crepax 1

CREPAX A 33 GIRI - UN DISCO LO VEDIAMO PRIMA ANCORA DI ASCOLTARLO E LE COPERTINE SONO LA RAPPRESENTAZIONE VISIVA DELLA MUSICA CHE IL DISCO CONTIENE. PER AMORE DEL VINILE, TRA UNA VALENTINA E L'ALTRA, IL GENIO DI GUIDO CREPAX DISEGNO' CENTINAIA DI COPERTINE TRASFORMANDOLE IN ARTE - ORA UN LIBRO RACCOGLIE IL MATRIMONIO TRA ARTE E POP DI CREPAX E MUGHINI FIRMA LA PREFAZIONE - VIDEO

 

prefazione di Giampiero Mughini al libro "Crepax a 33 giri", ora in libreria

 

 

giampiero mughini

Da figlio del Novecento per me i vinili sono un amore e una malattia da cui non si guarisce. Nella loro duplice identità, e come contenitori di una musica il cui suono non è eguagliabile da alcun altro supporto e come oggetto da guardare, da tastare, da avere in mano e girarlo da una parte e dall’altra. A cominciare dalle copertine di quei vinili, a paragone delle quali sono risibili le copertine dei cd, ragione non ultimissima della loro disfatta nel confronto tra i due supporti.

crepax 1

 

Cento volte nella storia della musica del Novecento, è stato smagliante l’incontro tra l’artista che aveva progettato e disegnato la copertina di un vinile e l’entità musicale di quel vinile. Su tutti il “disco banana” progettato e disegnato da Andy Warhol nel 1967 per l’album di debutto dei Velvet Underground, il gruppo rock che lui aveva preso a produrre e che diverrà il disco iconico di tutta un’era della musica moderna. Warhol ci prese talmente gusto che di copertine di vinili ne architettò altre 50-60, una più suggestionante dell’altra.

warhol

 

La sua operazione artistica la bissò in Italia il pittore romano Mario Schifano, il quale né più né meno che Warhol prese a produrre un gruppo musicale d’avanguardia e ne trasse nel 1968 un disco/oggetto spettacolare, Le Stelle di Mario Schifano, di cui sono leggendarie le 50 copie in vinile rosso. Pochi anni fa Raffaella Perna, una studiosa della fotografia, ha approntato una mostra romana (e un catalogo) relativo ai vinili che hanno in copertina una foto famosa. E ce ne sono di bellissimi, a cominciare dal disco di Patti Smith che ha in copertina una foto che le aveva scattato Robert Mapplethorpe al tempo della loro relazione (fors’anche sentimentale).

luisa mandelli guido crepax

 

E sono arrivato al punto. E cioè che di tutte le copertine d’artista dei vinili io prediligo quelle disegnate, e in Italia ci si sono messi i due più formidabili raccontatori a fumetti della nostra storia culturale, Guido Crepax e Andrea Pazienza. Tutti e due ne hanno disegnato molte. Più di tutti Crepax che la musica l’adorava e che come Warhol ci aveva preso a celebrarla con le sue figurazioni, meglio ancora se c’era di mezzo una ragazza e dunque la sua idea della femminilità, e a non dire del suo amore per il jazz, copertine a strafottere.

 

mario schifano

No, non può essere un caso che a commissionare a Crepax la veste esteriore di un loro album del 1972 siano stati i membri di un gruppo musicale rock-blues degli anni Settanta, e che il loro (bellissimo) album avesse per titolo Nuda e che alluda al fatto di quanto irresistibile possa essere una donna per la memoria e l’immaginazione di un uomo.

 

La loro musica e la fantasia visiva di Crepax erano come destinate a incontrarsi e far combutta. Loro suonavano assieme dal 1965 e inizialmente si erano dati nome I Gleemen. Dei tipini con i fiocchi. Il chitarrista e leader del gruppo Bambi Fossati, alla batteria e voce Maurizio Cassinelli, alle tastiere Lio Marchi, al basso Angelo Traverso. Da quanto mi ha detto Caterina Crepax, con suo padre si parlarono solo al telefono.

 

garybaldi 768x445

Dalle parole di quella telefonata Crepax deve essere stato preso come da un raptus creativo a giudicare da quanto le sue immagini avvolgono ed elettrizzano il vinile. C’è innanzitutto un maestoso disegno di copertina, una donna che rivaleggia con Valentina quanto ad ammiccamenti e suggestioni erotiche. E nella retrocopertina c’è su tre facciate un ulteriore e spasmodico sviluppo narrante dell’omaggio al femminile crepaxiano.

 

 

crepax 33 giri 77

Dal primo momento che ho visto quella copertina ne sono divenuto un innamorato pazzo. E difatti già molti anni fa avevo comprato la locandina pubblicitaria del disco, dov’era riprodotta l’immagine portante della copertina, quella donna distesa ma piuttosto come appostata nell’attesa tutto fuorché passiva di qualcosa di incendiario.

 

Pochi giorni fa ho comprato a un’asta milanese i disegni originali della copertina e di due delle tre facciate interne. Inutile dire che se qualcuno prima o poi mi offrirà l’originale della terza facciata, sono pronto a tutto pur di pagarglielo. E siccome nulla accade a caso, c’è che la mia restauratrice di una piccola lesione del disegno di copertina si chiama Valentina ed è anche lei un’innamorata pazza di Crepax.

 

 

crepax copertina 2crepax armstrongcrepax 33 giricrepax fiumcrepax 33 giri 55crepax 33 giri 45crepax 33 giri 11crepax 1crepax 2crepax 33 giri 8crepax 33 giri 77crepax garybaldi 9

guido crepax

luisa mandelli guido crepax

 

FRANCO CREPAXvalentina di crepax 2valentina di crepax 8

valentina crepaxluisa mandelli guido crepaxvalentina di crepax 2garybaldi - crepax

luisa mandelli guido crepaxluisa mandelli guido crepaxluisa mandelli guido crepax

Ultimi Dagoreport

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....