anna falchi

COSA INVIDIAMO A FIORELLO, MAX BIAGGI E RICUCCI? UNA COSA SOLA: ANNA FALCHI! L’ATTRICE: "FELLINI MI CONSIGLIO’ DI ESSERE UN PO’ GATTINA E UN PO’ MIGNOTTA" - "PER STRADA MI PIACE SE QUALCUNO MI FA APPREZZAMENTI. UNA DONNA OGGETTO? NO, SONO FEMMINA E NON FEMMINISTA. IN BORSA HO UNA BOMBOLETTA SPRAY PERCHÉ IN PASSATO HO SUBITO DUE TENTATIVI DI AGGRESSIONE - LE MUTANDINE DONATE A LUTTAZZI? LE HA SEQUESTRATE UN PEZZO GROSSO CON TENDENZE FETICISTE. NELL'AMBIENTE CIRCOLA ANCHE UN NOME. MA IO NON LO FARÒ MAI” - VIDEO

 

Nino Materi per “il Giornale”

 

anna falchi

C'è chi invidia a Fiorello la strabordante simpatia; chi a Max Biaggi l'ardimento del centauro; chi a Stefano Ricucci la spregiudicatezza negli affari.

 

Ma se vai al Bar «Bob Lovati», covo dei tifosi laziali, ti diranno tutti che loro ai tre suddetti gentiluomini invidiano una cosa sola: Anna Falchi. Che poi, a ben guardare, Anna non è certo una «cosa», ma una creatura meravigliosa con la quale la natura è stata generosa. Bellezza e talento in un mix di apollinea femminilità e dionisiaca determinazione.

 

Decisa fin da giovanissima, quando con i primi guadagni si rifece il seno rateizzando (un milione al mese) i 15 milioni del costo dell'intervento plastico. Operazione riuscita (a occhio e croce una quinta abbondante).

 

Stiamo debordando in elogi? Forse sì, ma provate voi a fissare il volto (e non solo) di Anna senza rimanerne completamente rimbambiti. Anna Falchi - nome d'arte di Kristiina Palomäki, nata a Tampere (Finlandia) il 22 aprile 1972 - ne è consapevole e quando ti si para avanti con quegli occhi azzurri e quel fisico da «maggiorata anni '50» sa bene che prima (molti prima) o poi cadrai ai suoi piedi.

 

Wikipedia, che sa tutto di tutti, le dedica un rapido ritratto che racchiude un'esistenza: «Attrice, conduttrice televisiva, ex modella e produttrice cinematografica italiana con cittadinanza finlandese, considerata un sex symbol degli anni 1990 e 2000».

anna falchi daniele luttazzi

 

Impossibile non partire dalle ultime 6 parole: «Sex symbol degli anni 1990 e 2000». Ne è orgogliosa?

«Orgogliosissima. A quale donna non farebbe piacere essere desiderata da un uomo?».

Beh, ad esempio le femministe dure e pure sostengono che la donna «desiderata» dal maschio rischia di diventare una «donna oggetto».

«Ma quale donna oggetto. Io sono femmina e non femminista. Rispetto tutti, uomini e donne; e pretendo rispetto, da uomini e donne».

 

C'è chi chiede che il «cat calling» sia perseguito come un vero e proprio reato.?

anna falchi

«Se per cat calling intendiamo un complimento nei confronti di una donna, mi pare una follia tirare in ballo il codice penale; se invece parliamo di molestie o addirittura comportamenti peggiori, allora vanno punite severamente».

 

La linea di confine tra i due «generi» può risultare flebile.

«Non credo. La frontiera è chiara».

Ci faccia un esempio.

«Per strada se qualcuno mi fa apprezzamenti che non trascendono in volgarità, la cosa non mi disturba affatto, anzi mi fa piacere; se invece le parole diventano offensive, allora è giusto reagire zittendo il cafone di turno».

 

Ma in tempi di politically correct qualsiasi frase vagamente «ambigua» rivolta da un uomo a una donna diventa a rischio...

«A volte si perde il senso delle proporzioni. Anche per questo sono una convinta avversaria del politicamente corretto in ogni sua forma».

 

È vero che lei ha però sempre in borsa una bomboletta spray antiaggressione?

«Sì, noi donne rimaniamo dei soggetti vulnerabili. Non si sa mai in chi potremmo imbatterci. Meglio essere pronte al peggio. Io stessa in passato sono sfuggita a due tentativi di aggressione. La cronaca nera, purtroppo, segnala un'escalation di episodi violenti».

