IL CINEMA DEI GIUSTI - È COMMOVENTE E PIUTTOSTO SORPRENDENTE IL NUOVO FILM DI DARIO ARGENTO, “OCCHIALI NERI” - COME MOLTI ALTRI GRANDI REGISTI DEL 900, ANCHE ARGENTO NON PUÒ CHE RIMANERE FEDELE AL PROPRIO CINEMA, FREGANDOSENE DELLE LOGICHE DI MERCATO, DELLE MODE, DEI CRIME SVEDESI, NORVEGESI, TURCHI E DI TUTTO QUELLO CHE PASSA SULLE PIATTAFORME OGGI - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

ILENIA PASTORELLI - OCCHIALI NERI ILENIA PASTORELLI - OCCHIALI NERI

E’ commovente e piuttosto sorprendente il nuovo film di Dario Argento, “Occhiali neri”, che apre con una scena che solo chi è cresciuto nei primi anni ’60 può ricordare con la stessa intensità.

 

Quella che ci rimanda alla celebre eclisse solare del 15 febbraio del 1961 che noi ragazzini vedemmo all’alba sui tetti di casa con un vetro oscurato col fumo di una candela per proteggerci gli occhi.

 

Un evento che produsse film, “L’eclisse” di Michelangelo Antonioni, e che venne filmata su ordine di Dino De Laurentiis da Richard Fleischer per inserirla nel suo “Barabba”, mentre Robert Aldrich si rifiutò di filmarla per “Sodoma e Gomorra”.

 

ilenia pastorelli occhiali neri. ilenia pastorelli occhiali neri.

L’eclisse solare colpisce un po’ gli occhi della bella escort Diana di Ilenia Pastorelli. Un po’, come spiega al suo cliente steso sul letto “ma non abbastanza per non trovare il tuo arnese”. Eppure quel piccolo incidente ci annuncia tutta la chiave del film, perché poco dopo, la stessa Diana/Ilenia, inseguita da un serial killer di prostitute che viaggia su un pulmino per le strade di Roma e che abbiamo già visto uccidere una ragazza, la spingerà in un incidente mortale.

 

ilenia pastorelli occhiali neri ilenia pastorelli occhiali neri

E lì la ragazza perderà veramente la vista, mentre di una innocente famiglia cinese coinvolta nello scontrò non resterà vivo che un ragazzino. Un ragazzino orfano che, assieme a un cane lupo, Neria, finirà per diventare gli occhi della ragazza.

 

Tutto quello che seguirà, in pratica un gioco molto classico di gatto-e-topo col pippatissimo serial killer a caccia di Diana/Ilenia per ucciderla che coinvolgerà molti altri personaggi, a cominciare dalla ragazza che la aiuta a muoversi nella vita normale, un’Asia Argento molto misurata, è in fondo un naturale sviluppo di questa intuizione iniziale, quella della escort toccata dall’eclisse e poi dalla cecità.

 

ALAIN DELON MONICA VITTI - L'ECLISSE ALAIN DELON MONICA VITTI - L'ECLISSE

E più che la caccia appare violenta e mortifera e più che Argento costruisce il personaggio di Ilenia come una protagonista forte, decisa, che si permette cosa fare e non fare con i suoi clienti, no all’Effe-Effe, il First Fucking…, che non perde la sua carica erotica nemmeno da cieca, e che sappiamo da subito che non si sente protetta né da Dio né dalla polizia e che non si arrenderà mai a nessuna violenza maschile.

 

dario argento foto di bacco dario argento foto di bacco

Non a caso le produttrici sono due donne, per giunta ex-attrici come Conchita Airoldi e Laurentina Guidotti, e Dario sta ben protetto tra le grazie di Ilenia e di Asia, i suoi angeli. E potete pensare quel che volete di Ilenia come attrice, ma ha una forza e una presenza che ci riporta alle grandi eroine del cinema di Dario, da Jennifer Connelly alla stessa Daria Nicolodi.

 

Come molti altri grandi registi del 900 che hanno continuato a dirigere film anche molti anche dopo gli ottant’anni, e non penso a autori delle Nouvelle Vague come Eric Rohmer o Jacques Rivette ma anche a Paolo Taviani e al suo nuovissimo, limpido, “Leonora addio”, anche Argento non può che rimanere fedele al proprio cinema, totalmente libero di riprendere un vecchio copione scritto col fido Franco Ferrini, fregandosene delle logiche di mercato, delle mode, dei crime svedesi, norvegesi, turchi e di tutto quello che passa sulle piattaforme oggi, ben sapendo quanto possa essere fuori dalle regole il suo film.

argento pastorelli occhiali neri 1 argento pastorelli occhiali neri 1

 

Ma proprio per questo rimaniamo incollati allo schermo rimanendo incantati dal suo desiderio di non tradire mai la sua idea di cinema, le sue manie, il concatenarsi di riferimenti ai suoi film che non deluderanno i vecchi e i nuovi fan.

 

dario argento 19 dario argento 19

Nella lunga parte finale che si svolge in una specie di giungla di Formello, Ilenia e il killer si muovono in una sorta di incubo da thriller anni ’70 dove Dario riesce comunque a ri-costruire qualcosa che sembrava scomparso da anni, un immaginario fantastico che ci riporta ai grandi maestri invecchiati del cinema che abbiamo amato. Carpenter, Romero, Craven, Hooper.

ALAIN DELON MONICA VITTI - L'ECLISSE ALAIN DELON MONICA VITTI - L'ECLISSE

 

E alla Roma che abbiamo amato. Scordavo. Bellissime le musiche di Arnaud Rebotini, il compositore dei film di Robin Campillo, e le immagini di Matteo Cocco, il direttore della fotografia di “Sulla mia pelle” e “Volevo nascodnermi”. Già in sala. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...