a fare uno speciale, Speciale Fantastico prima e Fantastico di Capodanno poi, condotto da Pippo Baudo, l’ultima volta con la debuttante Lorella Cuccarini ed Alessandra Martines, ed in collegamento dal Festival di Sanremo la conduttrice dell’edizione passata Loretta Goggi, uno show con astrologi, cantanti, comici, attori, l’essenza del varietà, mentre su Canale 5 va in onda Premiatissima Buon Anno condotta da Johnny Dorelli, con tantissimi comici e poi Capodanno al Grand Hotel e poi Speciale Risatissima con altri comici.

 

Questi ultimi sono tutti show di Capodanno registrati mesi prima, perché nessuna tv privata poteva allora usufruire per legge della diretta, restata in esclusiva alla Rai. Baudo passa a Canale 5 nel 1988, dove conduce Festival di capodanno, e per contrastare, Raiuno suddivide la serata di San Silvestro in tre show: Galà di capodanno, con Amy Stewart ed il mago Alexander, per poi affidare lo show principale allo Zecchino d’Oro, con uno special intitolato Cin cin all’88 condotto da Cino Tortorella e topo Gigio dal centro di produzione tv Antoniano di Bologna, e a chiudere Aspettando l’88 con Gabriella Carlucci e un collegamento con i soldati italiani in missione nel Golfo Persico.

 

gabriella carlucci gabriella carlucci

Inizia una concorrenza interna alla Rai, perché Raidue si affida a Michele Mirabella e al suo Aspettando Capodanno, che precede una puntata speciale di Indietro Tutta! di e con Renzo Arbore (Alfredo Cerruti, Nino Frassica) e per la prima volta Raitre, diretta dal giornalista Angelo Guglielmi, organizza un proprio show di Capodanno, Jeans 2 Champagne Buon anno con Raitre, condotto da Fabio Fazio, e con la presenza in studio dello stesso Direttore Angelo Guglielmi. Fazio racconterà poi che, non avendo uno smoking, indossò uno di Johnny Dorelli.

 

MARCO GIUSTI ENRICO GHEZZI BLOB MARCO GIUSTI ENRICO GHEZZI BLOB

Dal 1988 al 1989 Gianni Boncompagni scrive e dirige lo Speciale Domenica in… ultimo dell’anno,  condotto prima da Marisa Laurito e poi da Edwige Fenech, con la caciara del caso, in contemporanea Raidue presenta Buon Anno Raidue, con Jerry Calà e Ugo Tognazzi nel 1988, mentre nel capodanno 1989/90 Marco Giusti ed Enrico Ghezzi su Raitre ideano Fine senza fine, oltre una decina di ore di film, con gli auguri, attorno a mezzanotte di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi che stavano per entrare per altro a Domenica in…

 

Il 31/12/1990 torna lo show a reti unificate, si chiama Un tesoro di Capodanno di Sandra Bemporad, e a condurlo ci sono Piero Chiambretti ed Edwige Fenech. Sempre a reti unificate nel 1991 Giancarlo Magalli, Gigi Sabani e Toto Cotugno conducono 1,2,3 buon anno di Alfredo Cerruti, Ugo Porcelli e Arnaldo Santoro.

 

Nel 1992 Pippo Baudo presenta Buon anno con Partita Doppia, special del suo programma Partita doppia, nel 1993 invece Pippo Franco conduce Buon anno dal Bagaglino, di Pier Francesco Pingitore e dopo 13 anni torna Auguri di Mezzanotte, una striscia di pochi minuti su Raitre scritta e condotta da Piero Chiambretti.

 

GIUSTI E GHEZZI GIUSTI E GHEZZI

Dal 1994 iniziano le piazze televisive: è una idea di Lucio Dalla, autore televisivo de La Notte degli Angeli, condotta da Paolo Bonolis ed Alba Parietti da Bologna, con un progetto solidale per i senza fissa dimora ed è l’unico tentativo di collaborazione tra Rai e tv private per Capodanno, essendoci anche Videomusic e il giornalista Red Ronnie. Produce il bolognese Bibi Ballandi, il costo: mezzo miliardo di Lire. Nello stesso anno debutta lo speciale di Blob Anno Blob ‘93/’94, maratona con il meglio (o il peggio) dell’anno dalla trasmissione di Marco Giusti ed Enrico Ghezzi, e che continua tuttora in misura ridotta.

 

milly carlucci a io e te 5 milly carlucci a io e te 5

Nel 1995 sempre Lucio Dalla scrive Mezzanotte in Piazza, a condurlo dalle piazze di Napoli e Roma ci sono Milly Carlucci ed Alba Parietti, ma ci sarebbe dovuto essere un collegamento anche con Capodanno a Sarajevo (dalla guerra in Bosnia) con Carlo Massarini, in onda su Raitre, ma salta proprio il programma dall’ex Jugoslavia.