 

anna falchi

A proposito, al suo fianco nella conduzione del programma Rai «I Fatti Vostri», al suo fianco c'è Salvo Sottile, un esperto di cronaca nera.

«Salvo è un giornalista completo. Con lui c'è un feeling speciale e ci divertiamo tantissimo: anche troppo, quando ci prende la ridarella, non riusciamo a smettere...».

 

In passato accadeva lo stesso in «Casa Vianello».

«Vero. L'esperienza in tv vissuta con Sandra e Raimondo è tra ricordi più belli. Loro erano sul set esattamente come nella vita. Uno spasso continuo».

 

Lei ha avuto la fortuna di lavorare con i maggiori registi italiani. A scoprirla fu addirittura Fellini.

«Ero giovanissima. Federico mi fece un provino per uno spot pubblicitario».

 

anna falchi foto di bacco (2)

È vero che le dette il seguente consiglio: «Anna, devi essere un po' gattina e un po' mignotta»?

«Confermo. All'epoca non padroneggiavo ancora le espressioni sensuali. Ma poi, col tempo, mi sono ampiamente rifatta».

 

Rimanendo in tema di sensualità. Lei è diventata uno dei sogni erotici del maschio italiano pur senza mai fare parte della folta schiera delle dive della commedia sexy anni '80 come Edvige Fenech, Gloria Guida, Nadia Cassini, Annamaria Rizzoli, Barbara Bouchet e via spogliando...

«Non ne ho fatto parte solo per una questione anagrafica, negli anni in cui imperversavano quei film ero troppo giovane per interpretarli. Tutte le attrici che ha citato erano bravissime e mi sarebbe piaciuto far parte di quel gruppo».

 

Comunque dopo si è rifatta con i cinepanettoni di Carlo Vanzina e Neri Parenti.

«Mi hanno offerto grandi opportunità. Al pari di Marco e Dino Risi, Enrico Oldoini, Maurizio Nichetti, Carlo Lizzani, Sergio Rubini e tanti altri».

 

walter rodino anna falchi foto diva e donna.

L'avrebbe mai immaginato quando nell'89 per la prima volta salì sul palco del concorso di Miss Italia?

«All'epoca era tutto un sogno. Che poi, incredibilmente, è diventato realtà».

Senza però mai dimenticare l'importanza nello studio.

«In un momento di grande impegno per la carriera ho deciso comunque di fermarmi un attimo. E concludere gli studi universitari che avevo interrotto, conseguendo la laurea in Letteratura con indirizzo artistico.Lo considero uno dei grandi successi della mia vita».

 

Una Anna Falchi in versione «perfettina».

«Quando affronto un argomento, foss' anche il più banale, mi impongo di sapere tutto su quel tema. Se, ad esempio, mi invitano a parlare di melanzana, bene, io mi documento alla perfezione pure sulle melanzane».

 

Se sui motori di ricerca si digitano le parole «Anna Falchi mutandine» vengono fuori migliaia di like sulla trasmissione Rai Satyricon del 2001 quando, ospite di Daniele Luttazzi, si sfilò gli slip rossi con su scritto È qui la festa! donandoli a un Daniele Luttazzi a dir poco estasiato dall'intimo omaggio.

«Si trattò di una gag preparata. In realtà non rimasi nuda. Sotto avevo un altro paio di mutandine».

 

Ma quelle mutandine donate a Luttazzi che fine hanno fatto?

anna falchi ezio greggio un’estate al mare

«Leggenda metropolitana vuole che le abbia sequestrate un pezzo grosso con tendenze feticiste. Nell'ambiente circola anche un nome. Ma io non lo farò mai, neppure sotto tortura».

 

A proposito di web. C'è una sua immagine in rete che vorrebbe sparisse?

«Alcune sequenze del film del 1994 con Rupert Everett, Dellamorte Dellammore».

 

E che si vede di tanto scandaloso?

«Io e Rupert che facciamo sesso su una tomba».

Beh, in effetti è un po' macabro.

«Durante la registrazione dovevamo scavare attorno alle lapidi e sa cosa accadde?»

 

Cosa?

«Da sotto terra affiorarono vere ossa di defunti. Fu orribile».

Ma perfetto per una pellicola horror.

«Fin troppo realistico...».

 

anna falchi rovescia la torta di knam ai fatti vostri 8

Dai brividi di paura, passiamo ai brividi di gioia: 20 maggio 2000. Lazio campione d'Italia e la supertifosa Anna Falchi che si esibisce in un memorabile spogliarello.

