caracas

IL CINEMA DEI GIUSTI - “A ME STA DEMOCRAZIA HA ROTTO IL CAZZO”. BENVENUTI NEL MONDO FASCIO/ISLAMICO DI “CARACAS”, DI MARCO D’AMORE, CHE DESCRIVE LA COESISTENZA DI ESTREMISMI E REIETTI DI OGNI TIPO NEL QUARTIERE PIÙ DEGRADATO DI NAPOLI - SE CI LIMITIAMO ALLA PRESENZA DI D'AMORE E DEL SUO MAESTRO ARTISTICO, TONI SERVILLO, IN QUESTA NAPOLI UMIDA, POVERA, MERAVIGLIOSA, IL FILM AVREBBE GIÀ VINTO - NON È UN FILM FACILE, PERCHÉ OSA USCIRE DALLA NARRAZIONE LINEARE DELLA STORIA E PUNTA A QUALCOSA DI PIÙ COMPLESSO. MA NON PERDE MAI IL SUO FASCINO… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

marco d'amore toni servillo e lina camelia lumbroso in caracas

“A me sta democrazia ha rotto il cazzo”. Benvenuti nel mondo fascio/islamico di “Caracas”, spericolata operazione cinematografica che Marco D’Amore regista nonché interprete, ancora fresco di Ciro Di Marzio e di “Gomorra”, ha tratto da quello letterario di “Napoli ferrovia” di Ermanno Rea, tomo di 700 pagine che descrive appunto la coesistenza nel quartiere più degradato di Napoli di estremismi e reietti di ogni tipo.

 

toni servillo e lina camelia lumbroso in caracas

Per costruire questa spericolata operazione, e che sia spericolata lo capiamo dalle prime scene del film, con i diavoli volanti che si buttano in volo aprendo il più tardi possibile il paracadute, seguita dal raid fascista nella zona più islamizzata di Napoli, appunto il quartiere di Napoll Ferrovia, Marco D’Amore ha bisogno del suo maestro teatrale, Toni Servillo, che lo ha diretto nelle quasi 400 repliche della “Trilogia della villeggiatura” di Goldoni, qui nei panni di uno stralunato romanziere che torna a Napoli con la decisione di non scrivere più e invece, alle prese con la fascinazione dei personaggi che popolano il quartiere, si arrende alla loro prepotenza di realtà letteraria.

marco d'amore in caracas

 

Al punto che sono loro stessi, lo sciagurato fascista violento Caracas, che non si è mai mosso da Napoli, diventato musulmano dopo l’invasione americana dell’Iraq, alla ricerca della luce di Dio, e la sua fidanzata tossica Yasmina, la strepitosa e bellissima giovane attrice francese Lina Camélia Lumbroso, due disperati prodotti dal quartiere e che il quartiere ha unito per sempre, a farsi letteratura, a imporsi agli occhi dello scrittore, anche lui cresciuto, in altri anni, ma certo non in un minor degrado, a Napoli Ferrovia.

 

toni servillo in caracas

Il salto mortale che Marco D’Amore e il suo cosceneggiatore, Francesco Ghiaccio, ci propongono è quindi quello di accettare la costruzione artistica e letteraria dei personaggi, scrittore compreso, come invenzioni continue, fluide, ombre che si muovono nel quartiere in un continuo passato e presente, passando attraverso la gang fascista che Caracas comanda assieme a un esaltato Marco Foschi, bravissimo e paurosissimo, e la comunità islamica che vediamo pregare ma anche esaltarsi per la vittoria dei talebani in Afghanistan.

 

marco d'amore e toni servillo in caracas

Lo scrittore Giordano, che tornato a Napoli vive in una suite dell’Hotel Excelsior e scrive su una vecchia macchina da scrivere come ci piacerebbe a tutti ancora fare, non riesce a capire, e noi con lui, se quel che vede è realtà o parte della sua finzione o parte del suo passato. Il bambino orfano che insegue è forse se stesso o forse Caracas, che vanta un padre scappato appunto a Caracas. E questo confondersi nel passato, e nel presente, porta il personaggio di Marco D’Amore e quello di Toni Servillo a un rapporto padre/figlio che sembra far parte della vita artistica dei due attori nei momenti più ricchi del film.

 

marco d'amore e toni servillo in caracas

Se solo pensiamo al loro primo film assieme, “Una vita tranquilla” di Claudio Cupellini, girato più di dieci anni fa, capiamo che la cura con la quale Marco D’Amore mette in scena il suo maestro artistico è qualcosa che va oltre un semplice rapporto regista/attore. Progettato dallo stesso gruppo di produttori, la Mad, Picomedia, Vision, dopo il successo di “Nostalgia” di Mario Martone, sempre tratto da un romanzo di Ermanno rea, “Caracas” cerca di ripeterne la fortuna con una coppia esplosiva di interpreti come Servillo e D’Amore.

marco d'amore caracas

 

E, se ci limitiamo alla loro presenza sullo schermo, alla loro presenza in questa Napoli umida, povera, meravigliosa, il film avrebbe già vinto. Come vince nella costruzione del rapporto di Caracas con Yasmina. Ma non è un film facile, perché osa uscire dalla narrazione lineare della storia e punta a qualcosa di più complesso, come a andare alle radici di una costruzione letteraria. Ma il film non perde mai il suo fascino, grazie anche a una fotografia, a una musica, a una ricerca scenografica di grande ricchezza. In sala dal 29 febbraio.

marco d'amore in caracas toni servillo in caracasLINA CAMELIA LUMBROSO E MARCO D'AMORE IN CARACAS

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...