 

Questi veglioni in piazza saranno poi colpiti dalla satira di Stefano Benni nel romanzo Elianto, il quale, a Curzio Maltese, dichiarò: «Mi sono ispirato all’orrido Capodanno ’95 – il giornalista Stefano Benni si confonde con il ’94, ndg – ordito dal comune di Bologna. Una serata danzante con la Parietti offerta ai barboni della città. Ma attenzione, soltanto ai più telegenici. Un mio amico barbone, un po’ matto, è stato scartato durante i provini (…) Sì, non veniva bene. Gli altri li hanno deodorati e spediti sul palco con Alba. Quando vuole la sinistra sa far peggio di Berlusca».

 

gianfranco funari gianfranco funari

Al termine per festeggiare il centenario del cinema, viene trasmesso a reti unificate (ma con film diversi) Fuori Orario- Cose (mai) viste di Enrico Ghezzi, con la collaborazione di Marco Giusti. Nello stesso anno però sotto la presidenza Rai di Letizia Moratti, finanziatrice della Comunità di San Patrignano, viene fatto anche un allucinante L’altro Capodanno da San Patrignano, scritto e condotto da Gianfranco Funari con Gabriele La Porta, allora Direttore di Raidue che lo trasmette.

 

Nel 1996 continuano le piazze con Mezzanotte Angeli in Piazza, di Lucio Dalla con Milly Carlucci, Linus, Carlo Conti ed Alba Parietti da Bologna, Genova, Catania e Roma, che ritornerà La notte degli Angeli nel 1997 dalla terremotata Assisi, sempre con Milly Carlucci a condurre con Giorgio Comaschi, e Lucio Dalla autore, che però si esibirà anche in concerto con Francesco De Gregori dopo quasi 20 anni e la presenza di Franca Rame, Giorgio Albertazzi e del comico Dario Fo appena diventato premio Nobel per la Letteratura, e nel 1998 ancora Mezzanotte Angeli in Piazza, ancora di Lucio Dalla, ancora la Carlucci, con Antonella Clerici, Melba Ruffo di Calabria e Paola Saluzzi dalle piazze di Reggio Calabria, Torino, Riccione, Napoli, Rimini.

 

mara venier mara venier

In contemporanea torna, dopo tanti anni il comico Beppe Grillo in tv, dalla pay tv Tele+, in smoking, in Discorso all’Umanità, un monologo satirico esclusivamente per la tv, di cui ci sarà una seconda, terza e quarta edizione e dal 2001 è l’ultimo programma tv di Grillo. In Rai, intanto, non si tornerà quasi più indietro dalle piazze: senza Dalla autore, Milly Carlucci conduce Tutti in Piazza a Capodanno e Tanti auguri Italia nel 2000 e nel 2001, l’ultima volta con Fabrizio Frizzi e il giornalista Gigi Marzullo.

 

Nel 2002 Mara Venier conduce Domenica in festa di Capodanno e dal 2003 comincia l’era delle piazze a spese delle amministrazioni: lo spettacolo diventa una marchetta al luogo di ambientazione, fatto alla meno peggio, e in cambio il comune paga tutto.

 

Comincia L’anno che verrà,  scritto tra gli altri dall’attore, comico ed autore tv Stefano Sarcinelli, a Rimini fino al 2010 condotto fino al 2008 da Carlo Conti, nel 2009 da Fabrizio Frizzi e nel 2010 da Mara Venier e Pino Insegno poi a Courmayeur dal 2011 al 2014 (condotto da Carlo Conti e nell’ultimo anno da Nino Frassica e Flavio Insinna), poi in Basilicata, in un connubio tra business e politica (il presidente della regione Pittella è fratello dell’europarlamentare del Pd, poi renziano, all’epoca al governo) dal 2015 al 2019, condotto da Amadeus (con Rocco Papaleo, Claudio Lippi che per un malore non si presenta, poi Teo Teocoli, poi solo).

CAPODANNO RAI CAPODANNO RAI

 

La decadenza si evidenzia in tutto, anche nelle incredibili vicissitudini dell’edizione 2015: autori televisivi, conduttore e capostruttura che intonano Vaffanculo di Masini guardando pure in camera, una bestemmia, e un capostruttura Rai che decide di anticipare il 2016 di 40 secondi, per fregare Canale 5: finirà licenziato dalla Rai.

 

E ora che le piazze possono tornare ad essere abitate dai legittimi inquilini, e cioè i piccioni, anche la sera di San Silvestro, noi di Business Insider non vi auguriamo  nulla, e non vi scriviamo buon 2021 perché augurarci il buon 2020, un anno fa, ha portato davvero troppa sfiga.

 

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