«Lo avevo promesso. E mantenni la parola. Per la Lazio questo ed altro».

 

Nel '96 è stata la prima diva italiana a posare nuda per il calendario d'autore di Max con gli scatti del maestro della fotografia Marco Glaviano.

«Erano tempi in cui non c'era il photoshop, e ci si alzava all'alba per avere la luce giusta. Quel calendario è rimasto nella storia per il record di vendite. Mia madre, quando lo vide, ci rimase un po' male. Poi capì e si complimentò per la bellezza degli scatti. In seguito ho fatto altri 4 calendari, ma quello di Max resta il più iconico».

 

Quale fu la reazione dei suoi genitori?

anna falchi

«Mia madre ci rimase un po' male. Quanto a mio padre, la sua è sempre stata una figura problematicamente assente».

 

Lo stesso destino capitato a Giorgia Meloni che, per questo, è stata attaccata dalla giornalista Rula Jebreal con un tweet da cui tutti si sono dissociati.

«E a Giorgia va anche la mia solidarietà».

 

La nomina a premier della Meloni è motivo di soddisfazione per tutte le donne?

«Ne sono lieta. E ben cinque anni fa, durante una trasmissione televisiva, espressi l'auspicio che proprio lei diventasse in Italia la prima presidente del Consiglio. Ora l'esito elettorale mi ha dato ragione».

 

Eppure non tutti sembrano aver accettato il risultato delle urne.

«È il gioco della democrazia. Bisogna prenderne atto senza remore. E poi credo che le donne nei ruoli di potere diano più garanzie».

Attenzione a generalizzare.

«Nessuna generalizzazione. Non mi piacciono le quote rosa. Sono per la meritocrazia. I più bravi vanno premiati. A prescindere dal sesso».

Già, i «bravi». Torniamo alla sua amata Lazio. I giocatori di Sarri quest' anno sembrano tutti bravissimi.

anna falchi

«La squadra mi piace. Sarri è ok».

 

I suoi calciatori biancocelesti preferiti?

«Mi piacciono tutti. Ma ho un debole per Ciro Immobile, ormai un monumento. Mentre tra i nuovi che si sono inseriti alla grande, una menzione la merita il portiere Ivan Provedel, non a caso diventato un beniamino della curva».

Peccato per voi che quest' anno il Napoli sembra non avere avversari.

«Finora ha fatto un campionato straordinario. Ma sono felice per i napoletani. E sa perché».

 

Perché?

«Il mio primo mito calcistico è stato Maradona. Nella prima partita a cui ho assistito da piccola in campo c'era lui con la maglia del Napoli. Non lo dimenticherò mai».

 

Ma Diego ha mai saputo di questo suo «debole» per lui?

«Ma no. Ero una bambina. Ma se fossi stata più grande mi sarebbe piaciuto conoscerlo».

 

E certo sarebbe piaciuto anche a lui. Nel corso degli anni ha mai appeso nella sua cameretta il poster di qualche campione delle sport?

«No. Ma esteticamente mi piacevano molto i fratelli Inzaghi».

 

ANNA FALCHI FELLINI

Lei è una grande appassionata d'arte. Che quadri o sculture ha in casa?

«Niente di particolarmente rilevante. Eccetto L'urlo di Edvard Munch».

 

Ma non è esposto nella Galleria Nazione ad Oslo?

«Sì, io ho solo una copia».

 

Fatta da chi?

«Da me».

 

Ah, quindi oltre che sui set si trova a suo agio pure davanti alle tele?

«Mi piace copiare le opere di grandi pittori».

 

Altre opere?

ANNA FALCHI 19

«Ne ho dipinte parecchie. Ma la maggior parte le ho buttate».

 

Motivo?

«Un po' le ho buttate, un po' sono andate perse nei frequenti traslochi.»

 

Sua figlia Alyssa, avuta nel 2010 col suo compagno di allora, l'imprenditore Denny Montesi, ha ora 12 anni. Cosa sogna per lei?

«Alyssa significa creatura del mare. Per lei sogno una vita piena di luce, come i riflessi dell'oceano».

anna falchiANNA FALCHI 19FIORELLO FALCHIANNA FALCHI 19MAX BIAGGI ANNA FALCHIANNA FALCHI ANDREA RUGGERIricucci falchianna falchi l’allenatore nel pallone 2 anna falchi nel continente nero anna falchianan falchistefano ricucci e anna falchi 2anna falchianna falchianna falchianna falchianna falchi

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO